Nation falchi americani

Salman SAUDI ARABIA ] SHALOM + SALAM [ e se, per noi due, che noi 2, noi siamo veramente incompatibili: quasi su tutto, se noi due, noi possiamo vivere come fratelli, lavorare insieme, avere cura e protezione l'uno dell'altro? POI, per tutti gli altri, in tutto il pianeta, CERTAMENTE, SAREBBE SEMPRE PIÙ FACILE: realizzare la fratellanza univerale, che non per noi! Tu non puoi continuare a riporre la tua fiducia nei satanisti massoni farisei SPA FED NATO: "perché questo è un suicidio certissimo per te!"
PERSECUTED CHURCH

Salman SAUDI ARABIA ] SHALOM + SALAM [ Dio JHWH: Padre, VERBO e Vento Santo, lui ha detto "noi facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza".. quindi, tutti NOI, LUI IL SANTO, CI ha fatti: creati, con il potere della SUA Parola e con il Soffio dello Spirito SANTO: la nostra anima, dotata di un corpo spirituale! Adesso, anche noi abbiamo un riflettente potere creativo come LUI JHWH, se, è vero che anche noi siamo a sua Immagine e a Sua Somiglianza: per avere in noi le sue prerogative ad immagine! .. E TU NON DOVRESTI PARTIRE dal presupposto, dal PRINCIPIO CHE, LE COSE CHE POSSANO PIACERE A TE, queste stesse, poi, NON DEBBANO PIACERE ANCHE A ME, ANCHE!  .. e se noi non ricreamo le nuove strutture istituzionali e valoriali del Pianeta: monetarie ed istituzionali? POI, noi STIAMO TUTTI per andare a MORIRE!

SALMAN SAUDI ARABIA ] se noi affermiamo che, nei miei personaggi virtuali: di lorenzoALLAH Mahdì, lorenzoJHWH Messiah, e Unius REI, non c'é nulla di soprannaturale, e che questi sono soltanto dei personaggi virtuali, tutto il frutto di pura fantasia: il mio sogno migliore, cioè, di poter benedire tutti i popoli del mondo, al fine di: poter veicolare il messaggio politico della fratellanza universale? ok! poi, da un punto di vista politico non cambia nulla, perché, io in politica, io sono sarò e rimarrò sempre un agnostico razionale! Quindi io non pretendo una sovranità, al di fuori della razionalità dell'intelletto umano.. anche perché contrariamente, il mio messaggio non potrebbe mai essere universale!
 revenge Yitzhak Kaduri
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http://abdallahkingabdullah.blogspot.com/2016/10/siamo-veramente-incompatibili.html ]
siamo veramente incompatibili [ si, fino ad oggi è stato così! ma, da domani, se tu vuoi, per un miracolo di Allah, certo, per il potere creativo della nostra fede, da domani non sarebbe mai più così!

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Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR ] [ Erdogan come ogni islamico shariah, si fermerà soltanto se viene ucciso o se conquista tutto il mondo! Dopo avere ottenuto dalla NATO, il genocidio di tutti i cristiani di Siria ed Iraq, ora vuole il genocidio dei Curdi! 9 OTT - Almeno 17 persone, 9 soldati e 8 civili, sono rimasti uccisi e altri 27 sono stati feriti in un attacco con autobomba contro una base militare nel distretto turco di Semdinli, nella provincia orientale di Hakkari. Lo riferisce l'agenzia Dogan secondo cui l'attacco è opera del Pkk.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/10/09/turchia-attacco-pkk-uccise-17-persone_85e3a7b5-173c-4afb-a94f-3bfecc5c27d7.html


Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR ] [ il vero problema è che questo: atto INFAME, degno dei Salafiti Massoni Farisei NWO, SpA FMI BM califfato shariah? può fare scatenare in pericoloso anticipo: la guerra IRAN - Arabia SAUDITA, al di fuori di un contesto di guerra mondiale, e gli USA in questo momento, non possono vedersi tirare in questo pantano! Perché in questo momento TUTTI gli SCHEMI della WWIII sarebbero MESSI IN DISCUSSIONE, NON è interesse dell'IMPERO Rothschild frastagliare un conflitto, così importante in MEDIO ORIENTE, che non coinvolga in contemporanea CINA e RUSSIA, anche! Se IRAN si vuole salvare ora deve cogliere il pretesto per aggredire la ARABIA SAUDITA! ... perché senza guerra mondiale anche ISRAELE rimarrebbe fuori del conflitto! 9 OTT - La Casa Bianca si dice "profondamente turbata" dall'attacco aereo della coalizione a guida saudita su una cerimonia funebre a Sanaa, nello Yemen, che ha provocato 155 morti. E' quanto afferma il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale, Ned Price, il quale avverte Riad: la cooperazione sulla sicurezza con l'Arabia Saudita non "è un assegno in bianco". Alla cerimonia funebre erano presenti diversi esponenti dei ribelli sciiti Houthi, alleati con le truppe ancora fedeli al deposto presidente Ali Abdullah Saleh, e in guerra con il governo riconosciuto internazionalmente del presidente Abd Rabbo Mansur Hadi, vicino a Riad. "Alla luce di questo e di altri incidenti, abbiamo avviato una revisione immediata della nostra già significativa riduzione del sostegno alla coalizione araba", afferma Price. Immediata la risposta di Riad: dopo aver negato ogni responsabilità, la coalizione ha annunciato che aprirà un'inchiesta sul "deplorevole e doloroso" attacco aereo, riferisce la Saudi Press Agency.

Christian Valastro · Manager presso Libero professionista
in una sola parola: "BUFFONI"

Guido Elia · Scuola della Comunità Ebraica
Non so a chi ti riferisci, ma se non si riesce a fare capire all'islam che si possono discutere opinioni diverse senza spararsi, la vedo grigia
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/10/09/yemen-raid-saudita-a-funerale-ira-usa_374ab6c0-2588-4c91-8793-ff767e696d1c.html

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In Germania diventano sempre più profonde le divergenze su quale linea perseguire nei confronti della Russia in relazione al conflitto in Siria, scrive Deutsche Welle. Per il dialogo con la Russia questa volta è favorevole il "Partito Socialdemocratico della Germania" (Spd). Il vicepresidente Thorsten Schäfer-Gümbel ha detto in un'intervista a Die Welt ha parlato della necessità di una "diplomazia paziente, dei passi di riavvicinamento e dell'apertura costante dei canali per i negoziati." I rappresentanti della "Unione Cristiano Democratica" (Cdu), partito guidato da Angela Merkel, non sono in sintonia con gli alleati di governo. "Guardo sempre più con maggior apprensione come una parte sempre più significativa della Spd abbia la stessa linea nei riguardi degli Stati Uniti e della Russia, — si è lamentato in un'intervista a Die Welt il responsabile della politica estera della Cdu Roder Kiesewetter. — La Russia cerca proprio di spaccare l'Occidente, l'Europa in particolare". A sua volta la co-presidente dei Verdi Catherine Gerinng-Eckardt in un'intervista a Bild ha accusato la Russia di "atti barbarici in Siria", ed ha invitato il governo della Germania a preparare nuove sanzioni. Il leader della Spd e ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier aveva sostenuto in precedenza l'inutilità di nuove sanzioni contro la Russia per il conflitto siriano. https://it.sputniknews.com/politica/20161009/3463465/Siria-Siria-Assad-USA.html

