presidente del parlamento

La teoria del gender è un'ideologia a sfondo utopistico basata sull'idea, già propria delle ideologie socio-comuniste e fallita miseramente, che l'eguaglianza costituisca la via maestra verso la realizzazione della felicità. Negare che l'umanità è divisa tra maschi e femmine è sembrato un modo per garantire la più totale e assoluta eguaglianza — e quindi possibilità di felicità — a tutti gli esseri umani. Nel caso della teoria del gender, all'aspetto negativo costituito dalla negazione della differenza sessuale, si accompagnava un aspetto positivo: la totale libertà di scelta individuale, mito fondante della società moderna, che può arrivare anche a cancellare quello che veniva considerato, fino a poco tempo fa, come un dato di costrizione naturale ineludibile. La teoria del gender comprende quindi un aspetto politico (la realizzazione dell'uguaglianza e la possibilità senza limiti di scelta individuale), un aspetto storico-sociale (la giustificazione a posteriori della fine del ruolo femminile nelle società occidentali) e un aspetto filosofico-antropologico più generale, cioè la definizione di essere umano e il rapporto fra questo e la natura. L'ideologia del gender è dunque una delle tante derive che ha preso l'utopia dell'uguaglianza. Scrive infatti Michael Walzer: «Alla radice, il significato dell'uguaglianza è negativo», mira a eliminare non tutte le differenze ma un insieme particolare di differenze, che varia secondo l'epoca e il luogo.
La trasformazione sociale in corso sta muovendosi verso la cancellazione di tutte le differenze — anche di quella, fondamentale in tutte le culture, fra donne e uomini — con un ritmo che si è fatto sempre più veloce dopo la diffusione degli anticoncezionali chimici, negli anni Sessanta. La separazione fra sessualità e riproduzione, infatti, ha permesso alle donne di adottare un comportamento sessuale di tipo maschile — che forse non si adatta alla natura femminile, e dunque probabilmente non contribuisce ad aumentare la felicità delle donne, anche se questo è un altro discorso — e quindi di svolgere dei ruoli maschili rimuovendo ogni ostacolo, e cioè abolendo anche la maternità.
La separazione fra sessualità e procreazione ha provocato una separazione fra procreazione e matrimonio, e quindi anche fra sessualità e matrimonio: possiamo cogliere qui le condizioni per l'affermarsi dei «diritti» al matrimonio e al figlio avanzati dai gruppi omosessuali, e strettamente collegati all'idea di gender, cioè alla negazione dell'identità sessuale «naturale».
Come il filosofo francese Marcel Gauchet ha messo in luce, queste trasformazioni hanno profonde conseguenze sul piano sociale: se la sessualità smette di essere un problema collettivo collegato al prolungamento del gruppo umano nel tempo, e diventa un affare privato ed espressione della propria individualità, ne discende ovviamente una crisi dell'istituto famigliare e un cambiamento nello statuto dell'omosessualità. Mentre una volta, infatti, era la famiglia che produceva il figlio come ovvia conseguenza dell'attività sessuale dei coniugi, oggi sempre più spesso è il figlio desiderato che crea la famiglia. E può essere considerata famiglia quella di chiunque desideri un figlio.
Circa cinquanta anni dopo che la de Beauvoir aveva scritto quella frase, la sua idea sembrava finalmente trionfare. Se le identità sessuali sono solo costruzioni culturali, è possibile decostruirle, ed è quello che si propongono di fare movimenti femministi e omosessuali.
La chiave della rivoluzione del gender è il linguaggio, come si deduce da qualche ordinamento giuridico, dove solo cambiando qualche termine — «genitore» invece di «madre» e «padre», «parentalità» invece di «famiglia» — si è riusciti a cancellare nei documenti la famiglia naturale. Con un'altra operazione artificiosa si sostituiscono «sesso» con «sessualità» e «sessuato» con «sessuale», per confermare che non conta la realtà, ma solo l'orientamento del desiderio. Come però ricorda lo studioso Xavier Lacroix, rimane invece indispensabile «riconoscere l'apporto che il carnale dà al simbolico e al relazionale»: capire cioè che l'ancoraggio fisico della paternità in un corpo maschile e della maternità in un corpo femminile costituisce un dato di fatto irriducibile e strutturante che deve essere recepito non solo come un limite, ma come una fonte di significato. Bisogna ammettere che al di là dello spermatozoo o dell'ovulo c'è qualcuno, mentre il concetto di omoparentalità elimina qualunque leggibilità carnale dell'origine. I diversi sistemi di parentela che esistono al mondo hanno variamente articolato il fisico e il culturale, ma li hanno sempre articolati, perché la sfida centrale della famiglia consiste proprio nel tenere insieme coniugalità e parentalità.
Si tratta quindi di una vera e propria sfida antropologica al fondamento culturale non solo della nostra società ma di tutte le società umane, come dimostra la critica avviata dai teorici del gender (per esempio, dalla filosofa americana Judith Butler) a Lévi-Strauss e a Freud, colpevoli di avere fondato i loro sistemi di pensiero sulla differenza sessuale fra donne e uomini. E la demonizzazione di ogni tipo di differenza non solo si basa su una utopia di uguaglianza proposta come via maestra verso la felicità — un'utopia che senza dubbio ha le sue origini proprio in quella socialista che ha mostrato le sue disastrose realizzazioni nel secolo appena trascorso — ma in questo caso si arriva a un esito estremo del pensiero decostruzionista, e cioè alla negazione dell'esistenza della natura stessa. Se ogni tipo di differenza, sancita da una definizione sociale, è letto come un sistema di potere, sulla scorta di Foucault, si può vedere in ogni superamento di paradigma un momento evolutivo di liberazione, secondo una nuova forma di darwinismo sociale. Le forme più diffuse e più facilmente vivibili di relazioni affettive e sessuali sono così considerate come quelle evolute, che quindi devono imporsi, mentre l'«eterocentrismo» viene considerato un momento della storia dello sviluppo umano ormai non più adatto e da superare.
L'ideologia del gender è stata recepita con entusiasmo soprattutto dalle organizzazioni internazionali, perché corrisponde alla politica di allargamento dei diritti individuali che è considerata il fondamento della libertà democratica: il problema del genere è stato al centro della battaglia politica nelle conferenze Onu del Cairo e di Pechino. È una storia poco conosciuta, cioè come — per esprimersi con le parole dell'Istituto di ricerca per l'avanzamento delle donne (Instraw) — «adottare una prospettiva di genere significa (...) distinguere tra quello che è naturale e biologico da quello che è costruito socialmente e culturalmente, e nel processo rinegoziare tra il naturale — e la sua relativa inflessibilità — e il sociale, e la sua relativa modificabilità». In sostanza, significa negare che le diversità fra donne e uomini siano naturali, e sostenere invece che sono costruite culturalmente, e quindi possono essere modificate a seconda del desiderio individuale. L'adozione di una «prospettiva di genere» è stata la linea ideologica adottata con forza da alcune delle principali agenzie dell'Onu e dalle Ong che si occupano di controllo demografico, con il sostegno della maggior parte delle femministe dei Paesi occidentali, ma con l'opposizione dei molti gruppi nati a difesa della maternità e della famiglia.
Da qui il termine gender (che è più elegante e neutro di «sesso») non solo è entrato nel nostro linguaggio, ma è usato addirittura nella denominazione di un filone di ricerca accademica — i Gender Studies — spesso però nell'inconsapevolezza del suo rivoluzionario significato ideologico-culturale. Eppure, come gli studi scientifici hanno dimostrato e continuano a dimostrare, parlare di identità maschile e di identità femminile ha senso innanzitutto proprio dal punto di vista biologico. Oltre che infondata, la teoria del gender sottintende una visione politica estremamente pericolosa, facendo credere che la differenza sia sinonimo di discriminazione. Eppure, il principio di uguaglianza non richiede affatto di fingere che tutti siano uguali: solo nella misura in cui l'esistenza della differenza venga effettivamente riconosciuta e considerata, si potrà realmente dare a tutti, allo stesso modo e in pari grado, piena dignità e uguali diritti.
