vaccini, feti, linee cellulari, covid
This is Don Giorgio Ghio.
Born in Rome in 1964, after graduating from classical high school he
first carried out linguistic studies, then basic
philosophical-theological studies, followed by musical studies at the
Pontifical Institute of Sacred Music. He obtained a baccalaureate in
Theology from the Pontifical Lateran University in 1993, a license and a
doctorate in Oriental Ecclesiastical Sciences from the Pontifical
Oriental Institute respectively in 2008 and 2015. Ordained priest in
1995, he exercised his ministry in Italy and abroad .
https://www.informazionecattolica.it/2021/03/04/covid-un-vescovo-e-un-parroco-mitano-in-guardia-dai-vaccini/?cli_action=1621023805.789
Sulla stessa lunghezza d’onda di Monsignor Schneider si è espresso, nel video che segue, un parroco italiano.
https://www.informazionecattolica.it/wp-content/uploads/2021/03/VID_20210303_150600_224.mp4?_=1
Si
tratta di Don Giorgio Ghio. Nato a Roma nel 1964, dopo la maturità
classica ha dapprima effettuato studi linguistici, quindi quelli
filosofico-teologici di base, seguiti da studi musicali presso il
Pontificio Istituto di Musica Sacra. Ha conseguito il baccalaureato in
Teologia presso la Pontificia Università Lateranense nel 1993, la
licenza e il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso il
Pontificio Istituto Orientale rispettivamente nel 2008 e nel 2015.
Ordinato sacerdote nel 1995, ha esercitato il ministero in Italia e
all’estero.
https://www.informazionecattolica.it/2021/03/04/covid-un-vescovo-e-un-parroco-mettono-in-guardia-dai-vaccini/?cli_action=1621023805.789
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============================Il
vescovo Schneider chiede un «nuovo movimento pro-vita» contro i vaccini
e i medicinali «contaminati dall’aborto»
1 marzo 2021By adminFONTI/DOCUMENTI, Varie
vaccini, feti, linee cellulari, covid
https://www.vanthuanobservatory.org/il-vescovo-schneider-chiede-un-nuovo-movimento-pro-vita-contro-i-vaccini-e-i-medicinali-contaminati-dallaborto/
Nella nostra traduzione da LifeSiteNews
il resoconto dell’intervento di Mons. Athanasius Schneider nella
conferenza online dal titolo «Unmasking COVID-19: Vaccines, Mandates,
and Global Salute» in cui egli auspica la formazione di un «nuovo
movimento pro-vita» che rifiuti di avere a che fare con medicinali o
vaccini derivati in qualunque modo da bambini abortiti.
Osservo
che il problema non è solo di ordine morale in relazione all’uso di
cellule fetali ma riguarda anche l’incognita rappresentata dalle non
sufficientemente testate conseguenze (anche a medio/lungo termine)
sull’organismo umano di prodotti concepiti e realizzati nell’ambito
delle nuove bio-tecnologie. Essi sono impropriamente definiti vaccini,
posto che non corrispondono alle caratteristiche dei vaccini usati fino
ad oggi che agiscono conferendo l’immunità attraverso la creazione
indotta di anticorpi. I nuovi prodotti, invece, agiscono invasivamente
sui delicati equilibri del meccanismo di funzionamento delle cellule; un
meccanismo complesso, neppure compiutamente noto oltre che
interconnesso in maniera mirabile ma non del tutto esplorata, con tutti
gli innumerevoli apparati fisiologici dell’organismo umano. In
conclusione, manifestare perplessità riguardo ai vaccini anti-Covid, non
significa essere no-vax, ma esercitare liberamente il proprio diritto
di scelta sia per ragioni di ordine morale – oggetto della cura
pastorale del vescovo Schneider – che in attesa di maggiori elementi di
valutazione sotto l’aspetto sanitario. (M.G.)
Vaccino, un vescovo chiede un «nuovo movimento pro-vita»
contro i medicinali «contaminati dall’aborto»
Un
vescovo cattolico chiede la formazione di un «nuovo movimento pro-vita»
che rifiuti di avere a che fare con medicinali o vaccini derivati in un
modo o nell’altro da bambini abortiti.
«Dobbiamo creare un nuovo
movimento per la vita», ha detto il vescovo Athanasius Schneider,
vescovo ausiliare di Astana, Kazakistan, il 19 febbraio durante il suo
intervento ad una conferenza online dal titolo «Unmasking COVID-19:
Vaccines, Mandates, and Global Salute», organizzata da LifeSiteNews
Mons.
Schneider ha detto che fino ad ora il movimento pro-life è stato «molto
meritorio» nell’assumere una posizione univoca contro l’aborto. Ed ha
aggiunto: «Penso tuttavia che ora sia arrivato un nuovo tempo, una nuova
fase, un nuovo periodo per tutti i movimenti pro-vita perché
protestino, in modo chiaro e inequivocabile, contro le medicine
contaminate dall’aborto, contro l’abuso di parti del corpo del
nascituro». «Questa è una nuova fase e dobbiamo essere coraggiosi»
L’invito
all’azione di Schneider arriva sulla scia delle rivelazioni su come i
ricercatori, per disporre di tessuto utilizzabile, si procurano da
bambini abortiti vivilinee cellulari utilizzate nello sviluppo di
numerosi vaccini – tra cui un certo numero di vaccini COVID –
Le
linee guida della Chiesa cattolica del 2020 consentono ai cattolici di
ricevere vaccini contaminati dall’aborto, sottolineando che i cattolici
che ricevono un vaccino COVID connesso in qualche modo all’aborto
possono farlo in «buona coscienza» con «la certezza che l’uso di tali
vaccini non costituisce cooperazione formale con l’aborto» (corsivo
nell’originale).
Mons. Schneider, mentre certamente potrebbe
essere d’accordo sulla non cooperazione formale (cioè una partecipazione
volontaria) da parte di un vaccinato ad un aborto da cui è stata
procurata una linea cellulare per produrre vaccini, sostiene anche che i
cristiani non possono “semplicemente dissociarsi” dal fatto che la
produzione di vari medicinali è legata alla macellazione di bambini
prematuri dei quali vengono utilizzate parti del corpo.
«La voce
del sangue dei bambini non ancora nati grida a Dio dai vaccini
contaminati dall’aborto, dalle medicine contaminate dall’aborto», ha
dichiarato Mons. Schneider. «Questa voce sta gridando in tutto il mondo e
dobbiamo svegliarci». Ed ha aggiunto: «Nessuno che sia veramente
profondamente preoccupato per la difesa della vita e della legge morale
può tacere o rimanere tranquillo e rassegnarsi a questa situazione».
Il
vescovo si è lamentato dei leader della Chiesa, soprattutto quelli
legati alla Santa Sede, «che purtroppo non vedono la gravità» della
questione.
Schneider ha sottolineato che c’è un «accumulo di crimini» riguardanti la creazione di medicinali contaminati dall’aborto.
«Il
primo crimine è l’omicidio, l’assassinio del nascituro. Poi c’è
l’estrazione delle cellule: è un crimine, è orribile. E poi c’è il
riciclaggio di queste parti del corpo. E poi c’è la commercializzazione e
via dicendo. E poi c’è la fabbricazione di medicinali e la
fabbricazione di vaccini».
«Sono tutti aspetti collegati. Non si
possono separare», ha detto. «Quando si assume un certo medicinale o un
certo vaccino, non si può dire: ‘Oh, tutti questi mali scompaiono, e io
sono molto lontano [da tutti].’ Ciò non è vero. Si entra in questa
catena». «È giunta l’ora che tutte le persone di buona volontà, in
particolare i cattolici credenti, tutte le organizzazioni pro-vita si
alzino in piedi e protestino ardentemente con voce unanime dicendo: “Non
saremo mai d’accordo, non ammetteremo mai [nelle nostre vite] questi
mali”».
Schneider ha citato da I fratelli Karamazov di
Dostoevskij, l’avvertimento dell’autore russo circa il costo morale
della creazione di un’utopia di «pace e inattività» fondata sulla
tortura, la morte e le «lacrime invendicate» di «una piccola creatura –
quel bambino che si batte il petto con il pugno».
«Dobbiamo
protestare contro questo e dare inizio ad un nuovo movimento nel settore
farmaceutico, in medicina, senza alcun collegamento, nemmeno il più
remoto, a questi crimini», ha detto il Vescovo.
Schneider ha
dichiarato che i cristiani in questo nuovo movimento dovrebbero essere
disposti ad affrontare la «prigione» e persino la «morte» piuttosto che
ricevere benefici per la salute derivanti dall’omicidio di bambini non
nati.
«Come si può sfruttare per la propria salute temporale
l’omicidio e tutti questi orribili crimini su bambini non nati più
deboli e innocenti? Il fine non giustifica mai i mezzi. Non si può
entrare in questa catena».