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La legge saudita impone la saudizzazione obbligatoria a tutti i datori di lavoro. 08.10.2016) URL abbreviato Mario Sommossa 382240 La legge saudita è chiamata “Saudization” e impone a tutte le ditte locali, siano esse di capitale saudita o straniero, di assumere una certa percentuale di cittadini del Regno, modulata secondo il numero totale dei dipendenti. Probabilmente tutti noi abbiamo letto o sentito del referendum tenutosi pochi giorni fa in Canton Ticino. Si trattava di una modifica costituzionale (poi approvata) tesa ad avvantaggiare nelle assunzioni i cittadini svizzeri ai "frontalieri", soprattutto italiani. La cosa tocca da vicino circa 60000 italiani, in maggior parte lombardi, che lavorano nel Cantone svizzero. Bandiera della Gran Bretagna © REUTERS/ Neil Hall Post Brexit, per la Gran Bretagna un futuro da Svizzera Ora sembrerebbe che anche in Gran Bretagna si stia pensando a qualcosa di simile approfittando della Brexit che farebbe venir meno le regole europee sulla libera circolazione dei lavoratori. Non ci tocca per nulla, invece, una legge dello stesso tenore in vigore da molti anni in Arabia Saudita e più volte corretta vista la sua difficile applicazione nella realtà. E' comunque curioso conoscerla perché per molti aspetti affronta le stesse problematiche della Svizzera e quelle britanniche se venisse approvata la legge di cui si parla. Alcune delle conseguenze potrebbero essere simili. La legge saudita è chiamata "Saudization" e impone a tutte le ditte locali, siano esse di capitale saudita o straniero, di assumere una certa percentuale di cittadini del Regno, modulata secondo il numero totale dei dipendenti. Le ragioni di questa legge risiedono nel fatto che la disoccupazione giovanile tra i sauditi è sempre più alta, anche a causa dell'abbassamento dell'età media della popolazione, e il numero di lavoratori stranieri, specialmente indiani o pakistani, è particolarmente elevato nel settore delle costruzioni. Fin dal quarto piano di sviluppo (1985 — 1989) fu chiesto alle aziende private la sostituzione dei lavoratori stranieri già in carica con dei nativi sauditi. Gli inviti non sortirono, però, alcun effetto e in fasi successive il Governo cercò di porre condizioni più stringenti ai datori di lavoro. Nel 2003, ad esempio, si fissò una percentuale minima del 30% di sauditi per tutte le compagnie con più di venti lavoratori. Qualche risultato fu ottenuto e l'occupazione dei cittadini locali nel settore dei trasporti e delle comunicazioni passò dal 9 al 20% Anche il settore delle manifatture ottenne un incremento passando dal 13 al 19% degli occupati, mentre la vendita al dettaglio e il settore delle costruzioni aumentarono rispettivamente dal 12,9 al 18,4 e dal 7,2 al 10,3. Lavoratori sauiditi © AP Photo/ Hasan Jamali Lavoratori sauiditi Ancora insoddisftti dei risultati, nel 2011 e poi nel 2013, si introdusse un programma chiamato Nitaqat (zone). Si trattava di classificare tutte le aziende in quattro categorie: premium, verde, giallo e rosso. Secondo la percentuale di dipendenti locali impiegati, la società veniva così classificata e poteva godere o meno di alcuni privilegi. Per le categorie più basse, cioè la gialla e la rossa, furono introdotte limitazioni nell'ottenimento di visti per i nuovi lavoratori stranieri, gli si impediva di assumerli da altre aziende e, nel caso della categoria rossa, era loro proibito il rinnovare i permessi di lavoro per gli stranieri già occupati e l'aprire nuove filiali o uffici. Entro la fine del 2013, 90.000 indiani furono costretti a lasciare il Paese e circa 360.000 dovettero cambiare i loro titoli di lavoro per legalizzare il loro status. In compenso, più di 200.000 società nel 2014 dovettero chiudere (o scelsero di farlo) a causa del non rispetto delle condizioni imposte. Dai primi di settembre di quest'anno è diventato obbligatorio nel settore delle telecomunicazioni che tutti i dipendenti, con nessuna eccezione, siano cittadini sauditi. La cosa riguarda la produzione, la vendita, l'assistenza, la riparazione e tutta la normale manutenzione. La legge prevede anche condizioni particolari per donne saudite o persone disabili. Donne musulmane © flickr.com/ Roberto Trm Accademia saudita:“La donna è un essere umano?” Le prime sono "accompagnate" dal Ministero del Lavoro attraverso la formazione professionale, i secondi, se assunti, sono calcolati ai fini della percentuale come quattro lavoratori "abili". Tuttavia, anche in Arabia Saudita come altrove: "fatta la legge, trovato l'inganno". Che cosa è successo? Si è scoperto che molte donne erano formalmente assunte con un salario ufficiale di 3.000 Rials il mese ma con l'accordo che ne prendessero solo 1.500 e se ne stessero a casa. Si è pure costatato che la stessa cosa succedeva con i disabili e in questo caso con l'aggravante che si trattava, molto spesso, perfino di falsi handicappati. Ragazza con uno smartphone © Foto: Pixabay L’Italia non è un Paese per giovani A questo punto è bene sapere che i lavoratori stranieri godono normalmente di un salario che di solito rappresenta 1/3 di quello dei locali. Tuttavia, il problema per i datori di lavoro non è solo una questione di compensi da elargire. Purtroppo, i giovani sauditi sono spesso privi delle competenze necessarie per la maggior parte dei lavori offerti. Nonostante un numero significativo di laureati, solo il 20% di loro ha qualche competenza tecnica o scientifica perché la maggior parte ha scelto facoltà indirizzate su temi in qualche modo religiosi. Inoltre, molto spesso manca loro la motivazione nel lavoro con aziende private perché l'ambizione di tutti è quella di puntare agli incarichi nel settore pubblico. Anche tra le donne (su circa un milione ufficialmente in cerca di lavoro solo il 33% è maschio) ben 682.000 hanno rifiutato un impiego loro offerto dai privati. La maggior parte dei sauditi è, infatti, assunto da enti governativi, ma la capienza dell'apparato statale non è sufficiente per assorbire tutte le nuove leve che si affacciano, almeno teoricamente, al mondo del lavoro. Lontano dai microfoni, i commenti degli imprenditori sono ferocemente contro la Saudization: "Io vorrei assumere dei ragazzi sauditi, ma mi spiega perché dovrei prendere qualcuno che so già che, frequentemente, non si presenterà al lavoro, che se ne frega e che comunque non potrò licenziare?". Un altro: "Datemi un rimpiazzo che abbia la preparazione necessaria e un po' di esperienza ed io smetterò di assumere lavoratori stranieri". Ancora: "Anche se troviamo un giovane saudita preparato, il suo stipendio dovrà essere molto alto e troppo costoso per noi. E' inimmaginabile che un ingegnere appena laureato venga da me e pretenda un salario quattro volte più alto di ciò che pago a un ingegnere straniero con più di vent'anni di esperienza. Anche se accettassi le sue condizioni, la sua produttività sarebbe nulla e ciò avrebbe un impatto negativo sulla produttività degli altri membri dello staff". Disoccupazione © flickr.com/ Sondaggio: gli europei temono per il proprio posto di lavoro a causa dei migranti Queste reazioni, condivise da tutti i datori di lavoro siano essi locali o stranieri, spiegano perché, nonostante il rischio di essere imprigionati fino a due anni e multe che possono arrivare fino a 365.000 dollari, molti datori di lavoro ricorrono a trucchi di vario genere per soddisfare solo formalmente le imposizioni governative. Qualcuno, incredulo, si è chiesto: "Come si può credere esserci migliaia di donne saudite impiegate nel settore delle costruzioni o presso dei contractor quando nessun uomo saudita riesce a trovare un lavoro in questo tipo d'industria?". La disoccupazione globale in Arabia Saudita è oggi ufficialmente all'11,6% e l'obiettivo del governo è di abbassarla al 7% entro un anno. Consapevoli dei trucchetti usati dalle imprese, il Ministero ha elaborato una forma ancora più stringente di Nitaqat e ha lanciato numerosi programmi di controllo miranti a verificare l'esistenza di disabilità vere e l'effettiva presenza sul posto di lavoro. Che il progetto funzioni o no è tutto da vedere ma già qualche imprenditore osserva: "Se il governo continua a insistere su questa saudizzazione obbligatoria senza darci giovani lavoratori con voglia di lavorare e adeguatamente formati, potremo presto vedere società saudite spostare i loro quartieri generali e le loro strutture in uno dei Paesi del Golfo per approfittare delle agevolazioni loro offerte".

Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/opinioni/20161008/3459166/legge-arabia-saudita-saudizzazione-lavoro.html
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Capo diplomazia ucraina in difficoltà sulle domande scomode di Deutsche Welle. 09.10.2016) URL abbreviato 349450 Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Pavlo Klimkin è stato intervistato dal canale televisivo tedesco Deutsche Welle: il giornalista Tim Sebastian ha incalzato il capo della diplomazia di Kiev con domande scomode che non hanno trovato risposta. Prima di tutto Sebastian ha ricordato al ministro degli Esteri che l'Unione Europea ha promesso di annullare il regime di visti con l'Ucraina e il Fondo Monetario Internazionale hanno ripreso a finanziare Kiev. In merito il giornalista ha chiesto quando Kiev inizierà ad onorare i suoi obblighi. "Quali obblighi?" — ha risposto sbigottito Klimkin. "Quanto forte volere il prolungamento delle sanzioni, dal momento che il business europeo e americano subiscono danni finchè restano queste misure?" — ha chiesto il giornalista. Secondo Klimkin, le sanzioni dovrebbero rimanere in vigore "fino a quando la Russia si ritira dall'Ucraina." Secondo il ministro, il regime delle sanzioni è una scelta dell'Occidente e una scelta dell'Ucraina, "destinata ad avere successo." Sebastian ha osservato che il problema della corruzione in Ucraina resta d'attualità. In particolare il segretario del Commercio degli Stati Uniti Penny Pritzker ha esortato a rafforzare le misure anti-corruzione, mentre l'organizzazione internazionale "Transparency International" ha commentato che "abbiamo sempre sentito le rassicurazioni dei politici ucraini sulle intenzioni per combattere la corruzione, ma in realtà sta accadendo esattamente il contrario." "Mi state dicendo che vi state muovendo in avanti, ma la gente dice che state andando indietro", — ha sottolineato il giornalista. "Ci stiamo sicuramente muovendo in avanti, lo potete vedere su esempi concreti," — ha risposto il ministro degli Esteri ucraino. Secondo lui, ogni giorno nel Paese vengono arrestati corrotti. A sua volta il giornalista ha notato che i riformatori in Ucraina sono costretti a lasciare i loro incarichi, perché i loro tentativi di ristabilire l'ordine nel Paese "hanno incontrato resistenza". In risposta Klimkin ha detto che è "molto ottimista sul fatto che queste azioni sono state fatte per spronare le riforme." "Credo che viva in una realtà diversa, signor ministro, è al corrente di queste persone?" — ha detto Sebastian. Ha osservato che nessuno è stato ritenuto responsabile per l'uccisione dei manifestanti nel 2013 e 2014 e le vecchie inchieste contro la corruzione non sono finite nemmeno in tribunale. Dopodichè il giornalista ha richiamato l'attenzione sul problema della libertà di parola in Ucraina. "In termini di libertà di espressione l'Ucraina è un meraviglioso esempio," — ha detto il ministro. Secondo lui, la risposta delle autorità ucraine alle proteste di alcuni Paesi occidentali c'è stata. Klimkin ha inoltre evitato di rispondere in modo convincente alle domande sul perché sia stato bloccato l'accesso agli osservatori dell'ONU nelle carceri ucraine. Al termine dell'intervista il giornalista tedesco ha constatato che il fallimento delle condizioni chiave degli accordi di Minsk da parte dell'Ucraina è stata "una grande delusione" per l'Occidente. "Per lei gli accordi di Minsk sono morti? Non avete fatto passi in avanti. Non rispettate i vostri impegni", — ha detto il giornalista. "E non abbiamo intenzione di muoverci," — ha detto il ministro degli Esteri ucraino. Ha affermato che il Donbass non dovrebbe diventare "qualcosa di simile ad un protettorato russo." Secondo lui, l'Ucraina e la Russia "hanno varie divergenze di principio su come interpretare gli accordi di Minsk." "E' chiaro che gli accordi di Minsk sono morti", — ha constatato Sebastian.

Leggi tutto: https://it.sputniknews.com/politica/20161009/3463269/Klimkin-Donbass-riforme-corruzione-Minsk-FMI-Occidente.html
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You are dhimmi in sharia law ] [ tutti i traditori che pensano di salire sul carro del vincitore: Satana Hillary NWO, io li voglio vedere cadere rovinosamente e farsi male! ] [ ELKHORN, 9 OTT - Lo speaker della Camera dei Rappresentanti al Congresso Usa, Paul Ryan, è stato fischiato e criticato dai supporter di Donald Trump per aver preso le distanze dal candidato repubblicano alla Casa Bianca, dopo la diffusione di un video del 2005 nel quale Trump dice frasi volgari e offensive nei confronti delle donne. Ryan avrebbe dovuto incontrare Trump in Wisconsin, per un attesissimo evento elettorale. I due sarebbero dovuto salire insieme sul palco, ma tutto è saltato dopo che Ryan ha definito "disgustose" le parole di Trump. Una presa di distanza che i supporter del candidato non hanno digerito, sommergendo Ryan di fischi e grida. "Vergogna!" hanno urlato, "Ci hai voltato le spalle!".
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2016/10/09/usa-ryan-fischiato-da-supporter-trump_45ab3fc3-4cf2-48ef-8efe-11c2accd3747.html
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Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio ] in questo modo salterebbe la guerra mondiale nucleare [ se IRAN adesso attacca la ARABIA SAUDITA, vincerebbe la guerra, ed impedirebbe, soprattutto a USA e a Israele di intervenire, QUESTO È IL MOMENTO PROPIZIO! eCCO PERCHÉ QUELLA PIATTOLA del Nwo: segretario generale delle Nazioni Unite: si è messo a gridare come un GENDER SPA DARWIN è la Scimmia sviluppata a Sodoma: che infatti, ha condannato l'attacco contro un funerale ieri a a Sana'a, dove erano riunite centinaia di persone per una cerimonia funebre e chiesto un'indagine. Ban sottolinea che qualsiasi attacco deliberato contro i civili è "assolutamente inaccettabile e chiede un'indagine tempestiva e imparziale sull'incidente", afferma una nota diffusa dall'Onu. I responsabili dell'attacco "devono essere assicurati alla giustizia", aggiunge. La nota cita i primi rapporti che indicano che l'attacco, che risulterebbe da attacchi aerei da parte della coalizione, ha ucciso oltre 140 persone e causato centinaia di feriti. Il segretario generale esprime sincere condoglianze alle famiglie delle vittime e augura una pronta guarigione ai feriti.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/10/09/yemen-ban-ki-moon-condanna-attacco_c428ab42-fbf2-4473-b42d-9fa6ab97d7e7.html
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Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR
non so nulla di cose sconce fatte da Hillary, o di storie strane su di lei, io ho visto soltanto una foto in cui, lei ci metteva il culo in mezzo ai gay, ma aveva i mutandoni e le cosce erano aggrenzite che faceva schifo! 9 OTT - "E' un tipico vanto da maschio Alfa che, se vogliamo essere onesti, gli uomini fanno. Si siedono, si bevono un drink e parlano di queste cose. In ogni caso anche le donne dicono un sacco di cose che non vorrebbero vedere su Fox News o sulla prima pagina dei giornali". Nigel Farage commenta così il video del 2005 in cui Trump usa frasi molto volgari e offensive nei confronti delle donne. Ma aggiunge anche che se fosse in lui, chiederebbe scusa in questo modo: "alzo le mani, sono stato educato da rozzo maschio Alfa. Mi scuso, ma ora parliamo dei problemi reali". "Non fingo che sia una cosa positiva - prosegue Farage, intervistato da Skynews - è una cosa negativa". Ma è anche vero che "c'è tutta una serie di storie uscite fuori su Hillary Clinton, per non parlare di Bill, quando parliamo di scorrettezze in campo sessuale".
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/10/09/video-sessista-farage-difende-trump_e41521ba-0f96-47a8-8a15-8ea692fe9319.html

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Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio
se i SAUDITI dicono di non essere stati, ALLORA CHI? lo dicano loro chi è stato! NON ABBIAMO DUBBI SUL FATTO CHE OGNI SHARIAH È CONTRO IL DIRITTO INTERNAZIONALE! OGNI SHARIAH È SEMPRE UN DELITTO CONTRO TUTTO IL GENERE UMANO! Almeno 155 persone sono rimaste uccise e oltre 500 ferite a Sanaa, quando un aereo della Coalizione araba a guida saudita ha preso di mira un salone per i ricevimenti dove si svolgeva un funerale alla presenza di diversi esponenti Houthi, i ribelli sciiti sostenuti dall'Iran che controllano la capitale yemenita. Il bilancio è stato reso noto da fonti degli stessi Houthi e dal ministero della Salute, lasciando intendere che tra le vittime vi potrebbero essere alcuni loro alti ufficiali. Il bilancio dell'attacco potrebbe però non essere ancora definitivo. Hakim al Masmari, un giornalista del quotidiano Yemen Post, aveva già detto ore fa alla televisione panaraba Al Jazira che gli uccisi potevano essere 130 e i feriti 300. Tra i morti, secondo lo stesso Al Masmari, c'è il sindaco di Sanaa, Abdul Qader Hilal. Mentre non si conosce ancora la sorte del generale Jalal al Ruwishan, 'ministro dell'Interno' dell'autoproclamato governo degli Houthi. Il funerale era quello di suo padre. L'agenzia yemenita Saba, controllata dagli Houthi, ha affermato che l'attacco è stato compiuto nel pomeriggio da un jet della Coalizione saudita su un salone per le cerimonie situato sulla Via Al Khamsin, dove venivano celebrate le
esequie. Secondo Al Masmari, il giornalista dello Yemen Post, l'aereo ha sganciato quattro ordigni in due riprese sul sito dove era in corso la cerimonia.

Tiziano Venti
E le TV europee mute

Flo Piter
Beh, sai....quando si tratta di americani o loro alleati anche i massacri di bambini è giustificato e scatta la censura dei media. L'avessero fatto i russi...apriti cielo, sai che tam tam.