Nulla di nuovo, sia chiaro: è da tempo che il diritto e la filosofia vanno ribadendo come l'autentico significato del principio di uguaglianza risieda non nel disconoscere le caratteristiche individuali, fingendo un'omogeneità che non esiste, ma, al contrario, stia proprio nel dare a tutti le stesse opportunità. Il laico Norberto Bobbio affermava che gli uomini non nascono uguali: è compito dello Stato metterli in condizione di divenirlo. Come ribadiscono, tra gli altri, la Chiesa cattolica e parte del femminismo, la vera uguaglianza si verifica non solo quando soggetti uguali vengono trattati in modo uguale, ma anche quando soggetti diversi vengono trattati in modo uguale. La parità tra i sessi non si ottiene certo facendo entrare le donne in una categoria astratta di individuo (categoria che, tra l'altro, non esiste, essendo tarata sul modello maschile), ma si raggiunge partendo dal presupposto che la società è composta da cittadini e da cittadine.
Una critica radicale dell'ideologia del gender intesa come teoria dell'uguaglianza si è sviluppata infatti all'interno del femminismo: da una parte, nel femminismo americano si è cominciato a individuare una diversa etica, maschile e femminile. Ma da altre intellettuali femministe l'esistenza di una differenza femminile viene negata anche quando questa differenza è proposta in senso positivo, come moralità superiore fondata sull'etica della cura, in contrapposizione alla differenza maschile della giustizia e dei diritti, come ha sostenuto la filosofa Carol Gilligan. Questa tesi, infatti, è stata sottoposta a una critica serrata da un'altra filosofa, Joan Tronto, che considera la predisposizione alla cura solo come una costruzione culturale. Traspare da questa disputa l'ansia di alcune femministe che, nel tentativo di porre fine alla condizione marginale delle donne nella società, preferiscono rinnegare la differenza femminile in cambio di una «neutralità» che sembra loro più rassicurante. Dimenticando — come scrive Sylvane Agacinscki — che «ciò che fonda la parità è l'universale dualità del genere umano», cioè proprio il porre «la differenza sessuale come differenza universale».
Questa linea critica è stata approfondita da Eva Feder Kittay ( La cura dell'amore, Vita e Pensiero, 2010). L'autrice parte da una delle domande chiave del femminismo: come mai le donne, anche quando hanno ottenuto uguali diritti, non ottengono una uguaglianza di fatto nella società? Perché l'uguaglianza si è dimostrata così irraggiungibile per le donne? Kittay risponde dicendo che l'uguaglianza è possibile solo per le donne che non hanno responsabilità di cura, e forse non è il tipo di uguaglianza che le donne desiderano. Secondo Kittay si può delineare una critica dell'ideale di uguaglianza che chiama «critica della dipendenza». Tale critica della dipendenza è una critica femminista dell'uguaglianza e sostiene che la concezione della società vista come associazione di eguali maschera o occulta ingiuste dipendenze, legate all'infanzia, alla vecchiaia, alla malattia e alla disabilità. È necessario quindi cercare di chiarire un'idea di uguaglianza tanto radicale da abbracciare la dipendenza, perché nessuna cultura estesa oltre una generazione può considerarsi al sicuro dalle esigenze della dipendenza. La Kittay afferma quindi che l'uguaglianza sarà sempre formale, o addirittura vacua, finché la prospettiva della differenza non sarà riconosciuta e incorporata nel tessuto della teoria e della pratica politica, anche se è ben consapevole della difficoltà di questo, perché l'incontro con la dipendenza è raramente ben accolto tra coloro che si nutrono di libertà ideologica, di autosufficienza e di uguaglianza. Con la creazione delle utopie di uguaglianza e di autonomia individuale, abbiamo costruito delle finzioni che ci danneggiano, perché fondate su un ideale che presuppone indipendenza, ben lontano dalla realtà. Le donne sanno ormai, sostiene Kittay, che la neutralità di genere non farà che perpetuare quelle differenze che sono già in gioco. Se, d'altra parte, mettiamo in evidenza la differenza, corriamo il rischio di ridurre le donne a mere vittime.
È nota la posizione della Chiesa rispetto a questo tema, ben chiarita dalla Lettera ai vescovi della Chiesa cattolica sulla collaborazione dell'Uomo e della Donna nella Chiesa e nel mondo dell'allora cardinale Ratzinger. È interessante però ritrovare elementi di questa polemica contro il gender anche in molte femministe laiche, che contribuiscono alla creazione di una opinione pubblica critica nei confronti dell'introduzione di questo termine nei testi pubblici e delle leggi che ne derivano. Ci sono inoltre delle contraddizioni interne alla società contemporanea che rendono difficile una vera applicazione della teoria del gender, contro cui si scontrano anche gli organismi internazionali. Come segnala Giulia Galeotti ( Gender Genere, Viverein, 2010), infatti, i nodi irrisolti sono almeno tre: in primo luogo oggi si assiste a un incremento di femminilità e mascolinità nelle donne e negli uomini occidentali, anche nel vestire prevalgono di meno i soggetti indistinti; in secondo luogo la scarsa presenza femminile in Parlamento. La volontà di dividere il potere fra uomini e donne può essere legittima solo se si ammette che il sesso non è un tratto sociale ma un tratto differenziato universale; infine la questione dell'aborto, in cui le legislazioni stabiliscono che solo la donna decide. Ma, se è così, allora le donne esistono!
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EPPURE OGGI, LA DIOCESI DI MILANO [[ LA CURIA SI SCUSA PER UNA LETTERA AI PROF, SUI GAY" ]] [[: è CHIARO LA IDEOLOGIA DEL GENDER: è UN COLPO MORTALE ALLA DEMOCRAZIA, E ALLA LIBERA CIRCOLAZIONE, DELLE IDEE: COME UN VILIPENDIO ALLA RESPONSABILITà EDUCATIVA E COSTITUZIONALE, DELLA COMPONENTE GENITORIALE! ]] SI è LASCIATA INTIMIDIRE: SU UN DOCUMENTO RISERVATO SEGRETO, CHE, NON AVEVA IL DIRITTO DI PUBBLICARE.. SECONDO ME, IL GIORNALE CHE, LO HA FATTO, DOVREBBE PAGARE MILIONI DI EURO PER DANNI MORALI E MATERIALI, ALLA CHIESA CATTOLICA! INFATTI, RENDERE PUBBLICO UN DOCUMENTO RISERVATO: è UN REATO!
Carità libera dalle logiche dell'etica laicista, Forte presa di posizione in apertura della plenaria di Cor Unum, 18 gennaio 2013
È assolutamente urgente e necessario far fronte alle logiche dell'etica laicista che, dopo essere stata imposta persino «con la violenza a culture e a popoli del mondo intero attraverso meccanismi politici, giuridici e culturali complessi», veicolando «una visione negativa e distruttiva dell'uomo e della donna», ora tenta di insinuarsi pericolosamente anche tra le maglie della carità della Chiesa.
È molto dura la condanna del cardinale Robert Sarah, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, nei confronti di quel subdolo modello di etica mondiale che, «pensato da certi organismi internazionali», finisce per condizionare pesantemente stili di vita di intere popolazioni. Lo strumento adottato, denuncia il porporato, è quello del presunto aiuto finanziario e tecnologico per lo sviluppo, sottoposto a precise condizioni da parte dei donatori. Caso tipico «quello legato alla mentalità contraccettiva occidentale — ha detto il cardinale inaugurando giovedì mattina, 17 gennaio, i lavori della plenaria del dicastero — e al disprezzo dell'uomo e della donna creati a immagine di Dio, che trovano oggi spazio in forme normative mondiali tipo quelle che si ritrovano nell'ideologia del gender di cui tanto si parla».
Lo stretto legame tra l'evangelizzazione, la fede e la carità, da una parte, e il confronto tra antropologia cristiana e nuova etica mondiale dall'altra, costituiscono argomenti verso cui il porporato ha sempre dimostrato particolare sensibilità, anche in virtù dell'esperienza maturata nella realtà africana.