Ha indicato l’esempio dei primi
cristiani che, affrontando tempi di persecuzione, scelsero il martirio
piuttosto che salvare le loro vite, le loro famiglie, i loro figli col
porre un grano d’incenso davanti alla statua di un idolo. «Essi hanno
rifiutato qualsia si atto di ambiguità o cooperazione contro il primo
comandamento di Dio», ha detto.
«Penso che ci stiamo avvicinando a
un tempo in cui i veri cristiani entreranno in una sorta di periodo di
persecuzione. I segni ci sono già. Ma non dobbiamo avere paura perché
Dio è con noi […] Se Cristo vive in noi, non dobbiamo avere paura», ha
aggiunto.
«Dobbiamo essere convinti di essere vincitori e
guardare all’eternità. Cos’è un cristiano? Direi una persona
dell’eternità. E poiché guardiamo oltre questa vita solo temporale,
stiamo guardando l’eterno, stiamo cercando la volontà di Dio. E quando
lo faremo, Dio ci darà sempre la forza di Gesù, persino la sua
consolazione e le sue benedizioni».
Fonte: Chiesa e Postconcilio
https://www.vanthuanobservatory.org/il-vescovo-schneider-chiede-un-nuovo-movimento-pro-vita-contro-i-vaccini-e-i-medicinali-contaminati-dallaborto/
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http://gianfrancoamato.it/lettera-aperta-a-mons-schneider-su-vaccini-e-medicina-etica/
Lettera aperta a mons. Schneider su vaccini e medicina etica
20 Aprile 2021 Gianfranco Amato Blog
A S.E. mons. Athanasius Schneider
Vescovo titolare di Celerina
Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana
Eccellenza Rev.ma,
molti
in tutto il mondo hanno letto l’intervento di V.E. del 19 febbraio 2021
– Unmasking COVID-19: Vaccines, Mandates, and Global Health – con
grande consolazione, riconoscendovi una voce di verità, rara e preziosa.
Anche
in Italia, associazioni e gruppi impegnati in favore del diritto alla
vita non sono rimasti indifferenti. Molti hanno trovato nell’appello di
V.E. ad un «nuovo movimento per la vita», che combatta «in modo chiaro e
inequivocabile, contro le medicine contaminate dall’aborto, contro
l’abuso di parti del corpo del nascituro», un potente stimolo a
ripensare l’azione, non abbandonando certo la meritoria battaglia sin
qui condotta nei decenni, ma anzi portandola a coerente completezza
nella nuova prospettiva d’una critica integrale relativa alla
legittimità etica e giuridica dell’uso di cellule embrionali e fetali
nell’ambito della sperimentazione e dell’industria farmaceutica,
cosmetica (e affini).
Questa nostra vuole essere appunto una risposta di adesione al suo appello del 19 febbraio 2021.
La
difesa della vita umana innocente dal concepimento alla morte naturale
non può ammettere compromessi o eccezioni. O è intransigente ed
integrale, o non è! O è lucidamente e rigorosamente coerente, o non è!
Riconoscere
che l’essere umano è persona sin dal concepimento e mai cessa di
esserlo, qualunque ne sia lo stato clinico fisico-psichico in cui si
possa trovare sino alla morte naturale, implica necessariamente il dover
riconoscere come omicidio ogni soppressione della vita umana, senza
distinzione alcuna relativa all’età o alle condizioni, prenatali o
postnatali della vittima.
La soppressione della vita umana
innocente non solo è sempre gravemente illecita, sotto il profilo
morale, ma occorre che sia sempre giuridicamente riprovata. La condanna
penale dell’omicidio, qualunque sia l’età prenatale o postnatale della
vittima, è richiesta dalla giustizia, necessaria per ogni ordinamento.
Nessun
ordinamento giuridico positivo può esigere di essere riconosciuto come
legittimo contemplando la possibilità di sopprimere legalmente una
persona umana innocente. Ugualmente, nessun ordinamento giuridico
positivo può presumere legittimità prevedendo la possibilità legale di
reificare e strumentalizzare la vita umana innocente per finalità di
ricerca e/o di produzione (farmaceutica, cosmetica, alimentare).
Una
società che non solo tollera ma giunge a considerare normale l’uso
sistematico ed abituale di cellule derivate dall’uccisione di persone
umane innocenti di età prenatale per gli scopi più vari, risulta avere
smarrito ragione e giustizia, nonché capacità di giudizio etico.
Chi
difende il diritto alla vita, per non cadere in una contraddizione
esiziale, non può che essere inequivocabile nell’affermare l’assoluta
illiceità morale e giuridica di qualunque forma di aborto volontario
(chirurgico o chimico-farmacologico), come di ogni produzione e
crioconservazione di embrioni umani, di manipolazione e sfruttamento di
embrioni umani, di infanticidio, di eutanasia, di suicidio assistito. Ma
ciò non è ancora sufficiente!
È doveroso che i difensori della
vita umana, per non condannarsi all’incoerenza e/o all’irrilevanza,
prendano atto del fatto che la produzione, la reificazione e la
manipolazione degli embrioni umani, così come lo sfruttamento di cellule
fetali ricavate da persone umane di età prenatale, è oggi parte di un
enorme e globale sistema economico, tecnico ed industriale.
Condannare
l’aborto senza però condannare quell’enorme struttura tecno-produttiva
dell’uso reificante/strumentalizzante della vita umana in età prenatale,
se non ipocrisia, certamente è miopia intellettuale ed operativa.
La
battaglia in difesa della vita umana, oggi, non può che essere ANCHE
impegno contro quelle prassi e quelle strutture che degradano la vita
innocente a riserva di materiale biologico, utilizzabile nel campo della
sperimentazione e della produzione.
È una battaglia anzitutto
culturale. Si tratta di rifiutare nel modo più netto quella cultura del
desiderio che considera l’essere umano in età prenatale come disponibile
per qualsivoglia scopo, finanche per diventare materiale di consumo.
È un compito da condurre sotto tutti i versanti e nel modo più efficace, non ultimo il richiamare ogni uomo alla sollecitudine:
nel
rifiutare qualunque prodotto (farmaceutico, cosmetico, alimentare) che
presenti anche il pur minimo legame con la soppressione della vita umana
innocente
nel boicottare (ad esempio, rifiutandosi di esserne
clienti, azionisti, obbligazionisti, etc.) tutte quelle imprese che
nella propria attività produttiva o sperimentale facciano uso di cellule
embrionali e/o fetali.
Si tratta, poi, di agire sul piano
giurisprudenziale e legislativo, affinché sia legalmente riprovato e
penalmente sanzionato qualunque utilizzo di cellule embrionali e fetali
umane ricavate dalla soppressione della vita umana innocente e parimenti
sia legalmente inibito qualunque commercio di cellule e/o tessuti
umani.
Ciò, NON contro la medicina e la farmaceutica, ma
piuttosto per una produzione eticamente condotta dei farmaci e dei
cosmetici. Nessun vaccino, nessun farmaco, nessun cosmetico, nessun
alimento deve essere prodotto o sperimentato utilizzando cellule umane
embrionali e/o fetali, ricavate dall’uccisione di un innocente.
Qualunque utilizzo e qualunque commercio di tessuti e cellule
embrionali/fetali umane, ricavate dalla soppressione della vita
innocente, è moralmente inaccettabile e deve essere legalmente escluso.
Questo si palesa l’impegno integrale e coerente per le associazioni ed i gruppi che hanno a cuore la difesa della vita umana.
Pertanto ci impegniamo a dare continuità ideale ed attuazione generosa all’appello lanciato da V.E. il 19 febbraio 2021.
Chiediamo la sua benedizione;
Mirco Agerde – Movimento Mariano Regina dell’Amore
Gianfranco Amato – Giuristi per la Vita
Antonio Brandi – Associazione Pro Vita & Famiglia
Giorgio Celsi – Associazione Ora et labora in difesa della Vita
Francesco Fontana – Associazione Iustitia in Veritate
Giovanni Formicola – Opzione Benedetto
Massimo Viglione – Confederazione dei Triarii
Sottoscrivono:
Francesco Agnetti (giurista)
Francesco
Mario Agnoli (magistrato, Presidente aggiunto della Suprema Corte di
Cassazione, già membro del Consiglio Superiore della Magistratura)
Milton Amabile (farmacista)
Francesco Avanzini (medico)
Patrizia Azzali (medico)
Pier Luigi Bianchi Cagliesi (giornalista)
Antonio Bianco (coordinatore della Triarii Web Tv)
Eleonora Bonfanti (studentessa, Presidente di Nova Civilitas Giovani)
Luca Campanotto (giurista)
Fabio Candalino (giurista)
Maria Capozza (giurista, presidente Associazione Giovanna d’Arco ONLUS)
Marco Casadei (medico)
Anna Egidia Catenaro (giurista, presidente Associazione Avvocatura in Missione)
Ugo Cepparulo (giurista)
Palmiro Clerici (medico veterinario)
Cecilia Collini (giurista)
Marina Corsi (farmacista)
Cristina Costa (docente)
Dottoressa Silvana De Mari (medico)
Matteo De Martino (medico)
Donato Carmelo Dellino (medico, responsabile dell’Associazione Medicina e Persona Puglia)
Alfredo de Matteo (membro del Comitato per la Marcia per la Vita)
Luca Di Fazio (giurista)
Stefano Fontana (presidente Associazione LiFE-libertà famiglia educazione)
Enzo Fortunato (presidente Associazione Europa Benedettina)
Paolo Gabelli
Luca Ghirardi (giurista)
Cristiano Gobbi (giurista e canonista, Presidente Circolo culturale G. Mattiussi S.J.)