Bustianu Willer · Kananga (Repubblica Democratica del Congo)
TUtti gli abitanti di Sanaa hanno visto due aerei sparare due missili, ritornare sull'obiettivo spararne altri due e la coAlizione saudita a quanto pare nega ogni coinvolgimento .. Stai a vedere che alla fine li ho mandati io, quei due aerei. Comunque, Ansa, 30 centimetri quadrati in home page, stessa identica visibilità di "Vola Tale e quale show, Pausini: 'Iurato uguale a me'"....
Mah!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2016/10/08/yemen-raid-a-funerale-almeno-45-morti_2cfabfff-affe-4b5b-8bee-269b4a3da985.html
FED HITLER ISIS sharia NWO satana
FED HITLER ISIS sharia NWO satana12 minuti fa
https://cecchinospadaccino.wordpress.com/2016/10/09/smettete-di-uccidere-le-persone/
SMETTETE DI UCCIDERE LE PERSONE
http://noahnephilim.altervista.org/smettete-uccidere-le-persone
http://fed-hitler-isis-sharia-nwo-satana.blogspot.com/2016/10/smettete-di-uccidere-le-persone.html
FED HITLER ISIS sharia NWO satana
FED HITLER ISIS sharia NWO satana41 minuti fa
stop alla GEOPOLITICA islamico terroristica TURCA in Siria e Iraq ] [ 07/10/2016, IRAQ - TURCHIA ] IRAK - TURQUIA. Bagdad, parlamentario cristiano: la intromisión turca en Mosul depara un conflicto regional. La liberación de Mosul y la atribución confesional de la ciudad conforma un enfrentamiento abierto entre Irak y Turquía. Ankara quiere tener un rol destacado en las operaciones contra Daesh y confiar la ciudad a los sunitas y turcomanos. Yonadam Kanna: la intromisión corre el riesgo de provocar una “movilización popular” sostenida por Irán. Es preciso preservar el alma multicultural de Mosul y del país. Bagdad (AsiaNews)- La intromisión de los turcos “en los asuntos internos” de Irak comporta “serios riesgos”, porque podría dar vía libre a una “movilización popular” del elemento chií,  “apoyado por Irán”. Y el temor es que pueda darse una escalada “de un conflicto de envergadura regional”. Es cuánto afirma a AsiaNews, el parlamentario cristiano Yonadam Kanna, al comentar la tensión existente entre Bagdad y Ankara. Kanna es el líder del Assyrian Democratic Movement, miembro de la Comisión Permanente sobre Trabajo y los Asuntos Sociales. Para el político cristiano se trata de “un problema que no es solamente iraquí, sino que involucra a la comunidad internacional”. En los días pasados se ha reavivado el choque frontal entre Turquía e Irak. Bagdad convocó al embajador turco y lo mismo hizo Ankara con el iraquí. Las declaraciones del presidente turco Recep Tayyip Erdogan desencadenaron la crisis, cuando anunció la participación turca en la ofensiva contra los yihadistas del Estado islámico (EI) en Mosul, delineando cuáles serían los escenarios étnicos y políticos de la ciudad al concluirse las operaciones militares. Según Erdogan en Mosul aquella que fuera la segunda ciudad más importante de Irak deben permanecer sólo “árabes y kurdos sunitas, junto a los turcomanos”. Una posición que contrasta con los reclamos a favor de la unidad y del multiculturalismo de muchas personalidades políticas y religiosas de Irak, entre las cuales figuran el  patriarca caldeo mar Louis Raphael Sako, y lo cual, de hecho, eliminaría la presencia musulmana chií y cristiana de la metrópolis del norte.
Las palabras de Erdogan han desencadenado la protesta de los dirigentes de gobierno de Bagdad y la ira de la comunidad chií iraquí, que representa a más del 60% de la población. Al finalizar una reunión caldeada, el parlamento de Bagdad intimó a Erdogan a que “retire inmediatamente” las tropas presentes en el norte de Irak, a pocas decenas de kilómetros de Mosul. Inmediatamente llegó la réplica de las autoridades turcas por boca del Premier Binali Yildirim, según  el cual las tropas de Ankara se quedarán en territorio iraquí “prescindiendo de lo que diga el gobierno de Bagdad”.
Desde hace meses que en la zona operan cientos de adiestradores, consejeros y soldados turcos tal como sucede en Siria con el pretexto de “combatir el terrorismo”. Interviniendo sobre la cuestión, el Premier iraquí, Haider al-Abadi, subrayó que la presencia de un contingente militar turco en el norte puede anticipar la explosión de “un conflicto regional”. Por este motivo, Irak pidió ayer una reunión de emergencia del Consejo de seguridad de las Naciones Unidas y no excluye la hipótesis de “reconsiderar” las relaciones financieras y económicas con Turquía”.
Al ser interrogado por AsiaNews, Yonadam Kanna subraya que “desde hace años”  que están “presentes” tropas turcas en el territorio iraquí, en particular en el Kurdistán, algo que sucede  “con el beneplácito de los EEUU”. Una presencia que hasta ahora estaba abocada a mantener la paz, pero que hoy tomó un giro agresivo y que ha dado signos de ocultar otras miras, como es evitar el fortalecimiento de una entidad kurda. “Han traspasado la frontera iraquí confirma el político cristiano con hombres y vehículos, y ahora se encuentran a pocas decenas de kilómetros de Mosul, reivindicando un rol de primer plano en la liberación”. Sin embargo, su presencia “complica” las operaciones contra el Estado islámico y la obra de reconquistar de la ciudad; por eso, agrega, “hemos expresado, con una votación parlamentaria, el pedido a Ankara de que no interfiera en nuestros asuntos internos”. Lo que se deseaes que “la diplomacia turca” pueda “comprender” cuán delicada es la situación, comenta Yonadam Kanna y “ejercer presión sobre los altos mandos de gobierno” para que vuelvan a evaluar su elección y abandonen “la visión confesional” de la ciudad. “Sus palabras, sus planes de asignación de Mosul en base a un tinte confesional, advierte tornan aún más complicada la ofensiva contra Daesh”. El político recuerda, además, que los yihadistas del Estado islámico “hace dos años que están presentes” en Mosul y en la Llanura de Nínive y que “hasta ahora, Turquía no había hecho nada para resolver el problema”. Ahora la acción de Ankara es dictada “por intereses económicos, políticos, estratégicos”, pero esto es inaceptable para Irak y su pueblo. “Rechazamos la visión confesional de Mosul agrega el parlamentario porque la historia de la ciudad está caracterizada por una expresión multicultural e interreligiosa que abraza también a cristianos, chiíes, a yazidíes y a otras minorías. La unidad en la diversidad, como bien subrayó el patriarca Sako, es para nosotros un valor”. Por último, él no oculta su temor a que haya una escalada del enfrentamiento entre Ankara y Bagdad, que asuma una envergadura regional. “El riesgo que se corre es que haya una intervención de Irán, lo cual tornaría aún más difícil la situación. La liberación de Mosul es una tarea de la comunidad internacional pero, en un segundo momento, el camino de reconciliación entre las almas de Irak es un trabajo que compete a las autoridades de Bagdad y a los ciudadanos locales, y no a los países vecinos”.
Espero que esta controversia “sea resuelta de un modo pacífico, con el trabajo diplomático, y no con la fuerza y el uso de tanques”, concluye.
http://www.asianews.it/noticias-es/Bagdad,-parlamentario-cristiano:-la-intromisi%C3%B3n-turca-en-Mosul-depara-un-conflicto-regional-38796.html
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stop alla GEOPOLITICA islamico terroristica TURCA in Siria e Iraq ] [ 07/10/2016, IRAQ - TURCHIA ] IRAQ - TURKEY. Baghdad, Christian MP: Turkish interference in Mosul sets scene for regional conflict. The liberation of Mosul and the future of the city pits Iraq against Turkey. Ankara wants a leading role in operations against Daesh and to entrust the city to Sunnis and Turkmen. Yonadam Kanna: this interference is likely to cause a "popular uprising" supported by Iran. We must preserve the multicultural soul of Mosul and the country. Baghdad (AsiaNews) – Turkey’s interference in "Iraq's internal affairs poses a serious risks", because it could give way to a "popular uprising" of the Shiite population "supported by Iran" with fears it could set the scene for a “regional conflict", the Christian MP Yonadam Kanna, tells AsiaNews, commenting on the ongoing tensions between Baghdad and Ankara. Kanna is the leader of the Assyrian Democratic Movement and a member of the Parliamentary Committee on Labour and Social Affairs. For the Christian politician it is "a problem that not only involves Iraq, but the entre international community”. In recent days the confrontation between Turkey and Iraq has been rekindled. Baghdad summoned the Turkish ambassador and Ankara summoned the Iraqi one. The was crisis sparked by President Turkish Recep Tayyip Erdogan’s announcing the Turkish participation in the offensive against the jihadists of the Islamic State (IS) in Mosul, outlining a series of ethnic and political scenarios for the city at the end of military operations. According to Erdogan only "Sunni Arabs and Kurds, along with the Turkmen should remain in Mosul” - in what is the second most important city in Iraq. This is in sharp contrast to the calls for unity and multiculturalism of many political and religious leaders of Iraq, including Chaldean Patriarch Mar Raphael Louis Sako. Moreover it would erase the Shiite Muslim and Christian presence from the northern metropolis. Erdogan's words have sparked the protest of government leaders in Baghdad and the wrath of the Iraqi Shiite community which accounts for over 60% of the population. After a fiery meeting, the Iraqi Parliament told Erdogan to "immediately withdraw" his troops in northern Iraq, a few dozen kilometers from Mosul. The replica of the Turkish authorities, through Prime Minister Binali Yildirim mouth, was that Ankara’s troops will remain in Iraqi territory, "regardless of what the government in Baghdad says". For months hundreds of Turkish trainers, advisers and soldiers operate in the area - as is the case in Syria - on the pretext of "fighting terrorism." Speaking on the issue, the Iraqi Prime Minister Haider al-Abadi stressed that the presence of a Turkish military contingent in north of the country paves the way for the outbreak of a "regional conflict". This is why Iraq has asked for an emergency meeting of the United Nations Security Council and does not exclude the possibility of "revising" its financial and economic relations with Turkey.