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E per quanto riguarda forme ideologiche come la teoria del gender o l'equiparazione delle unioni gay al matrimonio uomo-donna, esse non hanno consenso nella stragrande maggioranza dei cattolici. Certo, tra i fedeli la dottrina è spesso poco conosciuta o poco praticata, ma ciò "non significa che sia messa in discussione". Ciò soprattutto, ha detto, "per quanto riguarda l'indissolubilità del matrimonio e la sua sacramentalità tra battezzati": quindi "non le questioni dottrinali, ma le questioni pratiche - inseparabili d'altro canto dalla verità della fede - sono in discussione in questo Sinodo, di natura squisitamente pastorale". E guardando a chi vive situazioni matrimoniali "difficili", Erdo ha detto che la Chiesa è una "casa paterna", in un'ottica misericordiosa che non cancelli, però, "verità e giustizia". "Una dimensione nuova della pastorale familiare odierna - ha osservato - consiste nel cogliere la realtà dei matrimoni civili e, fatte le debite differenze, anche delle convivenze". Insomma, la dottrina non dev'essere una "clava che giudica", ma "uno sguardo di misericordia sull'uomo", ha chiosato su questo Sinodo il segretario speciale, l'arcivescovo e teologo Bruno Forte.
http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/10/06/papa-al-sinodo-parlare-chiaro-senza-paura_297b7553-f6b8-4ba6-9084-053be7be92ea.html
Hello Lorenzo, if, I asked you please come in Pakistan what is your answer? Ciao Lorenzo, se ho chiesto per favore venite in Pakistan che cosa è la vostra risposta? [[ ANSWER ]] Obviously, I have designed, to come to Pakistan to make at least 70 million deaths! for I am the law of retaliation: Unius REI! ovviamente, io ho progettato, di venire in Pakistan, per fare, almeno, 70 milioni di morti! perché, io sono la legge del taglione: Unius REI! ظاہر ہے، میں پاکستان میں آنے کے لئے، ڈیزائن کیا ہے: بنانے کے لئے کم از کم: 70 ملین: کے: اموات! میں قانون ہوں:: کیوں، کے لئے ہے Unius REI: جوابی کارروائی کے!... من الواضح، لقد صممت، للقدوم إلى باكستان: جعل على الأقل: 70 مليون: من: وفيات! هو السبب، ل: أنا القانون: الانتقام: الخط الفاصل بتصفح! Açıkçası, ben Pakistan'a gelmek için, tasarladık: yapmak için en az: 70 milyon: of: Ölümlerin! Ben kanun benim: neden içindir unius REI: Misilleme!... Offensichtlich habe ich entworfen, nach Pakistan zu kommen: um mindestens: 70 Millionen: von: Todesfälle! Deshalb: Ich bin das Gesetz: der Vergeltung: unius REI! Obviamente, he diseñado, para venir a Pakistán: hacer al menos: 70 millones: de: muertes! Es por eso que, para: Yo soy la ley: a las represalias: Unius REI! Évidemment, je l'ai conçu, à venir au Pakistan: de faire au moins 70 millions d'euros: de: décès! est pourquoi, pour: Je suis la loi: des représailles: Unius REI! 明らかに、私はパキスタンに来て、設計している:作るために少なくとも:7000万:数:死亡!私は法律午前:なぜ、ためですUnius REI:報復! 很顯然,我已經設計,來巴基斯坦:使至少70萬:的:死亡!所以,對我是法:Unius REI:報復!
Obviously, I have designed, to come to Pakistan: to make at least: 70 million: of: deaths! is why, for: I am the law: of retaliation: Unius REI!
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"L'Ucraina ha rinunciato a riconquistare il Donbass", MA, "L'esercito ucraino si schiera al confine con il Donbass". Il presidente dell'autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk Alexander Zakharchenko ha segnalato il movimento di un gran numero di carri armati e mezzi ucraini verso i confini del Donbass, riferisce il portale di informazioni della Repubblica di Donetsk. "L'esercito ucraino ha schierato qui tutti i mezzi che ha," - ha dichiarato Zakharchenko. In precedenza il consigliere del ministero dell'Interno dell'Ucraina Zoryan Skyriyak aveva dichiarato che il ministero della Difesa aveva firmato un accordo per la fornitura di mezzi militari che sarebbero stati inviati nelle zone di guerra del Donbass. Secondo Skyriyak, l'importo complessivo dei contratti ammonta a circa 63 milioni di dollari.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Lesercito-ucraino-si-schiera-al-confine-con-il-Donbass-1971/
Kiev non riprenderà con la forza il controllo del Donbass, ma al contrario cercherà soluzioni politiche a questo problema, ha dichiarato il ministro degli Esteri dell'Ucraina Pavlo Klimkin ai giornalisti tedeschi.
Klimkin ha inoltre assicurato che il governo ucraino intende rispettare il cessate il fuoco nel sud-est del Paese.
Allo stesso tempo ha sottolineato che il grado di preparazione alla guerra dell'esercito ucraino è recentemente aumentato in modo significativo e le forze armate "saranno in grado di respingere eventuali attacchi da parte dei separatisti".
Inoltre il ministro degli Esteri non ha escluso che a breve l'Ucraina possa ancora avere bisogno degli aiuti finanziari da parte dell'Occidente.
 http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/LUcraina-ha-rinunciato-a-riconquistare-il-Donbass-5359/
L'Olanda smentisce rilevamento velivolo militare russo nel suo spazio aereo.
Il ministero della Difesa olandese ha smentito il proprio comunicato riguardante l'intercettazione di un aereo russo che avrebbero violato lo spazio aereo nazionale e sarebbe stato rilevato da caccia olandesi.
Il ministero ha inoltre aggiunto che il velivolo russo non ha violato lo spazio aereo di Estonia e Lituania.
In precedenza era stato riferito che 2 caccia olandesi "F-16" erano stati fatti decollare per seguire l'aereo russo "IL-76".
Il ministero della Difesa russo aveva dichiarato che l'aereo effettuava un volo pianificato da Pskov verso la regione di Kaliningrad (ovest della Russia) su una rotta determinata attraverso le acque neutrali del Mar Baltico in stretta conformità con le norme internazionali sull'utilizzo dello spazio aereo.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/LOlanda-smentisce-rilevamento-aereo-militare-russo-nel-suo-spazio-aereo-5952/
Il G20 e' ancora un formato "richiesto", "utile" per discutere insieme i problemi globali e bilaterali, ma spesso alcuni player globali non rispettano le decisioni se contrastano con i loro interessi come per la riforma del Fmi "bloccata" dal congresso Usa. "Stop totale. Il solo fatto che il congresso Usa abbia rifiutato di approvare questa legge indica che sono gli Usa ad abbandonare il contesto generale per risolvere i problemi che ha di fronte la comunità internazionale", ha detto in una intervista alla Tass.
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/11/14/g20-putin-formato-utile-ma-usa-inadempienti_632c79fd-e3c3-4e8b-89f7-5c22ff65343f.html
maledetta LEGA ARABA, SHARIAH NAZI, ONU USA UE: TUTTI I FIGLI DEL DEMONIO ROTHSCHILD! NON DENUNCIARE LA SHARIAH? EQUIVALE, A CONDANNARE A MORTE TUTTO IL GENERE UMANO! ECCO PERCHé ISRAELE NON HA STRUMENTI IDONEI PER POTERSI DIFENDERE SUL PIANO POLITICO, MEDIATICO E CULTURALE.. PERCHé, GLI EBREI MASSONI: DEMO, PLUTO GIUDAICO MASSONE: I FARISEI: I PADRONI DEL MONDO, GLI VOGLIONO MALE! POVERO ISRAELE! ISIS si allea con Al Qaeda in Siria. Lo Stato Islamico (ISIS) rischia di diventare la più grande organizzazione terroristica del mondo dopo l'alleanza con Al Qaeda. In Siria i leader delle 2 organizzazioni hanno sancito un'alleanza temporanea. Le parti hanno deciso di porre fine alle loro ostilità ed hanno trovato un accordo per lottare insieme contro i loro nemici comuni.