Roberto Grieco (medico)
Emilio Guidi
Paolo Gulisano (medico)
Maria Eleonora Iannucci (farmacista)
Vladimir Kosic (già Assessore alla Sanità della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia)
essa Rosanna Lallone (consulente Welfare del Centro servizi al volontariato di Bari)
Alessandro Laudani (medico)
Stefano Martinolli (medico)
Dottoressa Wanda Massa
Massimiliano Mirto (docente di filosofia)
Carmine Napolitano (medico)
Simone Ortolani (giornalista, Presidente Associazione culturale San Michele Arcangelo)
Dottoressa Valentina Plano (farmacista)
Domenica Riello (giurista)
Manuela Romano (giurista)
Mauro Roseano (medico)
Arianna Scala (farmacista)
Bruno Sconocchia (giurista, presidente Associazione Sunodia)
Clara Suardi (ostetrica)
Paolo Tanga (già Direttore Principale di Banca d’Italia)
Luciano Tenze (medico)
Enrico Tolentinati (medico)
Chiara Torti (ostetrica)
Marco Tosatti (giornalista)
Daniele Trabucco (docente di diritto costituzionale)
Giovanni Turco (docente di filosofia del diritto)
Dottoressa Chiara Margherita Ulisse (infermiera)
Piero Uroda (farmacista, Presidente dell’Unione Farmacisti Cattolici Italiani)
Aldo Maria Valli (giornalista)
Maria Prassede Venturini (medico)
Fabrizio Verduchi (Presidente di Italia Cristiana)
http://gianfrancoamato.it/lettera-aperta-a-mons-schneider-su-vaccini-e-medicina-etica/
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Covid,
un vescovo e un parroco mettono in guardia dai vaccini
https://www.informazionecattolica.it/2021/03/04/covid-un-vescovo-e-un-parroco-mettono-in-guardia-dai-vaccini/?cli_action=1621023805.789
ECCLESIA & DINTORNI
Covid, un vescovo e un parroco mettono in guardia dai vaccini
4 Marzo 2021 Athanasius Schneiderparrocovaccinivescovo
https://www.informazionecattolica.it/2021/03/04/covid-un-vescovo-e-un-parroco-mettono-in-guardia-dai-vaccini/?cli_action=1621023805.789
IL
VESCOVO KAZAKO ATHANASIUS SCHNEIDER HA INVITATO A PROTESTARE CONTRO LA
PRODUZIONE DI MEDICINALI OTTENUTI ANCHE CON PARTI DEI FETI ABORTITI: “È
UN ACCUMULO DI CRIMINI”
Di Emanuela Maccarrone
“Dobbiamo
creare un nuovo movimento per la vita. Penso tuttavia che ora sia
arrivato un nuovo tempo, una nuova fase, un nuovo periodo per tutti i
movimenti pro-vita perché protestino, in modo chiaro e inequivocabile,
contro le medicine contaminate dall’aborto, contro l’abuso di parti del
corpo del nascituro”. Così ha affermato il vescovo kazako monsignor
Athanasius Schneider.
Il vescovo ausiliare di Astana
(Kazakistan), lo scorso 19 febbraio è intervenuto ad una conferenza
online dal titolo ‘Unmasking COVID-19: Vaccines, Mandates, and Global
Salute’, organizzata dal sito nord americano LifeSiteNews, e nel corso
della conferenza ha ribadito l’urgenza di un’azione efficace e tenace
contro la produzione dei vaccini contenenti cellule fetali.
Secondo
il vescovo l’azione portata avanti dai movimenti pro-vita è lodevole
come protesta contro l’aborto ma, da ora, occorre un’azione più dura,
anche nell’impedire la produzione di vaccini che contengano cellule
fetali.
Riguardo alla posizione ufficiale del Vaticano (Linee
guide del 2020), che ha consentito ai cattolici di avvalersi dei vaccini
contaminati dall’aborto, monsignor Schneider ha dichiarato che i
cristiani non possono “semplicemente dissociarsi” dalla produzione di
vari medicinali, quando quest’ultime sono il risultato della
macellazione di bambini prematuri.
“La voce del sangue dei
bambini non ancora nati grida a Dio, e questo vale sia per i vaccini
contaminati dall’aborto che per le medicine contaminate dall’aborto.
Questa voce sta gridando in tutto il mondo e dobbiamo svegliarci.
Nessuno che sia veramente profondamente preoccupato per la difesa della
vita e della legge morale può tacere o rimanere tranquillo e rassegnarsi
a questa situazione”, ha dichiarato il vescovo.
Secondo il
monsignore in Vaticano non hanno percepito “la gravità della
situazione”, e “l’accumulo di crimini” che si nasconde dietro a vaccini
prodotti con feti abortiti. “Il primo crimine è l’omicidio, l’assassinio
del nascituro. Poi c’è l’estrazione delle cellule: è un crimine, è
orribile. E poi c’è il riciclaggio di queste parti del corpo. E poi c’è
la commercializzazione e via dicendo. E poi c’è la fabbricazione di
medicinali e la fabbricazione di vaccini”, ha spiegato il vescovo.
Dinanzi
a tutto ciò, secondo il vescovo, i cattolici non possono “far finta di
niente” e continuare a usare medicinali contaminati dagli aborti, solo
perché si pensa di essere “lontani dal male”, poiché “ciò non è vero. Si
entra in questa catena”. Il monsignore ha invitato i credenti, ogni
persona di buona volontà e le organizzazioni pro-vita. a protestare
vivamente e con voce unanime: “non saremo mai d’accordo, non ammetteremo
mai nelle nostre vite questi mali”.
Monsignor Schneider ha
citato l’esempio dei primi martiri cristiani che, piuttosto di servire
gli idoli, hanno avuto il coraggio di affrontare le persecuzioni e
chiede ai credenti di oggi lo stesso coraggio di protestare anche a
costo della “prigione” e della “morte”, piuttosto che ricevere benefici
per la salute derivanti dall’omicidio di bambini non nati.
Sulla stessa lunghezza d’onda di Monsignor Schneider si è espresso, nel video che segue, un parroco italiano.
Si
tratta di Don Giorgio Ghio. Nato a Roma nel 1964, dopo la maturità
classica ha dapprima effettuato studi linguistici, quindi quelli
filosofico-teologici di base, seguiti da studi musicali presso il
Pontificio Istituto di Musica Sacra. Ha conseguito il baccalaureato in
Teologia presso la Pontificia Università Lateranense nel 1993, la
licenza e il dottorato in Scienze Ecclesiastiche Orientali presso il
Pontificio Istituto Orientale rispettivamente nel 2008 e nel 2015.
Ordinato sacerdote nel 1995, ha esercitato il ministero in Italia e
all’estero.
Video Player
Un vescovo: "dopo il Covid esiste il pericolo di una forma di comunismo statale"
"Non
è stata ancora eseguita un'analisi obiettiva dell'origine di Covid-19.
Esistono varie opinioni sul fatto che questo virus sia stato prodotto o
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situazione oggettiva di un confinamento di quasi l'intera popolazione
del pianeta è unica e questa…19 Maggio 2020
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Altro vescovo sul Covid-19 e il Nuovo Ordine Mondiale23 Gennaio 2021
In "Ecclesia & dintorni"
Esclusivo. Il vescovo Schneider all'avv. Amato: "c'è necessità di un nuovo movimento pro-life"21 Aprile 2021
https://www.informazionecattolica.it/2021/03/04/covid-un-vescovo-e-un-parroco-mettono-in-guardia-dai-vaccini/?cli_action=1621023805.789
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https://www.renovatio21.com/vaccini-con-aborti-ultimo-passo-del-satanismo-parla-monsignor-schneider/
EPIDEMIE SPIRITO VACCINI 11 OTTOBRE 2020
Vaccini con aborti, «ultimo passo del Satanismo». Parla Monsignor Schneider
https://www.renovatio21.com/vaccini-con-aborti-ultimo-passo-del-satanismo-parla-monsignor-schneider/
Un
altro religioso cattolico si è espresso con chiarezza sul caso delle
linee cellulari provenienti da feto abortito contenute nei vaccini –
anche e soprattutto nei vaccini candidati come anti-COVID-19.