Interviewed by AsiaNews Yonadam Kanna said that there has been a "presence" of Turkish troops on Iraqi territory "for years", especially in Kurdistan, "with US approval”. Thus far for mainly peacekeeping, but of late this presence has taken a more aggressive connotation, particularly in the unhidden aim of preventing a strong Kurdish reality from gaining strength.
"They passed the Iraqi border - confirms the Christian politician - with personnel and equipment, and are now a few dozen kilometers from Mosul, claiming a leading role in the liberation". However, their presence "complicates" operations against the Islamic Republic and the work of re-conquest of the city. This is why, he adds, "we voted in parliament to request that Ankara does not interfere in our internal affairs."
The hope is that "Turkish diplomacy" can "understand" how delicate the situation is, said Yonadam Kanna, and "put pressure on government leaders" to reconsider their choice and abandon "their sectarian aims" for the city. "Their words, their allocation plans along sectarian lines in Mosul – he warns- make the offensive against Daesh" even more complicated.
The politician also recalled that the Islamic State jihadists "have been present " in Mosul and the Nineveh Plain for two years, and "so far Turkey had done nothing to solve the problem." Now Ankara's action is dictated "by economic, political, strategic interests", but remains unacceptable for Iraq and its people. "We reject the sectarian vision of Mosul - adds the MP - because the history of the city is characterized by a multicultural and inter-religious expression that embraces Christians, Shiites, Yazidis, and other minorities. Unity in diversity, as pointed out by the Patriarch Sako, is a value for us”.
Finally, he does not hide the fears of an escalation of the confrontation between Ankara and Baghdad to a regional conflict. "The risk is Iran's intervention, which would make the situation even more difficult. The liberation of Mosul is a task of the international community but, later, the journey of reconciliation between Iraq's souls is a matter for the local authorities and those in Baghdad, not neighboring countries. " I hope, he concludes “that this dispute is resolved in a peaceful manner with diplomacy, not through the use of force and tanks".
http://www.asianews.it/news-en/Baghdad,-Christian-MP:-Turkish-interference-in-Mosul-sets-scene-for-regional-conflict-38796.html
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stop alla GEOPOLITICA islamico terroristica TURCA in Siria e Iraq ] [ 07/10/2016, IRAQ - TURCHIA ] Baghdad, parlamentare cristiano: l’ingerenza turca su Mosul prepara un conflitto regionale. Sulla liberazione di Mosul e l’assegnazione su base confessionale della città è scontro aperto fra Iraq e Turchia. Ankara vuole un ruolo di primo piano nelle operazioni contro Daesh e affidare la città a sunniti e turcomanni. Yonadam Kanna: l’interferenza rischia di causare una “mobilitazione popolare” sostenuta dall’Iran. Bisogna preservare l’anima multiculturale di Mosul e del Paese.
Baghdad (AsiaNews) - L’interferenza dei turchi “negli affari interni” dell’Iraq comporta “seri rischi”, perché potrebbe dare il via a una “mobilitazione popolare” della componente sciita “sostenuta dall’Iran”. E il timore è che vi possa essere una escalation “di un conflitto su portata regionale”. È quanto afferma ad AsiaNews il parlamentare cristiano Yonadam Kanna,commentando le tensioni in atto fra Baghdad e Ankara. Kanna è  leader dell'Assyrian Democratic Movement, membro della Commissione parlamentare sul Lavoro e gli affari sociali,. Per il politico cristiano si tratta di “un problema che non è solo irakeno, ma coinvolge la comunità internazionale”.
Nei giorni scorsi si è riacceso lo scontro frontale fra Turchia e Iraq. Baghdad ha convocato l’ambasciatore turco e lo stesso ha fatto Ankara con quello iracheno. A scatenare la crisi, le dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan, il quale aveva annunciato la partecipazione turca all’offensiva contro i jihadisti dello Stato islamico (SI) a Mosul, delineando gli scenari etnici e politici della città al termine delle operazioni militari. Secondo Erdogan a Mosul - in quella che è la seconda città per importanza dell’Iraq - devono rimanere solo “arabi e curdi sunniti, insieme ai turcomanni”. Una posizione che contrasta contro i richiami all’unità e al multiculturalismo di molte personalità politiche e religiose dell’Iraq, fra cui lo stesso patriarca caldeo mar Louis Raphael Sako, e che cancellerebbe di fatto la presenza musulmana sciita e cristiana dalla metropoli del nord. Le parole di Erdogan hanno scatenato la protesta dei vertici governativi a Baghdad e l’ira della comunità sciita irakena che rappresenta oltre il 60% della popolazione. Al termine di una riunione infuocata, il Parlamento di Baghdad ha intimato a Erdogan di “ritirare immediatamente” le truppe presenti nel nord dell’Iraq, a qualche decina di chilometri da Mosul. A stretto giro di vite è arrivata la replica delle autorità turche per bocca del Primo Ministro Binali Yildirim, secondo cui le truppe di Ankara resteranno in territorio irakeno “a prescindere da ciò che dice il governo di Baghdad”.  Da mesi nella zona operano centinaia di addestratori, consiglieri e soldati turchi - così come avviene in Siria - con il pretesto di “combattere il terrorismo”. Intervenendo sulla questione, il Primo Ministro irakeno Haider al-Abadi ha sottolineato che la presenza di un contingente militare turco nel nord pone le premesse per lo scoppio di “un conflitto regionale”. Per questo ieri l’Iraq ha chiesto una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e non esclude l’ipotesi di “rivedere” le relazioni finanziarie ed economiche con la Turchia. Interpellato da AsiaNews Yonadam Kanna sottolinea che “da anni” vi è una “presenza” di truppe turche in territorio irakeno, in particolare nel Kurdistan, “con il beneplacito degli Stati Uniti”. Una presenza finora di peacekeeping, ma che oggi ha assunto una connotazione più aggressiva e che nasconde altre mire, come quella di evitare il rafforzamento dell'entità curda. “Hanno superato il confine irakeno - conferma il politico cristiano - con uomini e mezzi, e ora si trovano a poche decine di chilometri da Mosul, rivendicando un ruolo di primo piano nella liberazione”. Tuttavia, la loro presenza “complica” le operazioni contro lo Stato islamico e l’opera di riconquista della città; per questo, aggiunge, “abbiamo espresso con voto parlamentare la richiesta che Ankara non interferisca nei nostri affari interni”.
L’auspicio è che “la diplomazia turca” possa “comprendere” quanto sia delicata la situazione, commenta Yonadam Kanna, e “fare pressioni sui vertici di governo” perché rivedano la loro scelta e abbandonino “la visone confessionale” della città. “Le loro parole, i loro piani di assegnazione su base confessionale di Mosul - avverte - rendono ancora più complicata l’offensiva contro Daesh”. Il politico ricorda inoltre che i jihadisti dello Stato islamico “sono presenti da due anni” a Mosul e nella piana di Ninive e “sinora la Turchia non aveva fatto nulla per risolvere il problema”. Ora l’azione di Ankara è dettata “da interessi economici, politici, strategici”, ma resta inaccettabile per l’Iraq e il suo popolo. “Respingiamo la visione confessionale di Mosul - aggiunge  il parlamentare - perché la storia della città è caratterizzata da una espressione multiculturale e interreligiosa che abbraccia anche i cristiani, gli sciiti, gli yazidi, e le altre minoranze. Unità nella diversità, come ha sottolineato il patriarca Sako, per noi restano un valore”. Da ultimo egli non nasconde i timori di una escalation su base regionale dello scontro in atto fra Ankara e Baghdad. “Il rischio è un intervento dell’Iran, che renderebbe ancor più difficile la situazione. La liberazione di Mosul è un compito della comunità internazionale ma, in un secondo momento, il cammino di riconciliazione fra le anime dell’Iraq è un compito che spetta alle autorità di Baghdad e locali, non ai Paesi vicini”. Mi auguro, conclude, che questa controversia “sia risolta in modo pacifico con il lavoro diplomatico, non con la forza e l’uso dei carri armati”.