I fondamentalisti intendono emettere una propria moneta, il dinaro, e iniziare a coniare monete di oro e argento. Questi piani si basano sui proventi del petrolio: le entrate giornaliere ammontano da 2 a 5 milioni di dollari, rendendo di fatto ISIS il gruppo terrorista più potente e ricco del mondo. In confronto Al Qaeda sembra "povera" con solo 150 milioni di dollari di fatturato annuo.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/ISIS-si-allea-con-Al-Qaeda-in-Siria-4735/

Lina P Meniaikina · Top Commentator
repost.La Libia, l'Iraq e la Siria erano una volta paesi laici estranei al fondamentalismo islamico e in pace. Un bel giorno arrivarono gli Usa, vi portarono la guerra e con essa il fondamentalismo islamico. Però ora finalmente secondo repubblica.it, Obama fa' autocritica. E tutti ci immaginiamo che abbia detto che ritira i suoi militari e che d'ora in avanti li terrà a casa propria anzichè mandarli in giro per il mondo a fare danni. E invece ecco qual'è l'autocritica dell'imperatore, o almeno così definita da repubblica: l'Isis non si può vincere senza rimuovere il presidente siriano. Intanto il senatore Usa McCain continua ad incontrare i capoccia dell'Isis. Le chiese cristiane una volta libere di questi paesi sono ora sotto tiro dei fondamentalisti islamici. Non si sa se essere più indignati per la dichiarazione dell'imperatore che non dice nulla di nuovo, o per il titolo di repubblica. Se qualcuno si chiedesse che interesse muove gli Usa ad allearsi col fondamentalismo islamico, bisogna sapere che esso torna molto utile nella guerra alla Russia, abitata da una consistente minoranza islamica, in particolare nel caucaso. Far attecchire lì il fondamentalismo islamico significherebbe far implodere la Russia dal suo interno. Si veda la Cecenia negli anni '90. La Russia è il primo obiettivo del fondamentalismo islamico ed è il vero bastione contro lo stesso fondamentalismo. Si sveglino i popoli europei.
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EIH OBAMA CALIFFO NWO IMF, GENDER GMOS: COME MAI, A QUESTI ISLAMICI TU NON METTI L'EMBARGO, E LORO POSSONO VENDERE TUTTO IL PETROLIO TRANQUILLAMENTE ALLA TURCHIA? COME? LA ARABIA SAUDITA NON VUOLE? OK! ABBIAMO CAPITO TUTTO! Lo Stato Islamico (ISIS) rischia di diventare la più grande organizzazione terroristica del mondo dopo l'alleanza con Al Qaeda.
In Siria i leader delle 2 organizzazioni hanno sancito un'alleanza temporanea. Le parti hanno deciso di porre fine alle loro ostilità ed hanno trovato un accordo per lottare insieme contro i loro nemici comuni.
I fondamentalisti intendono emettere una propria moneta, il dinaro, e iniziare a coniare monete di oro e argento. Questi piani si basano sui proventi del petrolio: le entrate giornaliere ammontano da 2 a 5 milioni di dollari, rendendo di fatto ISIS il gruppo terrorista più potente e ricco del mondo. In confronto Al Qaeda sembra "povera" con solo 150 milioni di dollari di fatturato annuo.
 http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/ISIS-si-allea-con-Al-Qaeda-in-Siria-4735/
Impossibile contattare il server [[ GRAZIE CIA DATAGATE NAZI MERKEL MOGHERINI: LA BAMBLA DI PEZZA, BILDENBERG ]] Firefox non riesce a contattare il server italian.ruvr.ru. ]] http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/europa/2014/11/14/anche-cellulari-comuni-spiati-negli-usa_abc30dc3-1ad2-43a4-b2a5-63e724fdbecb.html
Lettera di denuncia all'UNESCO per le violazioni dei diritti dei giornalisti di Rossiya Segodnya.
La lettera dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya contiene una serie di fatti palesi di violazioni dei diritti, della libertà di espressione e del diritto inalienabile alla vita, subiti dai propri giornalisti in Ucraina e in UE.
La segreteria del direttore generale dell'UNESCO Irina Bokova ha confermato oggi il ricevimento della lettera con la richiesta di valutare i casi di gravi violazioni dei diritti dei giornalisti dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya in Ucraina e nell'Unione Europea.
Il documento contiene una serie di fatti palesi di violazioni dei diritti, della libertà di espressione e del diritto inalienabile alla vita subiti dai giornalisti russi in Ucraina e in UE. Lo scorso 6 agosto mentre svolgeva regolarmente il suo lavoro, il fotoreporter dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya Andrey Stenin è rimasto ucciso. Ai giornalisti russi inoltre è stato ripetutamente negato l'ingresso in Ucraina, con motivazioni pretestuose, come la mancanza di mezzi finanziari adeguati o "l'impossibilità di provare lo scopo del soggiorno" nel Paese, nonostante in tutti i casi i corrispondenti disponessero dei soldi e dei documenti necessari.
Inoltre la Lituania e la Polonia hanno rifiutato senza fornire spiegazioni l'estensione dell'accreditamento ai giornalisti di Rossiya Segodnya. Varsavia ha annunciato l'intenzione di ritirare il permesso di soggiorno nel Paese al giornalista freelance dell'agenzia russa Leonid Sviridov. Il direttore generale dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya Dmitry Kiselev è stato senza motivo aggiunto alla "black list" contenente l'elenco delle persone a cui è vietato l'ingresso nel territorio della UE.
In precedenza la Bokova aveva dichiarato che le minacce ai rappresentanti della stampa tuttora sono esistenti e l'impunità che accompagna coloro che insidiano la vita dei giornalisti, fa sì che la paura della repressione provochi autocensura, privando la società di fonti di informazione. La Bokova ha invitato tutti i governi ad assicurare indagini rapide e scrupolose sulle uccisioni dei giornalisti.
Dall'inizio dell'operazione militare nel Donbass condotta dalle forze di sicurezza ucraine, sono rimasti uccisi 4 giornalisti russi: il fotoreporter dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya Andrey Stenin, gli inviati di VGTRK Igor Kornelyuk e Anton Voloshin e il cameraman di Pervy Kanal Anatoly Klyan. Oltre ai 4 giornalisti russi, in Ucraina sono morti un rappresentante italiano e uno ucraino della stampa.
L'inviata dell'OSCE per la libertà dei media Dunja Mijatovic aveva dichiarato che gli attacchi frequenti contro i giornalisti in Ucraina dimostrano che gli sforzi per garantire la sicurezza della stampa non sono sufficientemente efficaci. Ha inoltre ripetutamente sottolineato che il rapimento e le aggressioni dei giornalisti durante il conflitto nella parte orientale dell'Ucraina dovevano finire. La missione di monitoraggio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha inoltre invitato le autorità di Kiev ad interrompere la pratica degli arresti illegali di giornalisti che si occupano della guerra nel Paese. Secondo la missione, contro i giornalisti russi e stranieri arrestati veniva usata violenza.