«Questo
è per me l’ultimo passo del satanismo: che Satana e il governo mondiale
– in definitiva il governo mondiale massonico – obbligheranno tutti,
anche la Chiesa, ad accettare l’aborto in questo modo. E quindi dobbiamo
resistere molto fortemente contro questo, se arriva».
«Il segno
esteriore della mascherina che tutta la popolazione deve indossare è
sproporzionato. È un segno esteriore che l’intera popolazione è
sottomessa, e che coloro che ci governano hanno ora nelle loro mani
l’intera popolazione, proprio come schiavi obbedienti»
Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana in Kazakistan, ha usato queste parole in una recente intervista in Francia con la testata pro-life canadese Lifesitenews.
Il vescovo tedesco-centrasiatico ha ha risposto con precisione a varie
domande sull’attuale crisi del COVID-19, che secondo il vescovo
Schneider ha portato il mondo in una «dittatura sanitaria».
Parlando
delle mascherine obbligatorie, il vescovo Schneider ha detto: «Il segno
esteriore della mascherina che tutta la popolazione deve indossare è
sproporzionato. È un segno esteriore che l’intera popolazione è
sottomessa, e che coloro che ci governano hanno ora nelle loro mani
l’intera popolazione, proprio come schiavi obbedienti e burattini.
Questo è molto pericoloso e dovrebbe destare profonda preoccupazione».
Schneider
ha detto a LiteSite di temere che la pandemia COVID-19 venga utilizzata
come un passo verso il «governo mondiale» attraverso il «controllo» in
una situazione che non ha esitato a confrontare con la sua esperienza da
ragazzo sotto il dominio sovietico. Ha sottolineato in particolare il
grado di ateismo raggiunto dalla preoccupazione esclusiva per le realtà
corporali.
«Questo è per me l’ultimo passo del satanismo: che
Satana e il governo mondiale – in definitiva il governo mondiale
massonico – obbligheranno tutti, anche la Chiesa, ad accettare l’aborto
in questo modo. E quindi dobbiamo resistere molto fortemente contro
questo, se arriva. Dobbiamo anche accettare di divenire martiri»
Per
il futuro, il vescovo Schneider sospetta che in qualche modo a tutti i
governi e a tutte le persone verrà chiesto di collaborare all’aborto
attraverso la somministrazione obbligatoria di vaccini utilizzando
cellule prelevate da bambini abortiti.
«Non sto affermando ora
che questo accadrà, ma è un mio sospetto: mi sembra realistico che
questo possa accadere. Questo è per me l’ultimo passo del satanismo: che
Satana e il governo mondiale – in definitiva il governo mondiale
massonico – obbligheranno tutti, anche la Chiesa, ad accettare l’aborto
in questo modo. E quindi dobbiamo resistere molto fortemente contro
questo, se arriva. Dobbiamo anche accettare di divenire martiri».
Immagine di Monegasque2 via Wikimedia pubblicata su licenza Attribution-ShareAlike 4.0 International (CC BY-SA 4.0)
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https://www.renovatio21.com/vaccini-con-aborti-ultimo-passo-del-satanismo-parla-monsignor-schneider/
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Lettera Aperta a Mons. Schneider su Vaccini e Medicina Etica.
19 Aprile 2021 Pubblicato da Marco Tosatti
Marco Tosatti
Carissimi
Stilumcuriali, offriamo alla vostra riflessione questa lettera aperta
indirizzata a Sua Eccellenza Athanasius Schneider, che può costituire il
germe di una nuova iniziativa a favore della difesa della vita e della
dignità della persona umana, di ogni essere umano. Buona lettura e
condivisione.
§§§
A Sua
Ecc.za Ill.ma e Rev.ma
Mons. Athanasius Schneider
Vescovo titolare di Celerina
Vescovo Ausiliare dell’Arcidiocesi di Maria Santissima in Astana
https://www.marcotosatti.com/2021/04/19/lettera-aperta-a-mons-schneider-su-vaccini-e-medicina-etica/
Eccellenza Rev.ma,
molti
in tutto il mondo hanno letto l’intervento di V.E. del 19 febbraio 2021
– Unmasking COVID-19: Vaccines, Mandates, and Global Salute – con
grande consolazione, riconoscendovi una voce di verità, rara e preziosa.
Anche
in Italia, associazioni e gruppi impegnati in favore del diritto alla
vita non sono rimasti indifferenti. Molti hanno trovato nell’appello di
V.E. ad un «nuovo movimento per la vita», che combatta «in modo chiaro e
inequivocabile, contro le medicine contaminate dall’aborto, contro
l’abuso di parti del corpo del nascituro», un potente stimolo a
ripensare l’azione, non abbandonando certo la meritoria battaglia sin
qui condotta nei decenni, ma anzi portandola a coerente completezza
nella nuova prospettiva d’una critica integrale relativa alla
legittimità etica e giuridica dell’uso di cellule embrionali e fetali
nell’ambito della sperimentazione e dell’industria farmaceutica,
cosmetica (e affini).
Questa nostra vuole essere appunto una risposta di adesione al suo appello del 19 febbraio.
La
difesa della vita umana innocente dal concepimento alla morte naturale
non può ammettere compromessi o eccezioni. O è intransigente ed
integrale, o non è! O è lucidamente e rigorosamente coerente, o non è!
Riconoscere
che l’essere umano è persona sin dal concepimento e mai cessa di
esserlo, qualunque ne sia lo stato clinico fisico-psichico in cui si
possa trovare sino alla morte naturale, implica necessariamente il dover
riconoscere come omicidio ogni soppressione della vita umana, senza
distinzione alcuna relativa all’età o alle condizioni, prenatali o
postnatali della vittima.
La soppressione della vita umana
innocente non solo è sempre gravemente illecita, sotto il profilo
morale, ma occorre che sia sempre giuridicamente riprovata. La condanna
penale dell’omicidio, qualunque sia l’età prenatale o postnatale della
vittima, è richiesta dalla giustizia, necessaria per ogni ordinamento.
Nessun
ordinamento giuridico positivo può esigere di essere riconosciuto come
legittimo contemplando la possibilità di sopprimere legalmente una
persona umana innocente. Ugualmente, nessun ordinamento giuridico
positivo può presumere legittimità prevedendo la possibilità legale di
reificare e strumentalizzare la vita umana innocente per finalità di
ricerca e/o di produzione (farmaceutica, cosmetica, alimentare).
Una
società che non solo tollera ma giunge a considerare normale l’uso
sistematico ed abituale di cellule derivate dall’uccisione di persone
umane innocenti di età prenatale per gli scopi più vari, risulta avere
smarrito ragione e giustizia, nonché capacità di giudizio etico.
Chi
difende il diritto alla vita, per non cadere in una contraddizione
esiziale, non può che essere inequivocabile nell’affermare l’assoluta
illiceità morale e giuridica di qualunque forma di aborto volontario
(chirurgico o chimico-farmacologico), come di ogni produzione e
crioconservazione di embrioni umani, di manipolazione e sfruttamento di
embrioni umani, di infanticidio, di eutanasia, di suicidio assistito. Ma
ciò non è ancora sufficiente!
È doveroso che i difensori della
vita umana, per non condannarsi all’incoerenza e/o all’irrilevanza,
prendano atto del fatto che la produzione, la reificazione e la
manipolazione degli embrioni umani, così come lo sfruttamento di cellule
fetali ricavate da persone umane di età prenatale, è oggi parte di un
enorme e globale sistema economico, tecnico ed industriale.
Condannare
l’aborto senza però condannare quell’enorme struttura tecno-produttiva
dell’uso reificante/strumentalizzante della vita umana in età prenatale,
se non ipocrisia, certamente è miopia intellettuale ed operativa.
La
battaglia in difesa della vita umana, oggi, non può che essere ANCHE
impegno contro quelle prassi e quelle strutture che degradano la vita
innocente a riserva di materiale biologico, utilizzabile nel campo della
sperimentazione e della produzione.
È una battaglia anzitutto
culturale. Si tratta di rifiutare nel modo più netto quella cultura del
desiderio che considera l’essere umano in età prenatale come disponibile
per qualsivoglia scopo, finanche per diventare materiale di consumo.
È un compito da condurre sotto tutti i versanti e nel modo più efficace, non ultimo il richiamare ogni uomo alla sollecitudine
nel
rifiutare QUALUNQUE prodotto (farmaceutico, cosmetico, alimentare) che
presenti anche il pur minimo legame con la soppressione della vita umana
innocente;
nel boicottare (ad esempio, rifiutandosi di esserne
clienti, azionisti, obbligazionisti, etc.) TUTTE quelle imprese che
nella propria attività produttiva o sperimentale facciano uso di cellule
embrionali e/o fetali.
Si tratta, poi, di agire sul piano
giurisprudenziale e legislativo, affinché sia legalmente riprovato e
penalmente sanzionato qualunque utilizzo di cellule embrionali e fetali
umane ricavate dalla soppressione della vita umana innocente e parimenti
sia legalmente inibito qualunque commercio di cellule e/o tessuti
umani.