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07/10/2016 - IRAQ - TURCHIA ] [ Baghdad, parlamentare cristiano: l’ingerenza turca su Mosul prepara un conflitto regionale. Sulla liberazione di Mosul e l’assegnazione su base confessionale della città è scontro aperto fra Iraq e Turchia. Ankara vuole un ruolo di primo piano nelle operazioni contro Daesh e affidare la città a sunniti e turcomanni. Yonadam Kanna: l’interferenza rischia di causare una “mobilitazione popolare” sostenuta dall’Iran. Bisogna preservare l’anima multiculturale di Mosul e del Paese. http://www.asianews.it/
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BUSH 666 SALMAN ] tutte le persone che nascono in questo pianeta? devono morire di vecchiaia: "SMETTETE DI UCCIDERE LE PERSONE!"
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BUSH 666 SALMAN ] questo non è un problema! la prima legge del mio regno è il 6°comandamento: "nessuno uccide nessuno!" e le norme, le regole del gioco, devono essere accettate! ... onestamente io non so chi può bombardare un funerale in Yemen? Se i Sauditi non sono stati, poi, dicano chi è stato!
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SALMAN SAUDI ARABIA ] onestamente, io non saprei, fino a che punto , IO POTREI ESSERE o io sarei tollerante accondiscendente o intransigente.. QUESTA È QUALCOSA DI CUI, ANCORA, NON ESISTE UNA ESPERIENZA!
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senza Unius REI? certo, VOI non riuscirete MAI, a venirne fuori vivi, da questa storia di shariah di Nuovo Ordine Mondiale.. VOI STATE TUTTI PER MORIRE!
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bravo Juncker intransigente, fai l'intransigente contro il parassitaggio del signoraggio bancario alto tradimento Costituzionale! rispettare regole mercato unico.. 'Londra non può stare con un piede dentro e uno fuori'..
Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio [ sauditi salafiti e farisei anglo-americani hanno pianificato questa disperazione tra i popoli ] Francia, spari contro centri accoglienza, a Saint-Hilaire-du-Rosier e Saint-Brevin-l'Océan [ [ You are dhimmi in sharia law [ IL PIÙ GRANDE NEMICO degli USA è la UE! ] perché non potranno contare a lungo ancora sui traditori Hollande Mogherini e Boldrini, ecc.. [ mentre, la Russia è consapevole di poter travolgere tutte le difese aeree e navali degli USA in pochi giorni! la NATO non è in grado di difendersi dalla Russia! .. mentre gli USA temono una EUROPA forte ed indipendente, in realtà, per il SPA FED FMI BM NWO cioè, il loro progetto è quello di disintegrare la EUROPA, ecco perché ci stanno facendo invadere, anche da migranti islamici, ed ecco perché ci vogliono mandare allo sbaraglio contro la Russia, ed ecco perché ci stanno demolendo economicamente in tutti i modi! Perché mentre la UE è sta costretta a imporre sanzioni alla Russia, gli USA hanno nel frattempo hanno quasi raddoppiato il commercio con la Russia!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/10/07/juncker-rispettare-regole-mercato-unico_c575f685-cd2f-4a5b-af96-0b84b9c0f26e.html
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Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio [ sauditi salafiti e farisei anglo-americani hanno pianificato questa disperazione tra i popoli ] Francia, spari contro centri accoglienza, a Saint-Hilaire-du-Rosier e Saint-Brevin-l'Océan [ [ You are dhimmi in sharia law [ IL PIÙ GRANDE NEMICO degli USA è la UE! ] perché non potranno contare a lungo ancora sui traditori Hollande Mogherini e Boldrini, ecc.. [ mentre, la Russia è consapevole di poter travolgere tutte le difese aeree e navali degli USA in pochi giorni! la NATO non è in grado di difendersi dalla Russia! .. mentre gli USA temono una EUROPA forte ed indipendente, in realtà, per il SPA FED FMI BM NWO cioè, il loro progetto è quello di disintegrare la EUROPA, ecco perché ci stanno facendo invadere, anche da migranti islamici, ed ecco perché ci vogliono mandare allo sbaraglio contro la Russia, ed ecco perché ci stanno demolendo economicamente in tutti i modi! Perché mentre la UE è sta costretta a imporre sanzioni alla Russia, gli USA hanno nel frattempo hanno quasi raddoppiato il commercio con la Russia!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/10/07/francia-spari-contro-centri-accoglienza_101844d0-ce56-4242-bbf0-31c97945e9a5.html
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You are dhimmi in sharia law [ IL PIÙ GRANDE NEMICO degli USA è la UE! ] perché non potranno contare a lungo ancora sui traditori Hollande Mogherini e Boldrini, ecc.. [ mentre, la Russia è consapevole di poter travolgere tutte le difese aeree e navali degli USA in pochi giorni! la NATO non è in grado di difendersi dalla Russia! .. mentre gli USA temono una EUROPA forte ed indipendente, in realtà, per il SPA FED FMI BM NWO cioè, il loro progetto è quello di disintegrare la EUROPA, ecco perché ci stanno facendo invadere, anche da migranti islamici, ed ecco perché ci vogliono mandare allo sbaraglio contro la Russia, ed ecco perché ci stanno demolendo economicamente in tutti i modi! Perché mentre la UE è sta costretta a imporre sanzioni alla Russia, gli USA hanno nel frattempo hanno quasi raddoppiato il commercio con la Russia!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2016/10/07/finlandia-mosca-ha-violato-spazio-aereo_abec9408-131f-4f51-8a13-fa67f8cd2739.html
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Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio ] [ noi siamo così: luridi Sodomitici GENDER ideologia, e signoraggio bancario usura: alto tradimento: satanisti Massoni Farisei e islamici salafiti sauditi terroristi shariah.. che anche i più angoscianti regimi nazisti possono trovare la loro legittimazione e il loro scopo legittimo in riferimento a noi!  PECHINO, 7 OTT - La Corea del Nord mostra segnali di forti attività a ridosso del 10 ottobre, il giorno del 71/mo anniversario della fondazione del Partito dei Lavoratori, sia ai siti di test nucleari di Punggye-ri sia di missili sulla costa occidentale, con l'ipotesi di lancio di un vettore a lungo raggio che potrebbe essere addirittura "imminente". Nel primo caso, 38 North, think tank della Johns Hopkins University basato a Washington, ha ipotizzato che Pyongyang stia soprattutto raccogliendo i dati scientifici post detonazione nucleare del 9 settembre, il quinto test, mentre sono state rilevate attività ad altri tre tunnel a Punggye-ri, secondo lo studio delle immagini satellitari di sette giorni fa. I media di Seul, nel secondo caso, riportano oggi i timori delle agenzie di intelligence di Seul e Washington secondo cui sarebbero in fase avanzata le operazioni preparatorie di lancio di un missile a lunga gittata in vista dei festeggiamenti del 10 ottobre.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2016/10/07/corea-nord-attivita-a-siti-nucleari_de217549-0000-4234-8377-d0d5e1558eb6.html
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Tu sei schiavo impuro dhimmi in Sharia Law: teologia sostituzione genocidio ... ovviamente ,c'è chi ritiene il satanismo SHARIAH E al-NURSA usura e signoraggio bancario, il suo più luminoso futuro halloween hollywood al cimitero Monsanto: GENDER, come una buona prospettiva, per scie chimiche, e per lo sviluppo del suo popolo microcippato e schiavizzato dal regime Tecnocratico burocratico e usurocratico Massonico Bildenberg Mario Monti! IO CREDO CHE LA LORO SPERANZA IN SATANA NON DEBBA ANDARE DELUSA!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/asia/2016/10/07/filippine-stop-esercitazioni-guerra-usa_a008a9a2-2759-4bfe-8efe-4aee543ed661.html
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Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR ] [ questa non è una sorpresa, infatti, il demonio Allah shariah, ha già ucciso tutti i cristiani della LEGA ARABA, perché, il Fariseo SpA FMI BM FED BCE Rothschild è l'anticristo Bildenberg GENDER le bestie di SATANA di Mogherini e Boldrini ] [ I miliziani islamici al Shabaab hanno rivendicato l'uccisione di sei cristiani nell'attacco a Mandera, cittadina kenyana al confine con la Somalia, con l'obiettivo di scacciarli dalla regione. L'agguato era mirato proprio contro i cristiani, ha riferito una radio vicina al gruppo integralista islamico. E un portavoce degli Shabaab ha confermato alla Bbc che l'obiettivo è scacciare i non musulmani da quell'area.