Le organizzazioni internazionali della stampa e a difesa dei diritti umani, come Human Rights Watch, Amnesty Internationale l'Associazione europea dei giornalisti, hanno condannato le uccisioni e le violazioni dei diritti e delle libertà dei giornalisti russi in Ucraina. Inoltre fanno notare che le autorità ucraine sono obbligate a garantire la sicurezza dei giornalisti e devono consentire loro di svolgere le loro attività professionali senza censura per dare informazioni sui fatti che avvengono nelle zone del conflitto.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Lettera-di-denuncia-allUNESCO-per-le-violazioni-dei-diritti-dei-giornalisti-di-Rossiya-Segodnya-7982/
Marco Zoi · Top Commentator · Cortona
sull'aereo abbattuto la verità e tenuta nascosta molto silenzio prove satellitare cancellate e rottami fatti sparire, scatole nere sequestrate e nulla reso pubblico... aprite gli occhi! dormiglioni creduloni... la verità non ve la dicono questi giornali delle banche
Rispondi · Mi piace · Modificato · 11 novembre alle ore 1.23
Lorenzo Scarola · Teologico dell'Italia Meridionale
Giuseppe D'Urso https://www.facebook.com/giuseppe.durso.940 nessuno ha dei dubbi, su, chi ha mitragliato: L'aereo del volo MH17 della Malesia Airline abbattuto: dai caccia di Kiev, che gli erano vicini! ]
Egidio Cavallini · Top Commentator · Verona
Daniele Serra L'MH17 non si è scontrato, è stato abbattuto. e il fatto che a tanti mesi di distanza non esista ancora una conclusione delle indagini, la dice lunga sul fatto che con molta probabilità a farlo sia stato un caccia ucraino. se noti vi è un crescendo di non notizie allarmistiche riguardanti la russia: avvistati aerei.... rischiata una collisione, movimenti di truppe... ecc. ecc. poi vai a vedere nel preciso e scopri il nulla. le truppe erano in territorio russo dove hanno il sacrosanto diritto di muoversi, gli aerei andavano per i fatti loro e nessun reale rischio di collisione. non so come la vede lei ma io propendo per una campagna mediatica per giustificare future scelte militari in europa o per forzare la mano ad alcuni paesi ad entrare nella nato.
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QUESTA MAFIA MERKEL MASSONICA FARISEI BILDENBERG, è TUTTO UN CRIMINE, ED è TUTTA UNA PREOCCUPAZIONE!
Mosca preoccupata dalla lentezza delle indagini sul Boeing malese.
Oggi in una conversazione telefonica con il segretario di Stato americano John Kerry, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha espresso seria preoccupazione per i ritardi e la lentezza delle indagini dello schianto del Boeing malese nella regione di Donetsk, nel sud-est dell'Ucraina, così come per le violazioni delle norme dell'ICAO (Aviazione Internazionale Civile) e della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite №2166, hanno riferito al dicastero della diplomazia russa.
La risoluzione №2166 richiede la cessazione di tutte le ostilità nei pressi del luogo dello schianto.
Inoltre nel corso della conversazione, Lavrov e Kerry hanno chiesto una rapida ripresa dei lavori del gruppo di contatto sull'Ucraina, si legge nel comunicato.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Mosca-preoccupata-dalla-lentezza-delle-indagini-sul-Boeing-malese-7380/

Bruxelles pronta a collaborare con il nuovo governo dell'Ucraina.
Durante la sua visita odierna a Kiev, il vicepresidente della Commissione Europea Maroš Šefčovič ha comunicato al capo di Stato ucraino Petr Poroshenko la disponibilità dell'Europa ad avviare nel più breve tempo possibile la cooperazione con il futuro governo dell'Ucraina, così come ha assicurato in futuro totale collaborazione in materia di integrazione all'interno della Comunità europea sull'energia.
Le elezioni parlamentari anticipate si sono svolte in Ucraina il 26 ottobre scorso.
Proprio oggi il primo ministro Yatsenyuk ha discusso ulteriormente con Šefčovič il lavoro comune per diversificare le fonti di approvvigionamento energetico dell'Ucraina.
Http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Bruxelles-pronta-a-collaborare-con-il-nuovo-governo-dellUcraina-3975/
Politologo russo espulso dalla Lettonia. Le autorità lettoni hanno espulso Konstantin Simonov, politologo russo e direttore generale del Fondo Nazionale di Sicurezza Energetica della Russia.
A Riga Simonov era arrivato con il visto di Schengen rilasciato dalla Francia per partecipare alla discussione "Guerra del gas. Esiste un'alternativa?". Durante il giorno aveva concesso un paio di interviste, tuttavia è stato in seguito avvicinato dai rappresentanti del servizio di immigrazione della Lettonia che lo hanno invitato a fare le valigie.
Il motivo è stata la decisione di includere Simonov nella lista delle persone a cui viene negato l'ingresso in Lettonia. Questa decisione è stata presa dal ministero degli Interni lettone.
 http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Politologo-russo-espulso-dalla-Lettonia-4739/
UNESCO riceve lettera con segnalazioni di violazioni di diritti giornalisti di Rossiya Segodnya
Foto d'archivio: direttore generale di "Rossiya Segodnya" Dmitry Kiselev Foto d'archivio: direttore generale di "Rossiya Segodnya" Dmitry Kiselev. Oggi l'UNESCO ha confermato il ricevimento della lettera con la richiesta di prendere in considerazione i casi di palesi violazioni in Ucraina e nell'Unione Europea dei diritti dei giornalisti dell'agenzia russa di stampa internazionale Rossiya Segodnya.
Lo scorso 6 agoSto in Ucraina orientale venne ucciso il fotoreporter di Rossiya Segodnya Andrey Stenin. Inoltre ai giornalisti russi in più di un'accasione è stato negato l'ingresso in Ucraina.
Analogamente la Lituania e la Polonia hanno rifiutato ai corrispondenti di Rossiya Segodnya di rinnovare l'accreditamento. Varsavia ha annunciato di voler ritirare il permesso di soggiorno nel Paese al giornalista freelance dell'agenzia russa Leonid Sviridov. Il direttore generale di Rossiya Segodnya Dmitry Kiselev è stato senza motivo aggiunto alla "black list" contenente l'elenco delle persone a cui è vietato l'ingresso nel territorio della UE.
http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/UNESCO-riceve-lettera-con-segnalazioni-di-violazioni-di-diritti-giornalisti-di-Rossiya-Segodnya-1976/
MOSCA, 14 NOV - "Le sanzioni alla Russia? Inutili e dannose". "Putin? Un uomo che ha cambiato in meglio il Paese, poi se vuoi mantenere il potere ogni tanto devi usare il pugno di ferro in un guanto di velluto". Albano Carrisi non esita a difendere il leader del Cremlino dopo lo show di ieri a Mosca, dove dopo un anno è tornato ad esibirsi con l'ex moglie Romina Power in un concerto "retro'", insieme a Pupo, Umberto Tozzi, Riccardo Fogli e i Matia Bazar.
 "Io sono stato in Urss, la Russia di oggi è diversissima, il cambiamento si vede. Putin poi ha bloccato la guerra in Siria dopo che il buon Obama voleva farla", ha osservato con la stampa italiana il cantante, che ha già incontrato personalmente due volte il presidente russo. Quanto alle sanzioni contro Mosca per il suo ruolo nella crisi ucraina, Al Bano le ritiene "inutili e dannose": "non bisogna darsi la zappa sui piedi, altrimenti se ne vanno via le dita. Bisogna capire l'anima del popolo russo, che ha un amore stupendo per l'Italia". (ANSA). http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2014/11/14/ucraina-al-bano-sanzioni-dannose.-e-difende-putin_7ac884b1-8d1a-4fa9-b992-07c537616a34.html
SOLTANTO LA CRIMINALIZZAZIONE MONDIALE DELLA SHARIAH, PUò SALVARE L'ISLAM, DALLA ESTINZIONE! E LIBERARE LA LEGA ARABA, DAL CRIMINE DI IMPERIALISMO ISLAMICO..
Nigeria: Boko Haram conquistano Chibok. La città nel nord-est dove sono state rapite le liceali. Abubakar Muhammad Shekau, presunto leader di Boko Haram, 04 novembre 2014. I terroristi islamici di Boko Haram hanno conquistato la città di Chibok, nel nord-est della Nigeria, dove lo scorso 14 aprile il gruppo integralista aveva rapito oltre 200 liceali. A dare la notizia alla France Presse della conquista della città sono stati il padre di una delle studentesse rapite e il senatore nigeriano Ali Ndume.