Ciò, NON contro la medicina e la farmaceutica, ma
piuttosto per una produzione eticamente condotta dei farmaci e dei
cosmetici. Nessun vaccino, nessun farmaco, nessun cosmetico, nessun
alimento deve essere prodotto o sperimentato utilizzando cellule umane
embrionali e/o fetali, ricavate dall’uccisione di un innocente.
Qualunque utilizzo e qualunque commercio di tessuti e cellule
embrionali/fetali umane, ricavate dalla soppressione della vita
innocente, è moralmente inaccettabile e deve essere legalmente escluso.
Questo si palesa l’impegno integrale e coerente per le associazioni ed i gruppi che hanno a cuore la difesa della vita umana.
Pertanto ci impegniamo a dare continuità ideale ed attuazione generosa all’appello lanciato da V.E. il 19 febbraio 2021.
Chiediamo la sua benedizione;
Mirco Agerde – Movimento Mariano Regina dell’Amore
Gianfranco Amato – Giuristi per la Vita
Antonio Brandi – Associazione Pro Vita & Famiglia
Giorgio Celsi – Associazione Ora et labora in difesa della Vita
Francesco Fontana – Associazione Iustitia in Veritate
Giovanni Formicola – Opzione Benedetto
Massimo
Viglione – Confederazione dei Triarii
https://www.marcotosatti.com/2021/04/19/lettera-aperta-a-mons-schneider-su-vaccini-e-medicina-etica/
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Monsignor Schneider / Il sangue dei bambini non nati grida a Dio da vaccini e farmaci contaminati dall’aborto
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https://www.aldomariavalli.it/2021/03/28/monsignor-schneider-il-sangue-dei-bambini-non-nati-grida-a-dio-da-vaccini-e-farmaci-contaminati-dallaborto/
by Aldo Maria Valli
Cari
amici di Duc in altum, monsignor Athanasius Schneider, vescovo
ausiliare di Astana, nel Kazakistan, ha inviato al blog questo
contributo che volentieri vi propongo. L’articolo del vescovo Schneider
torna sulla controversa questione della liceità di farmaci e vaccini
realizzati mediante l’uso di linee cellulari provenienti da feti
abortiti volontariamente.
L’argomento è delicato e fonte di profonde
divisioni. Desidero precisare che il titolare di questo blog non è un
no-vax e non lo è mai stato. Preciso altresì che occuparsi della
questione non vuole essere un attacco strumentale a papa Francesco, dal
momento che il pontefice ha esortato alla vaccinazione contro il Covid
come dovere morale. Ritengo semplicemente che in una situazione come
l’attuale, nella quale la biotecnologia pone questioni sempre nuove nel
campo del transumanesimo e il problema del vaccino riguarda praticamente
l’intera popolazione del pianeta, affrontare certe questioni dal punto
di vista della morale cattolica sia doveroso.
A.M.V.
***
Vaccini contaminati dall’aborto e cultura della morte
di monsignor Athanasius Schneider*
Le
potenze mondiali anti-cristiane che promuovono la cultura della morte
perseguono l’obiettivo di imporre a tutta la popolazione mondiale la
partecipazione implicita, anche se distante e per così dire passiva,
all’aborto. Tale coinvolgimento remoto è di per sé un male a causa delle
circostanze storiche straordinarie in cui queste potenze mondiali
promuovono l’omicidio di bambini non nati e lo sfruttamento dei resti
dei loro corpi. Usando tali vaccini e farmaci, che utilizzano linee
cellulari provenienti da bambini abortiti, beneficiamo fisicamente dei
“frutti” o “benefici” di uno dei più grandi mali dell’umanità, vale a
dire il crudele genocidio dei nascituri. Perché se un bambino innocente
non fosse stato crudelmente assassinato, non avremmo questi concreti
farmaci o vaccini nel nostro corpo. Non dobbiamo essere così ingenui da
non vedere che dietro questi vaccini e farmaci non ci sono solo i nostri
benefici per la salute: c’è anche la promozione della cultura della
morte. Certamente, alcuni sostengono che anche se le persone non
prendessero questi vaccini, l’industria dell’aborto continuerebbe
comunque. Se smettessimo di prendere tali vaccini o farmaci, non
ridurremo il numero di aborti, ma non è di questo che si tratta qui. Il
problema è l’indebolimento morale della nostra resistenza al crimine
dell’aborto e al crimine della tratta, dello sfruttamento e della
commercializzazione delle parti del corpo dei bambini assassinati. L’uso
di tali farmaci e vaccini aggiungerà in qualche modo un sostegno
morale, anche se indiretto, a questa orribile situazione. Guardando la
risposta dalla Chiesa cattolica, gli abortisti e i responsabili della
ricerca biomedicale concluderanno che la gerarchia ha acconsentito a
questa situazione che comprende un’intera catena di crimini contro la
vita, e che giustamente può essere descritta come una “catena di morte”.
Abbiamo davvero bisogno di svegliarci per vedere i reali pericoli, le
conseguenze e le circostanze della situazione attuale.
Teorie giustificatrici per l’uso dei vaccini contaminati dall’aborto
I
documenti rilevanti della Santa Sede (del 2005, 2008 e 2020), che
trattano la questione dei vaccini derivati da linee cellulari
provenienti dall’assassinio di un bambino non nato, non sono decisioni
infallibili del Magistero. Gli argomenti nei documenti citati a favore
della liceità morale dell’uso di vaccini contaminati dall’aborto sono in
definitiva troppo astratti. Dobbiamo approfondire questo problema e non
attenerci in questo caso al positivismo e al formalismo giuridico di
teorie astratte della cooperazione con il male o del volontario
indiretto o del doppio effetto, o comunque si vogliano chiamare tali
teorie giustificatrici.
Dobbiamo andare più a fondo, alle radici,
e considerare la proporzionalità. Questa particolare catena di orribili
crimini – omicidio, rimozione di tessuti e parti del corpo dai bambini
assassinati, tratta e commercializzazione delle parti del loro corpo per
mezzo della produzione e del test di farmaci e vaccini – è
sproporzionata rispetto ad altri crimini come il profitto dal lavoro
degli schiavi, il pagamento delle tasse, eccetera. Persino esempi
storici più impressionanti, che talvolta sono addotti per giustificare
la liceità dell’uso dei vaccini contaminati dall’aborto, non sono
paragonabili a questo nostro caso. A causa della gravità della natura
dell’aborto e della crescente industria abortista e della ricerca
biomedicale che comprende la tratta e lo sfruttamento delle parti del
corpo dei bambini abortiti, il principio della cooperazione materiale o
altri simili teorie non possono essere applicati in questo caso. È anche
estremamente anti-pastorale e controproducente permettere l’uso dei
vaccini contaminati dall’aborto in questo momento storico. Le anime dei
bambini assassinati, delle cui parti del corpo ora la gente sta
beneficiando attraverso farmaci e vaccini, vivono e hanno un nome
davanti a Dio.
Quando qualcuno usa questo vaccino contaminato
dall’aborto, è direttamente e personalmente davanti alla siringa con il
vaccino. Se qualcuno paga le tasse, non è confrontato direttamente e
personalmente con l’atto di un aborto specifico. Lo Stato non ti sta
chiedendo specificamente di dare i tuoi soldi qui e ora per questo
specifico atto di aborto. Lo Stato spesso usa i nostri soldi contro la
nostra volontà. Quindi, l’uso di un tale vaccino contaminato dall’aborto
è un confronto e un incontro molto più personale con i crimini
mostruosi accumulati nella produzione di questo vaccino, rispetto al
pagamento delle tasse o al beneficio delle malefatte di altri. Se il
governo mi chiede direttamente e personalmente: “Prenderò i tuoi soldi
per questo specifico aborto”, devo rifiutare, anche se mi portano via la
casa e mi mettono in prigione.
Nei primi secoli, i cristiani
versavano le tasse al governo pagano sapendo che il governo avrebbe
usato alcune delle tasse per finanziare l’idolatria. Tuttavia, quando il
governo ha chiesto ai cristiani di partecipare individualmente e
personalmente al crimine di idolatria chiedendo loro di bruciare solo un
piccolo granello di incenso davanti alla statua di un idolo, hanno
rifiutato, anche a prezzo di diventare martiri, di essere assassinati
per aver rispettato il primo comandamento di Dio.