Quaglia Fabio · Lavora presso Presso Me Stesso
islam ... religione di Pace!!!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2016/10/06/kenya-al-shabaab-attaccati-cristiani_2327cd72-1cbd-4b08-a568-7a733c8e0ab5.html
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Hola, lorenzo: El juicio de Asia Bibi ya tiene fecha: será dentro de una semana justa, el próximo jueves, 13 de octubre.
La familia nos acaba de escribir desde Pakistán anunciándonos la noticia y quiero compartirla contigo, que has estado ahí todos estos años preocupándote por su situación, por su destino, presionando a las autoridades pakistaníes y movilizando a los gobiernos de España y de Europa en favor de su liberación.
Ahora sí que podemos afirmar sin temor a equivocarnos que ha llegado la hora de la verdad. Dependen tantas cosas de esta vista en el Tribunal Supremo de Islamabad... Tenemos todos tantas ganas de verla libre... ¡Casi no puedo creerme que falte ya tan poco!
Tanto Asia Bibi como su familia mantienen la fe y la esperanza en que se acerca el fin de su calvario en la cárcel. Desde MasLibres.org estamos convencidos igualmente de que saldrá en libertad.
Pero nos ruegan oraciones. Más que nunca, oraciones. Así que por favor, si eres creyente, reza por Asia Bibi.
Te prometo que te mantendré informado de cualquier novedad.
¡Muchas gracias!
Miguel Vidal y todo el equipo de MasLibres.org
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Ciao, Lawrence: Prova di Asia Bibi ha una data: sarà in una settimana appena, Giovedi prossimo, 13 ottobre.
La famiglia che abbiamo appena scriviamo dal Pakistan annuncia la notizia e vogliamo condividere con voi, ci sei stato tutti questi anni preoccuparsi per la vostra situazione, la destinazione, fare pressione le autorità pakistane e mobilitare governi di Spagna e d'Europa a favore di il loro rilascio.
Ora possiamo dire senza tema di smentita che è tempo per la verità. Dipende tanto di questa visione presso la Corte Suprema di Islamabad ... tutti noi volevamo così tanto da vedere gratis ... faccio fatica a credere che manca e così poco!
Sia Asia Bibi e alla sua famiglia di mantenere la fede e la speranza nella prossima fine del suo calvario in carcere. Dal MasLibres.org siamo convinti che sarà anche gratis.
Ma noi preghiamo preghiere. Più che mai, le preghiere. Quindi, per favore, se sei un credente, prega per Asia Bibi.
Vi prometto che vi terrò informati di eventuali sviluppi.
Grazie!
Miguel Vidal e tutta la squadra MasLibres.org
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Incontro Boldrini-Di Segni: ovviamente, le lucertole del NWO shariah, loro negano il genocidio degli Armeni, perché negano il genocidio shariah, che la LEGA ARABA ha fatto, e che, tutt'ora sta facendo, contro popoli cristiani di superiore umanesimo civiltà e giustizia sociale: infatti il NWO di Farisei anglo-americani SpA FED BCE FMI BM 666 NATO CIA NWO: è ANTICRISTO, e non si fermerà, finché non avrà sterminato gli israeliani, e finché non avrà satanizzato tutto il genere umano. ecco perché i cristiani sono i più perseguitati in tutto il mondo, perché è impossibile realizzare una guerra mondiale, essendo i cristiani la luce del mondo ed il sale della terra! ... "Insieme contro chi odia". Cordiale e costruttivo incontro, ieri a Palazzo Montecitorio, tra la presidente della Camera Laura Boldrini e il presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni. Al centro dell’incontro la necessità di rispondere alle molteplici forme di intolleranza, tra cui l’antisemitismo, che segnano spesso il dibattito pubblico, in particolare nei social media.
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FED HITLER ISIS sharia NWO satana1 settimana fa
al-Nursa tiene in ostaggio ALEPPO, e la NATO LEGA ARABA, li arma, li protegge ed uccide soldati russi e siriani, che cerca di liberare la popolazione di Aleppo dai terroristi di OBAMA MOGHERINI! Che i russi sono gli unici che sono in Siria LEGALMENTE, tutti gli altri? SONO GLI INVASORI! .. E NEANCHE UNIUS REI LI HA AUTORIZZATI! Giulietto Chiesa - Russia under accusation: The West uses Russia to cover up its own war crimes
PandoraTV Pubblicato il 28 set 2016 https://youtu.be/htr8T_U6WHM
As with the war in Ukraine, as is so often the case, when the West is in trouble, an event is created, a media event where immediately a worldwide smear campaign is unleashed against Russia. By now, we're used to this. Today, it involves the Aleppo siege.
PandoraTV https://www.youtube.com/watch?v=htr8T_U6WHM&list=TLw0PqJAa2hnoyOTA5MjAxNg&index=2
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FED HITLER ISIS sharia NWO satana1 settimana fa
my ISRAEL ] in Italia si paga una tassa persino sui rumori degli aerei e sui sacchetti di plastica non biodegradabili.. Sugli italiani gravano 100 tasse, per un prelievo di 8000 euro procapite, che raggiunge i 12000 euro, in presenza di eventuali contributi previdenziali. soltanto IREP e IVA assorbono assorbono il 53,1 del gettito fiscale.  Soltanto IRPEF garantisce un gettito che supera i 161miliardi di euro, ovvero il 33% di tutto il prelievo fiscale complessivo..  questi sono dati del 12 novembre 2015. ISTAT dice che soltanto per le spese sulla casa 3milioni di famiglie sono in affanno.. ormai manca liquidità e l'indotto economico sociale sta collassando su se stesso! al Sud la disoccupazione è pari al 50%
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FED HITLER ISIS sharia NWO satana1 settimana fa
my ISRAEL ] ITALIA è un paese strozzato da balzelli tasse, in EpolisBari, in la Gazzetta della Economia del 12 novembre 2015, si dice che un italiano, spende mediamente 8000 euro a testa in tasse.. se a questo aggiungiamo il costo del denaro del 270% (fonte: scienziato Giacinto Auriti) poi, capiamo tutti perché il Nuovo Ordine Mondiale ha deciso di massacrare tutti gli italiani nella guerra mondiale!