In seguito all'assalto alla città di Chibok, tutte le torri di telecomunicazione sono state distrutte e gli abitanti sono fuggiti nella foresta. La notizia è stata data dagli stessi residenti al senatore Ndume. http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/africa/2014/11/14/nigeria-boko-haram-conquistano-chibok_57d74a53-0979-4fb8-a591-296465e23adf.html

Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 2
Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 2
Nella politica dell'Occidente, la famiglia tradizionale non è più una priorità. I valori cristiani sono passati di moda per lasciare il passo al laicismo di Stato. Siamo di fronte a una società che vede la famiglia tradizionale sgretolarsi passo dopo passo sotto il peso della crisi economica, della mancanza di punti di riferimento pubblici e privati, del progresso scientifico, eppure non muove un dito per sostenere le proprie origini.
Nuove sanzioni all'orizzonte, altri danni in arrivo
Nuove sanzioni all'orizzonte, altri danni in arrivo
Che danni recano all'economia italiana le sanzioni antirusse? Le sanzioni economiche hanno mai funzionato per risolvere dei conflitti? La settimana prossima, come annunciato da Federica Mogherini, arriveranno nuove sanzioni contro la Russia. "La Voce della Russia" cerca di comprendere perché l'Unione Europea, l'Italia compresa, continua a prendere misure dannose anche per la propria economia.
L'ISIS introdurrà una propria moneta nelle zone controllate?
L'ISIS introdurrà una propria moneta nelle zone controllate?
Questa settimana su Internet e su alcuni media occidentali si vociferava che l'organizzazione terroristica "ISIS", che controlla ampie zone in Siria e Iraq, vuole emettere una propria moneta, il "dinaro". L'informazione è apparsa sulle reti sociali, citando come fonte le dichiarazioni dei leader religiosi rilasciate nelle moschee di Mosul e Ninive. Qual è la probabilità che l'ISIS possa essere in grado di battere una propria moneta? A cosa può portare questo passo dell'ISIS?
Iran e "Sestetto". È più facile introdurre che eliminare le sanzioni
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Il principale tema che resta in sospeso, in merito alla questione del nucleare iraniana, è l'ordine di revoca delle sanzioni. L'Iran vuole la revoca nel giorno della sottoscrizione dell'accordo, ma le parti considerano irrealistica questa possibilità. Meno di due settimane mancano al 24 novembre, data concordata per cessare un conflitto politico e diplomatico lungo due decenni sul programma nucleare iraniano.
Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 1
Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 1
Nell'agenda politica dell'Occidente, la famiglia tradizionale non è più una priorità. L'Occidente si impegna in crociate assurde, come ad esempio quella contro i termini "mamma" e "papà": certi governanti vorrebbero cancellare a livello amministrativo queste parole ormai desuete, per lasciare invece spazio ai modernissimi "genitore 1" e "genitore 2". Poi c'è il tentativo di diffondere già dalle scuole elementari materiale sull'educazione sessuale, informato al principio gender bender, cioè stimolando i bambini verso le persone che trasgrediscono al comportamento previsto dal ruolo del proprio genere sessuale. 1
La Mogherini ordina un'indagine sulla corruzione nella missione in Kosovo
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Stando alle notizie dei media europei, l'Alto rappresentante dell'Ue per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Federica Mogherini, ha nominato un esperto indipendente per la verifica degli episodi di corruzione nella missione giuridico-poliziesca dell'Ue nel Kosovo (EULEX).
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Finlandia in ginocchio per le sanzioni UE contro la Russia
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I negozi finlandesi rimangono senza clienti e si trovano ad affrontare gravi perdite per la mancanza di compratori russi a seguito delle sanzioni dell'Unione Europea e per il tasso di cambio sfavorevole, ha riferito il portale di notizie tedesco Tagesschau. 3
Crimea: la vita a Sebastopoli vista da un italiano
"Noto che nella tv italiana tante cose vengono nascoste, non dette. Dicono tante bugie sulla Crimea e sulla città federale di Sebastopoli". È un passaggio della lettera inviataci da un nostro lettore. Se da una parte, come ci riferisce Alex, "la gente è felice di essere tornata a casa", dall'altra la penisola sta vivendo un difficile periodo di transizione. Come si vive quindi in Crimea dopo il referendum sull'autodeterminazione che si è tenuto il 16 marzo?
L'abbraccio mortale dell'Ue porta l'Italia all'estinzione
Un altro invidiabile record italiano, comunicato proprio in questi giorni: si attesta al 49% circa il peso delle tasse e degli oneri parafiscali sui prezzi di gas ed elettricità. Una delle cifre più elevate d'Europa. Secondo la Cgia di Mestre a ogni euro di consumo quasi la metà va in tasse.
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DOVE PUò GIUNGERE L'IMPERIALISMO NAZI: MASSIMALISMO IDEOLOGIA GENDER? QUESTO è IL RINGRAZIAMENTO, PER FARE FATTO, UN LAVORO ECCELLENTE, DELLA INTEGRAZIONE DEI GAY, OMOSESSUALI, NELLA NOSTRA SOCIETà.. NOI SIAMO SPAVENTATI! [ Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 2.
Nella politica dell'Occidente, la famiglia tradizionale non è più una priorità. I valori cristiani sono passati di moda per lasciare il passo al laicismo di Stato. Siamo di fronte a una società che vede la famiglia tradizionale sgretolarsi passo dopo passo sotto il peso della crisi economica, della mancanza di punti di riferimento pubblici e privati, del progresso scientifico, eppure non muove un dito per sostenere le proprie origini. A partire da questo scenario al palazzo Cisterna di Torino si è svolto un incontro dal titolo provocatorio: "In Occidente la famiglia è discriminata?". Dal momento che proprio la Federazione Russa si sta affermando come l'ultimo baluardo nella difesa dei valori tradizionali dell'Occidente, l'evento ha avuto come principale relatore il russo Aleksey Komov, ambasciatore presso l'Onu e presidente del Congresso Mondiale della Famiglia. La Voce della Russia lo ha interpellato per approfondire l'attuale scenario europeo. (seconda parte) - Anche sulla crisi ucraina l'Europa si dimostra in controtendenza rispetto all'usuale principio di autodeterminazione dei popoli. Che cosa ne pensa?
- La situazione in Ucraina è alquanto complicata. Da anni convivono in questo Paese diverse etnie, che hanno sempre trovato fra di loro un equilibrio. Peccato che negli ultimi mesi alcune potenze internazionali abbiano utilizzato il pretesto multiculturale per creare problemi alla Russia. Non è un caso che proprio in questo Paese siano stati investiti 5 miliardi di dollari per sviluppare quella che loro chiamano "democrazia": una società basata su iniziative laiche ultra-liberiste, che nulla hanno a che vedere con l'esportazione di valori morali. Una delle ragioni principali di questa aggressione credo derivi dal fatto che la Russia costituisce l'ultimo e strenuo difensore dei valori cristiani e della famiglia. La rivoluzione in Ucraina è illegittima, perché organizzata da professionisti che sono stati impegnati anche nella Primavera araba e in tutti gli altri terreni di scontro nel mondo.
- Qual è il ruolo degli Stati Uniti in questa vicenda?
- La rivoluzione in Ucraina è stata orchestrata per mettere contro la Russia una popolazione frammentata e da sempre nostra amica. Oggi sono in atto una guerra ideologica antirussa e tentativi di manipolazione dell'opinione pubblica attraverso i media. Siamo di fronte a una battaglia economica, spirituale e fisica. Una guerra che la Russia - e voglio che sia chiaro - non ha nessuna intenzione di fare. Ricordo che se oggi non stiamo combattendo in Siria e in altri paesi del Medio Oriente è grazie alla forte presa di posizione del presidente Putin. Al massimo è George Soros a voler iniziare a sparare, avendo dichiarato nelle scorse settimane che "È necessario provocare una guerra contro la Russia". Ma per combattere una guerra bisogna essere in due, e la Russia non ha intenzione di farlo: noi al massimo esportiamo valori morali.
- L'Ungheria inizia a sentire puzza di bruciato, pare voglia lasciare l'Unione europea.