Il carattere straordinariamente grave e unico dei vaccini e dei farmaci contaminati dall’aborto
Come
possiamo essere e proclamare di essere contro l’aborto con la massima
determinazione quando accettiamo vaccini contaminati dall’aborto, quando
all’inizio di questi vaccini sta l’omicidio di un bambino? La logica e
il buon senso impongono di non accettare tali vaccini o farmaci. Se un
bambino non fosse stato ucciso, questi vaccini o farmaci contaminati –
anche in modo remotissimo – dall’aborto non sarebbero stati prodotti. Le
persone di buon senso lo vedono. Spesso, in tempi difficili, di grande
confusione, Dio usa i semplici e i piccoli che dicono la verità mentre
la maggioranza va con la corrente. Purtroppo, quando si tratta della
questione specifica dei vaccini e dei farmaci contaminati dall’aborto,
anche molte persone nella Chiesa e alcune organizzazioni cattoliche per
la difesa della vita stanno andando con la corrente. Sembra che molti
teologi, e anche la Santa Sede e la stragrande maggioranza dei vescovi,
stiano andando con la corrente e che rimanga solo una minoranza nella
Chiesa dei nostri giorni a dire: “Stop. Questo non va bene. Questo è un
pericolo!” Come cristiani dobbiamo dare un segno al mondo intero non
accettando questi vaccini e medicinali.
Si potrebbe chiedere ai
fautori della liceità morale dell’uso di vaccini o farmaci contaminati
dall’aborto: “Immagina di essere in una macchina del tempo e di vedere
il crudele assassinio di un bambino non ancora nato, lo smembramento del
suo corpo e la rimozione delle cellule dal suo corpo. Immagina di veder
mettere queste cellule nella provetta e passare attraverso i processi
di riciclaggio. E anche se ci fossero cento o mille processi chimici che
si sono conclusi con quel particolare vaccino o farmaco, potresti avere
un tale vaccino o farmaco nel tuo corpo con la coscienza pulita, avendo
presente tutti questi singoli orribili atti dinanzi ai tuoi occhi? È
difficile immaginare che porteresti questo vaccino nel tuo corpo, dal
momento che avresti sempre davanti agli occhi questo terribile scenario:
un bambino è stato smembrato, dalle cui parti del corpo ora traggo
beneficio fisico”.
Vaccini che usano le linee cellulari provenienti da feti abortiti solo per i test
Esiste
la distinzione tra la presenza diretta delle linee cellulari
provenienti dall’assassinio di un bambino non nato nel vaccino e il loro
uso per i test, e quest’ultimo è, ovviamente, oggettivamente meno
grave. Ma non possiamo accettare nemmeno l’uso di queste cellule o delle
linee cellulari solo per i test, poiché questo ci avvicina al crimine
di commercializzare parti del corpo di bambini uccisi. Anche in questo
caso c’è un accumulo di orribili crimini. Il primo terribile crimine è
l’uccisione di un bambino. Il secondo crimine è l’uso di queste linee
cellulari nei processi del laboratorio. Usare queste linee cellulari per
i test è un altro crimine. Non possiamo partecipare a questo accumulo
di crimini in nessun modo e non possiamo beneficiare dei loro
“sottoprodotti”.
L’obbligo di resistere
Immaginiamo la
possibilità che tutta l’umanità proibisca rigorosamente l’aborto in ogni
caso. Se così fosse, l’industria farmaceutica e medicale dovrebbe
cercare alternative, e Dio le darebbe, se osservassimo in modo più
coerente la sua legge, specialmente il quinto comandamento. Dio invece
ci punirà se usiamo vaccini e farmaci che sono stati prodotti o testati
dalle linee cellulari provenienti da bambini uccisi! Dobbiamo essere più
soprannaturali e più coerenti nella nostra decisione. Dobbiamo
resistere al mito che non ci siano alternative. Se accettiamo tali
vaccini, aiuteremo a diffondere il mito che non ci sono alternative.
Un’alternativa c’è! Tuttavia, le potenze mondiali anti-cristiane non
ammetteranno che esistano alternative e continueranno a favorire vaccini
e farmaci contaminati dall’aborto. Dobbiamo resistere. Anche se siamo
pochi, una minoranza di credenti, sacerdoti e vescovi, la verità
continuerà a prevalere. La storia un giorno dirà che anche alcuni bravi
cattolici cedettero, anche alti prelati responsabili della Santa Sede
furono deboli di fronte a una crescente industria biomedicale e
farmaceutica che usava linee cellulari provenienti dall’assassinio di
bambini non nati per produrre e testare vaccini e farmaci. La storia
dirà che tutti loro si lasciarono accecare da teorie astratte sulla
partecipazione materiale, dalla teoria del profitto tratto dalle azioni
malvagie degli altri, dalla teoria del volontario indiretto o del doppio
effetto, o comunque si voglia chiamare una tale teoria giustificatrice.
Dobbiamo
seguire la verità. Anche se perdessimo tutti i nostri amici, dovremmo
seguire la nostra coscienza, come hanno fatto san Tommaso Moro e san
Giovanni Fisher. È un segno degli ultimi tempi che anche bravi cattolici
siano confusi su questa materia importante. Possiamo pensare alle
parole di nostro Signore quando disse che anche gli eletti saranno
ingannati (cfr. Mt. 24, 24). Dopo un po’ di tempo Dio mostrerà alcune
conseguenze a queste persone che anche nella Chiesa stanno difendendo la
liceità dell’uso di vaccini macchiati dall’aborto. I loro occhi saranno
aperti perché la verità è così potente. Dobbiamo vivere per la verità e
per l’eternità.
Rimanere in silenzio, accettare la situazione
dell’uso già diffuso di parti del corpo di bambini assassinati per la
ricerca biomedicale e approvare questa ingiustizia con gli argomenti
della teoria astratta della “cooperazione materiale”, o comunque si
voglia chiamare una tale teoria giustificatrice, significa una cecità
spirituale e una grave omissione in un momento storico drammatico, in
cui i cristiani dovrebbero invece alzarsi in piedi e proclamare al mondo
intero: “Non accetteremo mai questa ingiustizia, anche se è già così
diffusa in medicina! Non è consentito trattare i nascituri, le vite
delle persone più deboli e indifese del mondo intero, in un modo così
degradante affinché i già nati possono trarne un temporaneo beneficio
per la salute”.
Ivan Karamazov nel famoso romanzo di Dostoevskij I
fratelli Karamazov pone la fatale domanda: “Supponi – chiede Ivan ad
Alesa – che fossi tu stesso a innalzar l’edificio del destino umano, con
la meta suprema di render felici gli uomini, di dar loro, alla fine, la
pace e la tranquillità: ma, per conseguire questo, si presentasse come
necessario e inevitabile far soffrire per lo meno solo una minuscola
creatura […] e sulle sue invendicate povere lacrime fondare codesto
edificio: consentiresti tu a esserne l’architetto a queste condizioni?
Parla senza mentire”.
Memorabili sono le parole con cui papa
Giovanni Paolo II ha condannato risolutamente ogni sperimentazione sugli
embrioni, dichiarando: “Nessuna circostanza, nessuna finalità, nessuna
legge al mondo potrà mai rendere lecito un atto che è intrinsecamente
illecito, perché contrario alla Legge di Dio, scritta nel cuore di ogni
uomo, riconoscibile dalla ragione stessa, e proclamata dalla Chiesa. La
valutazione morale dell’aborto è da applicare anche alle recenti forme
di intervento sugli embrioni umani che, pur mirando a scopi in sé
legittimi, ne comportano inevitabilmente l’uccisione. È il caso della
sperimentazione sugli embrioni, in crescente espansione nel campo della
ricerca biomedica e legalmente ammessa in alcuni Stati. Se «si devono
ritenere leciti gli interventi sull’embrione umano a patto che
rispettino la vita e l’integrità dell’embrione, non comportino per lui
rischi sproporzionati, ma siano finalizzati alla sua guarigione, al
miglioramento delle sue condizioni di salute o alla sua sopravvivenza
individuale», si deve invece affermare che l’uso degli embrioni o dei
feti umani come oggetto di sperimentazione costituisce un delitto nei
riguardi della loro dignità di esseri umani, che hanno diritto al
medesimo rispetto dovuto al bambino già nato e ad ogni persona. La
stessa condanna morale riguarda anche il procedimento che sfrutta gli
embrioni e i feti umani ancora vivi — talvolta «prodotti» appositamente
per questo scopo mediante la fecondazione in vitro — sia come «materiale
biologico» da utilizzare sia come fornitori di organi o di tessuti da
trapiantare per la cura di alcune malattie. In realtà, l’uccisione di
creature umane innocenti, seppure a vantaggio di altre, costituisce un
atto assolutamente inaccettabile” (Evangelium Vitae, 62-63).
Il
sangue dei bambini non nati assassinati grida a Dio dai farmaci e dai
vaccini che – non importa come – abusano i resti dei loro corpi.
Dobbiamo fare riparazione per questi crimini accumulati nella produzione
di farmaci e vaccini. Non dobbiamo solo chiedere perdono a Dio, che
scruta il cuore e i reni (cfr Ap 2, 23), ma anche chiedere perdono alle
anime di tutti i bambini non nati assassinati che hanno un nome davanti a
Dio. In particolare, dovremmo chiedere perdono alle anime di quei
bambini le cui parti del corpo sono utilizzate in modi così degradanti
per beneficio della salute dei vivi. È incomprensibile come
ecclesiastici e bravi cattolici, con l’aiuto di teorie astratte della
teologia morale, possano calmare le coscienze dei credenti e consentire
loro di usare tali farmaci e vaccini.