Sharia Dhimmi Schiavo AKBAR ] [ QUESTA è tutta ipocrisia, se, Condoleezza Rice, non ha mai paleggiato un uomo? ALLORA LEI TIRI PURE LA PRIMA PIETRA! lol. le lucertole NWO Condoleezza Rice, 666 McCain, ecc.. ecc.. ritirano appoggio a candidato Trump dovrebbe lasciare, ... ma, se gli USA un regime massonico capitalistico usurocratico demoniaco siano la più grande democrazia del mondo? QUESTO Condoleezza Rice, LEI NON RIUSCIREBBE MAI A DIMOSTRARLO A ME!
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2016/10/09/condoleezza-ricetrump-dovrebbe-lasciare_0006f57c-393d-47fd-81b3-f12290f95929.html


In Germania partiti divisi su nuove sanzioni contro la Russia per la crisi siriana

In Germania diventano sempre più profonde le divergenze su quale linea perseguire nei confronti della Russia in relazione al conflitto in Siria, scrive Deutsche Welle. Grano 13:14 09.10.2016 1278 Putin sicuro, quest'anno raccolto record di grano per la Russia Il migliore raccolto di grano nella storia della Russia moderna nell'ordine di 115 milioni di tonnellate è atteso per il 2016; il governo russo continua a sostenere con decisione l'agricoltura, ha riferito il presidente Vladimir Putin in un telegramma in occasione della giornata del contadino, che si celebra oggi in Russia. Pavlo Klimkin, ministro degli Esteri dell'Ucraina 12:40 09.10.2016 3506 Capo diplomazia ucraina in difficoltà sulle domande scomode di Deutsche Welle Il ministro degli Esteri dell'Ucraina Pavlo Klimkin è stato intervistato dal canale televisivo tedesco Deutsche Welle: il giornalista Tim Sebastian ha incalzato il capo della diplomazia di Kiev con domande scomode che non hanno trovato risposta. Kim Jong-un assiste a test missilistico (foto d'archivio) 11:53 09.10.2016 1401 Satelliti rilevano attività nel cosmodromo nordcoreano di Sohae I satelliti hanno registrato un aumento delle attività nel sito di lancio missilistico nordcoreano di Sohae: potrebbe indicare lo svolgimento dei preparativi per un nuovo test del propulsore missilistico, segnala il portale americano-sudcoreano "38 North". Donald Trump 11:22 09.10.2016 9514 Repubblicani potrebbero scaricare Trump e puntare su un nuovo candidato I legali della direzione nazionale del Partito Repubblicano (RNC) stanno studiando gli aspetti legali dell'eventuale sostituzione di Donald Trump con un altro candidato per la presidenza degli Stati Uniti, scrive il giornale “Politico” citando fonti vicine alla direzione dei Repubblicani. Casa Bianca 10:49 09.10.2016 13593 Casa Bianca può rivedere sostegno ad Arabia Saudita in Yemen dopo il sanguinoso raid Gli Stati Uniti non hanno dato carta bianca alla coalizione guidata dall'Arabia Saudita per bombardare lo Yemen e sono disposti a rivedere il loro appoggio a Riyadh in questa campagna dopo il raid che ha strappato le vite di centinaia persone, ha affermato il portavoce della NSA americana Ned Price. Ministri Jean-Marc Ayrault e Sergey Lavrov durante incontro del 6 ottobre a Mosca 10:10 09.10.2016 261469 Francia furiosa con Russia per stop a risoluzione su Siria: “limitare diritto di veto” Il ministro degli Esteri francese Jean-Marc Ayrault ha ribadito nuovamente l'idea per limitare il diritto di veto nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite dopo la bocciatura della risoluzione sulla Siria da parte della Russia. Rappresentante permanente della Siria all'ONU Bashar Jaafari 09:24 09.10.2016 121730 Crisi Siria, rappresentante Damasco all'ONU accusa USA-UK-Francia di imbrogliare il mondo Gli Stati Uniti, la Francia e la Gran Bretagna mandano in confusione l'opinione pubblica internazionale, cercando di dimostrare di intraprendere misure per affrontare la crisi siriana, ha dichiarato il rappresentante permanente della Siria alle Nazioni Unite Bashar Jaafari. Aleppo 23:58 08.10.2016 121632 ONU, crisi Siria: Russia invita Londra a rinunciare alla sua tradizione coloniale Il rappresentante permanente della Federazione Russa all'ONU Vitaly Churkin ha dichiarato che il Regno Unito dovrebbe smetterla di sostenere "la gentaglia" in tutto il mondo e rinunciare alle sue abitudini coloniali. Combattenti di Al-Nusra in Siria 23:28 08.10.2016 61212 “La Russia non vuole lo stesso destino di Libia e Iraq per la Siria” La Russia considera inammissibile abbandonare la Siria allo stesso destino dell'Iraq o della Libia, le cui invasioni da parte dell'Occidente hanno dato il via alla destabilizzazione del Medio Oriente, si afferma nella pagina Facebook del ministero degli Esteri russo. Yalta 23:00 08.10.2016 1364 Crimea, imprenditori italiani vogliono partecipare a Forum Economico di Yalta Imprenditori e top manager italiani prenderanno parte al 3° Forum Economico Internazionale di Yalta. Soldati siriani alla periferia di Aleppo 22:25 08.10.2016 262587 Crisi Siria, USA rompono definitivamente con la Russia dopo veto all'ONU Il sostituto del rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite David Pressman ha detto che la Russia "è uscita dalla cooperazione" con gli Stati Uniti nella lotta contro i terroristi in Siria decidendo di sostenere la campagna di Bashar Assad. Lo ha dichiarato al Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Rappresentante permanente della Russia all'ONU Vitaly Churkin 21:31 08.10.2016 292317 All'ONU veto della Russia sulla risoluzione francese per la Siria La Russia ha bloccato la risoluzione proposta dalla Francia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite per imporre il cessate il fuoco nella città siriana di Aleppo. Forze governative siriane 21:13 08.10.2016 62240 Esercito siriano continua ad avanzare nei quartieri ribelli di Aleppo Le unità avanzate dell'esercito siriano e le milizie filo-Assad hanno liberato il quartiere Huweija ed hanno preso il controllo del raccordo stradale, hanno riferito le milizie governative a RIA Novosti. Capitale dello Yemen distrutta dai bombardamenti sauditi 20:45 08.10.2016 9968 Raid saudita in Yemen fa una strage durante un funerale: 700 tra vittime e feriti Il bilancio delle vittime a seguito di un raid della coalizione guidata dall'Arabia Saudita durante un funerale in Yemen è salito ad 82, mentre altre 534 persone sono rimaste ferite, segnala l'Associated Press riferendosi al governo dei ribelli del vice ministro della Sanità Nasser al-Argaly. Il presidente francese Francois Hollande 20:10 08.10.2016 231828 Crisi Siria, monito di Hollande: no a veto su risoluzione francese. Messaggio alla Russia? Il presidente francese Francois Hollande ha messo in guardia gli altri Paesi dal veto sulla risoluzione francese per il cessate il fuoco in Siria, dal momento che getterebbe "discredito" per loro agli occhi della comunità internazionale, riporta l'agenzia France-Presse. Confine russo-norvegese presso Kirkenes 19:55 08.10.2016 31261 Nuova barriera al confine con la Russia? I norvegesi ci ridono sopra I norvegesi non sono contenti che il governo stia costruendo una barriera al confine con la Russia, riferisce la BBC. Sergey Ryabkov 19:19 08.10.2016 1541 Diplomatico russo spiega perchè agli USA serve alzare i toni sugli attacchi hacker L'esasperazione degli attacchi hacker da parte dei russi viene sfruttata negli Stati Uniti nell'ambito della campagna elettorale, ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo Sergey Ryabkov. Lanciamissili Iskander 18:43 08.10.2016 111850 Missili “Iskander” a Kaliningrad? “Non è un segreto”. Mosca risponde ad intelligence USA Il portavoce del ministero della Difesa russo, il generale Igor Konashenkov, commentando la notizia sul trasporto dei lanciamissili "Iskander-M" nella regione di Kaliningrad, ha dichiarato che si tratta di un complesso mobile e le forze missilistiche stanno perfezionando i preparativi. Ex ambasciatore USA in Russia Michael McFaul 18:12 08.10.2016 81543 Ex ambasciatore USA in Russia cancella tweet con minacce a Mosca L'ex ambasciatore degli Stati Uniti in Russia Michael McFaul ha rimosso dal suo microblog su Twitter un messaggio in cui ha scritto che i servizi segreti americani stanno raccogliendo contro Mosca "dati di intelligence compromettenti." Mikheil Saakashvili 17:33 08.10.2016 4409 Saakashvili ci ripensa: “no al ritorno in Georgia, resto in Ucraina” Il governatore della regione di Odessa Mikhail Saakashvili ha cambiato idea sul suo ritorno in Georgia dopo le elezioni parlamentari in cui prende parte il partito da lui fondato "Movimento Nazionale Unito", segnala il canale "112 Ukraina". Soldatessa svedese 16:58 08.10.2016 15777 Washington Post: Svezia introdurrà il servizio di leva per le donne per paura della Russia Le autorità svedesi hanno intenzione di ripristinare il servizio militare per "dare un segnale alla Russia", anche introducendo la leva per le donne, scrive il Washington Post. Giornalista Hubert Seipel con Vladimir Putin 16:27 08.10.2016 242542 Putin rivela il motivo per cui l'Occidente pensa male di lui Il presidente russo Vladimir Putin considera la paura come motivo dell'atteggiamento negativo dell'Occidente nei suoi confronti. Elicottero 16:22 08.10.2016 192081 I militanti Daesh attaccano elicottero russo Mi-8 che portava aiuti verso Hama Un elicottero russo Mi-8, che stava trasportando aiuti umanitari nella provincia siriana di Hama, ha subito un attacco dei militanti del Daesh con un sistema portatile di missili anti-aerei (AAMS), ha riferito il Centro per la riconciliazione delle parti in conflitto. Bandiere degli USA e della Russia 15:41 08.10.2016 4745 The Nation: i falchi americani contano sulle differenze di Russia e USA Le vie diplomatiche per tentare di raggiungere una soluzione pacifica in Siria erano condannate a fallire fin dall'inizio. Alexey Pushkov 15:19 08.10.2016 4660 Pushkov: l'introduzione del regime dei visti con la Russia è un danno solo per ucraini A Kiev si aspettano di danneggiare la Russia con l'introduzione del regime dei visti, ma il male si ritorcerà solo contro milioni di lavoratori ucraini. Vice ministro degli Esteri russo Sergej Ryabkov 14:39 08.10.2016 6359 Ryabkov: non ci sono prove del coinvolgimento della Russia negli attacchi USA Non è la prima volta che vengono rivolte tali accuse di coinvolgimento nella diffusione della corrispondenza di cittadini americani. Si tratta di invenzioni. hacker 13:49 08.10.2016 11420 La Federazione russa è stata diffamata dagli USA per gli attacchi hacker Il capo del comitato della Duma di stato per gli affari esteri Leonid Slutskij ritiene diffamanti le dichiarazioni americane sul coinvolgimento della Federazione Russa negli attacchi di hacker contro organizzazioni politiche americane.

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