- Adesso il rischio è di assistere in Ungheria ad un copione analogo a quello ucraino. Cioè un golpe nei confronti di chi annuncia di voler uscire dall'Ue. Sarebbe un attentato all'indipendenza di questo Paese sovrano, ma è anche la stessa battaglia valoriale di cui abbiamo finora parlato.
- La sconfitta di Obama oltre ogni aspettativa, con la vittoria schiacciante dei repubblicani, potrebbe cambiare i rapporti americani con la Russia?
- I repubblicani sono nostri amici sui diversi temi etici: contrari all'aborto e a favore dei valori della famiglia tradizionale. Resta il problema dei neocons, che sono molto più aggressivi dei democratici nei confronti dei russi. Per costoro l'impero americano e la sua ricchezza è più importante anche di Gesù Cristo. Con questa parte politica è difficilissimo avviare un dialogo. Vedremo chi vincerà le primarie: solo allora capiremo se sarà possibile comunicare positivamente e intraprendere un percorso comune di lotta in difesa dei valori tradizionali condivisi.
- Bush giustificò la guerra tra Stati Uniti e Iraq come una guerra tra bene e male. Per la Russia qual è il male oggi?
- Penso che nel mondo di oggi si siano invertite le parti. Oggi la Russia è una nazione amica del bene, mentre l'America è collusa col male. Guardando alla storia recente tutte le guerre e le rivoluzioni sono iniziate per interessi economici filoamericani: questo è un dato di fatto. Basti pensare ai tempi di Gorbačёv, vi era l'impegno che le Repubbliche ex sovietiche rimanessero neutrali; così non è stato. Noi non abbiamo promosso una rivoluzione in Messico per imporre un governo antiamericano; loro invece hanno attaccato il nostro territorio storico. Spero che il nostro Governo venga sempre più riconosciuto dall'opinione pubblica mondiale come il difensore dei valori cristiani e della libertà dei popoli.
- Putin era stato da alcune parti in Italia e in Europa additato come possibile candidato al premio Nobel per la pace, ma altri lo hanno criticato.
- Putin oggi è un uomo libero, l'ultimo grande leader alla vecchia maniera che può battersi per un'operazione di verità nei confronti della laicizzazione degli Stati, della globalizzazione selvaggia, del liberalismo suicida.
- Lei ha detto che deve essere chiaro che la Russia di oggi ha grandi pregi, ma non è il paradiso. Che cosa intende?
- Esistono ancora alcune piccole sezioni della nostra classe dirigente e delle nostre élite ultralibertarie che, finanziate dagli americani, ostacolano e sabotano le decisioni del Governo sulle riforme di Putin ispirate alla tradizione cristiana. Confido nel ricambio generazionale, che invece è vicino al nostro leader e vuole completare il percorso di libertà intrapreso.
http://italian.ruvr.ru/2014_11_14/Discriminata-la-famiglia-tradizionale-ecco-le-macerie-dell-Occidente-Parte-2-4964/
DOVE PUò GIUNGERE L'IMPERIALISMO NAZI: MASSIMALISMO IDEOLOGIA GENDER? QUESTO è IL RINGRAZIAMENTO, PER FARE FATTO, UN LAVORO ECCELLENTE, DELLA INTEGRAZIONE DEI GAY, OMOSESSUALI, NELLA NOSTRA SOCIETà.. NOI SIAMO SPAVENTATI! [ Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. 13 novembre 2014, Discriminata la famiglia tradizionale: ecco le macerie dell'Occidente. Parte 1. Nell'agenda politica dell'Occidente, la famiglia tradizionale non è più una priorità. L'Occidente si impegna in crociate assurde, come ad esempio quella contro i termini "mamma" e "papà": certi governanti vorrebbero cancellare a livello amministrativo queste parole ormai desuete, per lasciare invece spazio ai modernissimi "genitore 1" e "genitore 2". Poi c'è il tentativo di diffondere già dalle scuole elementari materiale sull'educazione sessuale, informato al principio gender bender, cioè stimolando i bambini verso le persone che trasgrediscono al comportamento previsto dal ruolo del proprio genere sessuale.
I sindaci di Roma e Milano hanno fatto una vera e propria battaglia al riguardo e non mancano le denunce da parte di molte famiglie, che non si arrendono. A partire da queste denunce, un gruppo di movimenti cattolici ha organizzato al palazzo Cisterna di Torino un incontro dal titolo provocatorio: "In Occidente la famiglia è discriminata?". Dal momento che proprio la Federazione Russa si sta affermando come l'ultimo baluardo nella difesa dei valori tradizionali dell'Occidente, l'evento ha avuto come principale relatore il russo Aleksey Komov, ambasciatore presso l'Onu e presidente del Congresso Mondiale della Famiglia. La Voce della Russia lo ha interpellato per approfondire l'attuale scenario europeo.
- Ambasciatore Komov, è ancora possibile tutelare i valori cristiani in Occidente?
- Negli ultimi 20 anni sono state aperti in Russia più di 800 monasteri e di 30.000 chiese, visitate da milioni di giovani. Questo è un evidente miracolo, dopo 70 anni di ateismo militante dell'Unione Sovietica, in cui vi sono stati milioni di martiri religiosi. È anche una realtà molto incoraggiante per i moderni cristiani occidentali che dimostra che la rinascita del cristianesimo è ancora possibile per l'Occidente, attualmente oggetto di una pesante ondata di di apostasia e di propaganda anti-cristiana.
- La famiglia è discriminata non sono nell'Unione Europea, ma anche nel resto del mondo?
- Oggi assistiamo a varie iniziative per imporre nuove e radicali ideologie rivoluzionarie, in particolare la teoria di genere secondo la quale il sesso di una persona non è dato da Dio, ma è piuttosto una sorta di costruzione sociale. In passato molta energia è stata spesa per combattere la "guerra fredda" tra Paesi capitalisti e Paesi socialisti, ma 20 anni fa il mondo si è trovato ideologicamente unito e le élite globali hanno potuto iniziare a diffondere la loro agenda ovunque, senza confini. Possiamo vedere la loro ostinazione nell'imporre idee rivoluzionarie, molte delle quali hanno chiare radici neo-marxiste. E questo è in gran parte dovuto a quella scuola di pensiero conosciuta come "Scuola di Francoforte", molto attiva tra gli anni '20 e '40 del secolo scorso.
- E che cosa ha prodotto questa scuola di pensiero?
- Quando non avvenne la rivoluzione globale sognata dai bolscevichi, guidati da Lenin e Trockij, i marxisti cominciarono ad analizzare il motivo di questo fallimento, concludendo che i cervelli del proletariato dovevano essere stati "lavati" dall'ideologia prevalentemente cristiana e borghese: dunque il cristianesimo doveva essere distrutto. In una nuova fase storica si sono prefissati lo scopo del "lavaggio del cervello" degli europei per eliminare i valori cristiani della famiglia.
- Come si pone la Russia di oggi in questo panorama?
- La Russia non è uno Stato comunista già da 23 anni. Il comunismo non ha alcuna possibilità di rinnovarsi, perché i russi hanno sofferto più di qualsiasi altra nazione a causa dell'oppressione di questo sistema. Le molte bugie e la disinformazione sulla Russia nei media liberali occidentali, ahimé, tengono nascosto questo fatto. I media perseguono altri obiettivi. Molte leggi in favore delle famiglie sono state attuate negli ultimi anni in Russia: la pubblicità dell'aborto è ora vietata, così come la propaganda aggressiva tra i minori dello stile di vita LGBT. Seguendo determinati parametri economici, lo Stato russo concede fino a 10.000 dollari per ogni secondo figlio che nasce, mentre dà un pezzo di terra per la nascita del terzo. Stiamo inoltre assistendo a un fenomeno molto interessante: nel corso degli ultimi 30 anni, l'America e la Russia hanno completamente invertito i loro ruoli a livello internazionale. Se in precedenza l'Unione Sovietica sosteneva un movimento rivoluzionario e di liberazione nazionale in tutto il mondo e l'America conservatrice cercava di limitare questo processo, ora è la Russia che funge da moderatore e tenta di riequilibrare la situazione in Siria, in Medio Oriente, in Ucraina e in altre regioni destabilizzate dal sostegno americano alle "rivoluzioni colorate" e alla "primavera araba" (quest'ultima trasformatasi in un "inverno anti-cristiano").
http://italian.ruvr.ru/2014_11_13/Discriminata-la-famiglia-tradizionale-ecco-le-macerie-dell-Occidente-4436/
https://www.youtube.com/watch?v=eUckpoi-PO0
No all'educazione sessuale, genitore arrestato
 14 novembre 2014. Volantino per una manifestazione dell'associazione "Besorgte Eldern"
​La figlia si rifiutava di partecipare alle lezioni di educazione sessuale, alla scuola elementare, perché la mettevano a disagio. I genitori sono stati prima multati e poi hanno ricevuto un mandato di arresto per essersi rifiutati di pagare la multa avendo contravvenuto all'obbligo di legge di mandare i figli a scuola. La vicenda, non nuova in Germania, è stata resa nota dal settimanale Tempi e ripresa anche da Radio Vaticana.