Il sangue dei bambini non
nati assassinati grida a Dio dai farmaci e i vaccini contaminati
dall’aborto! Che il Signore sia propizio verso di noi! Kyrie eleison!
*Vescovo ausiliare dell’arcidiocesi di Maria Santissima ad Astana
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che grida a Dio dai vaccini contaminati dall'aborto” è troppo assordante
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L'ASSOCIAZIONE “CROCIATA CATTOLICA” E' CONTRO I ...
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16
apr 2021 — Di recente Mons. Athanasius Schneider, Vescovo Ausiliare
dell'Arcidiocesi Maria. SS. di Astana (Kazakistan), ha affermato: “
Usando tali vaccini ...
Monsignor Schneider contro il Nuovo Ordine Mondiale. · Sfero
https://sfero.me › article › monsignor-schneider-contro-...
25
feb 2021 — ... le parole di Monsignor Athanasius Schneider, Vescovo
ausiliare di ... che stiamo vivendo e contro l'obbligo della mascherina e
dei vaccini.
Renovatio 21 - S.E. Mons. Athanasius Schneider, vescovo ...
https://www.facebook.com › Renovatio21 › posts › se-...
Athanasius
Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana ... il loro
nome: i vaccini contenenti cellule di feto abortito sono «la barbarie
del nuovo ...
Cinque vescovi contro i vaccini prodotti ... - Chiesa e post concilio
http://chiesaepostconcilio.blogspot.com › 2020/12 › cin...
14
dic 2020 — ... anche in riferimento all'attualità del vaccino
anti-COVID, un cardinale e quattro vescovi fra cui Mons. Athanasius
Schneider tuonano contro ...
Mons. Schneider risponde alla lettera delle associazioni pro ...
https://www.sabinopaciolla.com › mons-schneider-rispo...
21
apr 2021 — Cari amici, mons. Athanasius Schneider ha risposto alla
lettera aperta inviata da sette associazioni pro vita in tema di vaccini
e medicina etica.
Importante intervento di Mons. Schneider contro i vaccini ...
https://gloria.tv › post
24
feb 2021 — Vaccino: Mons. Schneider chiede un «nuovo movimento
pro-vita» contro i medicinali «contaminati dall'aborto» Un vescovo
cattolico chiede la ...
Mons. Athanasius Schneider Archivi - Corrispondenza romana
https://www.corrispondenzaromana.it › tag › mons-atha...
Athanasius
Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana, è stato
ospite della ... Presentiamo ai nostri lettori un'importante
dichiarazione di S.E. Mons. ... Intervento del filosofo Josef Seifert
sulla liceità della vaccinazione ...
La risposta di S.E. Mons. Athanasius Schneider – Il Nuovo ...
https://www.ilnuovoarengario.it › la-risposta-di-s-e-mo...
21
apr 2021 — Athanasius Schneider ha scritto alla lettera inviatagli dai
...
-alluso-di-linee-cellulari-di-feti-abortiti-per-produrre-vaccini-firma-anche-tu
5.300 ...
5 vescovi contro vaccino Moderna/ “Tessuto da feti abortiti ...
https://www.ilsussidiario.net › Cronaca
14
dic 2020 — Dichiarazione shock di 5 vescovi cattolici contro il vaccino
anti-Covid di ... Si tratta del vescovo ausiliare di Astana Athanasius
Schneider, il ... Mons. Paglia “aiutiamo anziani a rimanere a casa”/
“Stop monopolio Rsa su ...
===================
Il governo britannico ha pubblicato il 15 ° rapporto sulle reazioni avverse ai vaccini Covid
Il
rapporto del governo del Regno Unito ha raccolto i dati immessi fino al
5 maggio […] . A questo punto sono state somministrate circa 11,4
milioni di prime dosi del vaccino Pfizer / BioNTech e 23,3 milioni di
prime dosi del vaccino dell’Università di Oxford / AstraZeneca. C’erano
state anche circa 8,7 milioni di seconde dosi di Pfizer e 7,5 milioni di
seconde dosi di AstraZeneca somministrate entro questa data.
La
nostra prima analisi dei dati che vi abbiamo riportato all’inizio di
febbraio ha mostrato che c’erano state 49.472 reazioni avverse al
vaccino Pfizer e 21.032 reazioni avverse al vaccino di Oxford fino al 24
gennaio 2021, con un tasso di 1 in ogni 333 persone che ricevono il
vaccino e subiscono una grave reazione avversa.
Nell’arco di
quattordici settimane il numero di reazioni avverse segnalate al vaccino
Pfizer è aumentato a 159.219 a partire dal 5 maggio. Il vaccino di
Oxford è andato molto peggio, anche se con un sorprendente aumento del
2.858,24% nel numero di reazioni avverse segnalate tra il 24 gennaio e
il 5 maggio, ora ammontando a un totale di 622.176. Ciò significa che
l’attuale tasso di persone che soffrono di una grave reazione avversa
dopo aver ricevuto uno dei vaccini Covid sperimentali è pari a 1 su 166
persone.
Ma è importante ricordare che questo tasso tiene conto
solo delle reazioni avverse effettivamente segnalate, che si stima sia
compreso tra solo l’1% e il 10%, il che significa che il tasso effettivo
di reazioni avverse che si verificano è spaventosamente più alto.
Abbiamo esaminato le reazioni avverse segnalate e questo è ciò che abbiamo scoperto …
(Abbiamo
utilizzato i dati mostrati nella stampa di analisi del governo del
Regno Unito del vaccino Pfizer + Stampa di analisi del vaccino di Oxford
.)
Il numero totale di malattie del sangue segnalate come
reazioni avverse sia al vaccino Pfizer che a quello AstraZeneca è ora
pari a 10.704 al 5 maggio 2021. Ciò include disturbi come la
trombocitopenia, dove il tuo corpo ha un basso livello di piastrine nel
sangue. Le forme gravi di questo disturbo possono portare a
sanguinamento spontaneo dagli occhi, dalle gengive o dalla vescica e
possono provocare la morte. Che è esattamente quello che è successo nel
caso del vaccino Pfizer, con 76 casi di trombocitopenia segnalati che
finora hanno provocato 1 decesso.
Il vaccino AstraZeneca,
tuttavia, ha causato 4 decessi a causa di trombocitopenia, con 525 casi
segnalati allo Schema Cartellino Giallo MHRA a partire dal 5 maggio
2021.
Il numero totale di disturbi cardiaci segnalati come
reazioni avverse sia al vaccino Pfizer che a quello AstraZeneca è ora
pari a 8380 con un totale di 147 persone che muoiono purtroppo dopo aver
subito una reazione avversa di disturbo cardiaco a uno dei due vaccini.
Ciò include eventi gravi come l’arresto cardiaco di cui Pfizer ha
causato 58 volte fino ad ora, 21 di questi con conseguente morte.
Il
vaccino Oxford ha causato finora un arresto cardiaco a 117 persone, in
29 di queste ha provocato la morte. Ciò che è anche interessante notare
qui è la differenza nel numero di disturbi cardiaci che si verificano
tra i due vaccini. L’MHRA ci dice costantemente che non c’è motivo di
preoccuparsi poiché le reazioni avverse che si verificano sono in linea
con ciò che ci aspetteremmo di vedere nella popolazione generale.
Sono
state somministrate circa 20,1 milioni di dosi del vaccino Pfizer e
circa 30,8 milioni di dosi di AstraZeneca . Quindi c’ è il 50,1% in più
di AstraZeneca somministrati rispetto al Pfizer a partire dal 5 maggio
2021. Tuttavia ci sono stati 2.048 disturbi cardiaci a seguito del
vaccino Pfizer e 6.332 disturbi cardiaci a seguito di quello
AstraZeneca. Ciò rappresenta il 210% in più di disturbi cardiaci che si
verificano a causa del vaccino AstraZeneca rispetto al vaccino Pfizer.
Disturbi
dell’occhio, a causa di entrambi i tipi di vaccino Covid; ci sono stati
11.913 disturbi dell’occhio segnalati all’MHRA come reazioni avverse a
partire dal 5 maggio 2021. In tutto i non vedenti sono 33.
Ma il
vaccino di AstraZeneca va molto peggio , con 155 persone ora non
vedenti. Ma questo è un aumento del 369% rispetto al vaccino Pfizer, e
non suona normale a livello statistico. Lo stesso si può dire quando si
confronta il numero totale di disturbi agli occhi. Ci sono stati 2.554
disturbi agli occhi segnalati come reazioni avverse a Pfizer, ma ci sono
stati ben 9.359 segnalati come reazioni avverse ad AstraZeneca. Questa è
una differenza del 266%, non del 51% che è sicuramente quello che
dovrebbe essere se in linea con la norma.
Reazioni anafilattiche.
Una reazione anafilattica è una reazione grave e potenzialmente
pericolosa per la vita a un trigger. I sintomi dell’anafilassi includono
sensazione di svenimento, difficoltà a respirare, battito cardiaco
accelerato e ansia, e la condizione deve essere trattata in ospedale il
prima possibile. Finora il vaccino Pfizer ha provocato 253 reazioni
anafilattiche, provocando 1 morte non necessaria.
Ma il vaccino
di Oxford rappresenta 508 casi di reazione anafilattica, con un decesso a
partire dal 5 maggio 2021, secondo il rapporto del MHRA Yellow Card
Scheme.
Torniamo indietro all’ottavo rapporto rilasciato dal
governo del Regno Unito che copriva le reazioni avverse ai vaccini Covid
segnalate al MHRA Yellow Card Scheme fino al 14 marzo 2021. All’interno
di quel rapporto abbiamo scoperto che c’era stato un aumento del numero
di emorragie del sistema nervoso centrale e accidenti cerebrovascolari.
Tutti i diversi tipi di ictus – che si verificano a causa della rottura
di un’arteria o … coaguli di sangue.
Al 14 marzo abbiamo
scoperto che c’erano stati 10 casi di emorragia cerebrale con 3 decessi,
4 casi di infarto cerebrale con 1 decesso, 4 casi di ictus emorragico
con 1 decesso e 12 casi di ictus ischemico tra molti altri. Oltre a 85
incidenti cerebrovascolari che hanno provocato 7 morti. Tutti segnalati
come reazioni avverse al vaccino Oxford / AstraZeneca.
Ebbene,
solo sette settimane dopo, a partire dal 5 maggio i 10 casi di emorragia
cerebrale con 3 decessi sono aumentati a 110 casi di emorragia
cerebrale con 29 decessi. Si tratta di un aumento del 1.000% del numero
di casi in sole sette settimane e di un aumento dell’866,66% nelle morti
risultanti.
I 4 casi di infarto cerebrale con conseguente 1
decesso sono aumentati a 50 casi di infarto cerebrale con conseguente 3
decessi. Si tratta di un aumento del 1.150% dei casi in soli sette
giorni.
I 4 casi di ictus emorragico con conseguente 1 decesso
sono aumentati a 24 casi di ictus emorragico con conseguente 4 decessi.
Questo è un aumento del 500% nel numero di casi e un aumento del 300%
nel numero di morti risultanti.
I 12 casi di ictus ischemico con 0
decessi sono aumentati a 80 casi di ictus ischemico con conseguente 3
decessi. Si tratta di un aumento del 566,66% del numero di casi in soli
sette giorni.
Ma l’aumento più scioccante di tutti è nel numero
di incidenti cerebrovascolari. Gli 85 incidenti cerebrovascolari
segnalati che hanno provocato 7 decessi al 14 marzo 2021 sono arrivati a
650 casi in sole sette settimane e il numero di morti è più che
quadruplicato per un totale di 31. Si tratta di un aumento sorprendente.
Tanto
più scioccante perché i numeri che si verificano a causa del vaccino
Pfizer non sono neanche lontanamente vicini, eppure è stato
somministrato solo il 51% in più di vaccino AstraZeneca. Il numero di
incidenti cerebrovascolari al 14 marzo 2021 dovuti al vaccino Pfizer era
pari a 71, con 3 di questi che hanno provocato la morte.
Avanti
veloce di sette settimane fino al 5 maggio e quel numero è salito a 198,
un altro 127 di troppo, con i decessi che sono arrivati a 12. Tuttavia
il numero che si è verificato a causa del vaccino di Oxford è ancora del
228,28% in più rispetto a quello che si è avuto a causa del Pfizer. Se
questo fosse in linea con la norma, dovrebbe essere solo del 51%. Stiamo
assistendo a un problema estremamente serio.
Lo stesso andamento
può essere osservato anche nel numero di casi di paralisi segnalati
come reazioni avverse ai vaccini Covid. Con 43 casi segnalati dovuti al
vaccino Pfizer, ma ben 212 casi segnalati dovuti al vaccino AstraZeneca.
Questa è una differenza del 393%, non il 51% che dovremmo vedere.
Ci
sono state 159.219 reazioni avverse segnalate al vaccino Pfizer a
partire dal 5 maggio 2021, con 370 di queste che hanno purtroppo
provocato la morte.
Il 14 marzo sono state segnalate 294.820
reazioni avverse al vaccino AstraZeneca con 326 di queste che hanno
purtroppo provocato la morte. Anche sette settimane prima il numero di
eventi avversi supera in modo significativo il vaccino Pfizer del 5
maggio.
Ma velocemente avanti di sette settimane e ci sono stati
altri 430 decessi a causa del vaccino AstraZeneca con il totale che ora
si attesta a 756 al 5 maggio 2021. Ma il numero di reazioni avverse è
aumentato di 327.356, raggiungendo ora un totale di 622.176. Questo è il
290,76% in più di reazioni avverse che si verificano a causa del
vaccino Oxford rispetto al Pfizer quando dovrebbe essere solo del 51% se
fosse in linea con la norma statistica.
Il numero complessivo di
decessi dovuti a entrambi i vaccini è ora pari a 1.126. Ma ci sono
stati anche 2 decessi a causa del vaccino Moderna approvato di recente
in emergenza e 15 decessi in cui la marca del vaccino non è stata
specificata all’MHRA. Ciò significa che il numero complessivo di decessi
dovuti ai vaccini Covid al 5 maggio 2021 è pari a 1.143.
Nessuno
di questi vaccini si sta dimostrando sicuro, ma i dati mostrano
chiaramente che esiste un problema spaventoso con il vaccino AstraZeneca
e il suo lancio nel Regno Unito che deve essere interrotto
immediatamente”.
Il governo britannico ha pubblicato il 15 ° rapporto sulle reazioni avverse ai vaccini Covid (maurizioblondet.it)
https://www.maurizioblondet.it/il-governo-britannico-ha-pubblicato-il-15-rapporto-sulle-reazioni-avverse-ai-vaccini-covid/
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California, madre surrogata concepisce tre gemelli. L’acquirente: «Devi abortirne almeno uno»
https://www.tempi.it/california-madre-surrogata-concepisce-tre-gemelli-aborto/
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Il problema della "eticità"
Jorge
Mario Bergoglio è contrario all'aborto. Nel corso di questi quasi otto
anni di pontificato, papa Francesco non si è distinto per una
rivisitazione complessiva della negoziabilità dei valori
cristiano-cattolici. Nello specifico, il pontefice argentino ha spesso associato
le pratiche abortive all'utilizzo di "sicari". Rispetto ai toni pacati
preferiti da Joseph Ratzinger, Bergoglio ha optato per la consueta
condanna complessiva, con frasi apparse persino più dure. Come spiegare,
allora, l'apertura sulla somministrazione di questa tipologia di
vaccini? E cosa rispondere a quei cinque vescovi che hanno argomentato
anche così la loro ferma contrarietà: "Ora più che mai, i cattolici -
hanno messo nero su bianco i cinque presuli - non possono
categoricamente incoraggiare e promuovere il peccato dell’aborto,
nemmeno il minimo, accettando questi vaccini. Pertanto, come successori
degli apostoli e pastori responsabili della salvezza eterna delle anime,
riteniamo impossibile tacere e mantenere un atteggiamento ambiguo
riguardo al nostro dovere di resistere"?
Adesso Bergoglio regala il vaccino antinfluenzale a transessuali e clochard
Molto
di questa diatriba ruota attorno alla "eticità". Le argomentazioni
sollevate dai cinque presuli sono condite da critiche mosse alle
gerarchie ecclesiastiche. Il quintetto, che è composto pure dal vescovo
Athanasius Schneider e dal cardinale Janis Pujats, non le ha mandate a
dire: "Alcuni ecclesiastici dei nostri giorni - hanno continuato i
cinque - rassicurano i fedeli affermando che ricevere un vaccino
COVID-19 derivato dalle linee cellulari di un bambino abortito è
moralmente lecito se non è disponibile un’alternativa. Giustificano la
loro affermazione sulla base della "cooperazione materiale e remota" con
il male". Le giustificazioni fornite dal Vaticano, in sintesi,
sarebbero strumentali. E l'aborto non sarebbe ammissibile in ogni caso,
diretto o indiretto che sia. Nessuna deroga sarebbe concepibile. Anche
in questo caso è stata sollevata la problematica del "male", ma
attraverso modalità che sembrerebbero opporsi alla concezione propria
della Pontifica accademia per la vita
https://www.ilgiornale.it/news/cronache/cos-papa-ha-operato-svolta-sui-vaccini-anti-covid-1917411.html
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