Accade a Eslohe, piccolo comune della Renania Settentrionale-Vestfalia. La famiglia in questione sono i Martens, marito e moglie di 37 anni e 9 bambini di cui l'ultimo in fasce. Un agente, immaginiamo imbarazzato, si è presentato alla porta per arrestare la madre. Un anno fa, il 15 agosto 2013, era toccato al padre. La loro colpa: rivendicare il diritto di impartire in famiglia l'educazione sessuale ai propri figli, esentandoli dalla frequenza a quelle lezioni scolastiche che tanto li disturbavano. La donna, un anno fa scampata all'arresto (si rischiano fino a 40 giorni) perché incinta, anche quest'anno è rimasta a casa perché allatta. Ma i Martens hanno deciso di rendere pubblica la loro battaglia.
La vicenda in Germania ha suscitato un certo scalpore ed è sempre Tempi a dar notizia di un'associazione di famiglie, "Besorgte Eltern" ("Genitori preoccupati"), nata allo scopo di denunciare e contrastare la silenziosa avanzata nelle aule scolastiche della teoria del "gender", accettata acriticamente e divulgata nelle ore di educazione sessuale.
Guarda il video della manifestazione https://www.youtube.com/watch?v=eUckpoi-PO0
Demo: "Besorgte Eltern NRW, Pubblicato il 19/gen/2014, Die Besorgten Eltern sind Eltern, die sich wunderten, was ihre Kinder in einer Kölner der Grundschule für merkwürdige Hausaufgaben machen sollten. Das was dort in der Sexualkunde von den Kindern verlangt wurde, empfanden die Eltern als Pornografie.
Fortan kümmerten sich die Eltern vermehrt um dieses Thema, was nicht nur ein Thema in Köln ist. Immer mehr besorgte Eltern stellen fest, dass der Sexualkundeunterricht in der Grundschule und dem Kindergarten nichts zu suchen haben, weil manche Kinder dadurch eingeschüchtert und verstört werden.
Auch früher gab es schon Sexualkundeunterricht, der aber meist ab dem 7. Schuljahr stattfand. Viele besorgte Eltern fordern eine Abkehr von der neuen frühkindlichen Sexualerziehung, und empfinden es nicht als lustig, wenn ihren Kinder im Kindergarten "spielerisch" das Überziehen von Kondomen auf Karotten beigebracht wird.
Auch bei diesem Thema ist eine Radikalisierung des Staates festzustellen. Der Bürger-oder Elternwille interessiert nicht. Was, teilweise perverse, Politiker beschlossen haben, muss mit aller Macht gegen das Volk durchgesetzt werden.
In den letzten Jahren kam es bereits mehrfach zu Verhaftungen von Eltern, die schützend ihre Hände über das Wohl der Kinder hielten. Dabei ist es egal, ob die Kinder von sich aus an der frühkindlichen Sexualkundeerziehung nicht teilnahmen, oder die Eltern den Besuch eines umstrittenen Theaterstücks zu diesem Thema verweigerten, bei dem Kinder gebärende Mütter spielen mussten.
Es gab bisher mindestens 10 Verhaftungen. Zwischen einem und 40 Tagen dauerte die Erzwingungshaft. Eltern die sich ihrer Sorgepflicht gegenüber ihren Kindern bewusst waren, und diese ernst nahmen, ließen sich davon aber nicht einschüchtern.
Manche Eltern waren aus diesem Grund auch schon mehrfach inhaftiert worden. Entsprechend besorgte Eltern gibt es in Eslohe, Geseke, Köln, Paderborn und Salzkotten. Alleine 2013 gab es mindestens 5 Verhaftungen in NRW wegen der frühkindlichen Sexualerziehung.
Auch 2014 droht bereits die nächste Verhaftung einer schwangeren Mutter von bisher 8 Kindern.
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Terrorismo SHARIAH USA UE LEGA ARABA PER UCCIDERE ISRALE. Nigeria, Boko Haram conquista tre città.
14 novembre 2014 ​Dopo un attacco dei Boko Haram. I terroristi islamici di Boko Haram hanno lanciato in Nigeria un'offensiva in grande stile. Nel Nord-Est del Paese sono state conquistate tre città: Hong, Gombi e Chibok. Quest'ultima è tristemente famosa perché qui lo scorso 14 aprile il gruppo islamista aveva rapito oltre 200 liceali. A dare la notizia, alla France Presse, della presa di questo centro sono stati il padre di una delle studentesse rapite e il senatore nigeriano Ali Ndume. In seguito all'assalto alla città di Chibok, tutte le torri di telecomunicazione sono state distrutte e gli abitanti sono fuggiti nel bosco. Il senatore Ndume ha anche dichiarato di aver ricevuto delle richieste di aiuto da parte dagli abitanti in fuga da Chibok, aggiungendo che nel frattempo la città era sotto il controllo dei terroristi islamisti. "A Chibok non ci sono più linee telefoniche" ha aggiunto il senatore.
Centinaia di combattenti di Boko Haram hanno anche preso due città dello Stato di Adamawa, nel nord-est della Nigeria. Lo riferiscono gli abitanti della zona. Gli islamisti hanno preso il controllo di Hong e di Gombi, avvicinandosi così a Yola, la capitale dello Stato, dopo essere stati allontanati da Mubi, il centro commerciale della regione, della quale si erano impadroniti due settimane fa. A Mubi, ribattezzata "la città dell'Islam" il gruppo di Boko Haram aveva iniziato ad applicare, secondo quanto riferito da alcuni testimoni, la legge islamica della sharia, come il taglio delle mani ai presunti colpevoli di furto.
A Gombi, secondo la testimonianza di un residente, i guerriglieri di Boko Haram hanno incendiato la stazione di polizia, e le sedi dell'amministrazione e del mercato. A Hong, a una ventina di chilometri da Gombi, gli insorti hanno distrutto il commissariato di polizia e issato la loro bandiera nera sulla residenza di un generale in pensione.
http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/nigeria-boko-haram-attacca-3-citta.aspx
TUTTE LE BOIATE: DI OBAMA GENDER! l presidente americano Barack Obama ha chiesto al team della sicurezza nazionale di rivedere la politica Usa verso la Siria, dopo aver realizzato che l'Isis potrebbe non essere sconfitto senza una transizione politica nel Paese e la destituzione del presidente Bashar al Assad. La revisione chiesta da Obama, riferisce la Cnn, è una tacita ammissione che la strategia iniziale nel tentare di contrastare l'Isis senza concentrarsi anche sulla deposizione di Assad è stata errata.
 Terrorismo SHARIAH USA UE LEGA ARABA PER UCCIDERE ISRALE. Nigeria, Boko Haram conquista tre città.
14 novembre 2014
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 La lettera: «Noi prof e un clima che ci intimorisce» 12 novembre 2014, Caro direttore,
siamo due colleghi della professoressa Caramico presso l'Itis
Pininfarina di Moncalieri. Vogliamo esprimere pubblicamente la nostra solidarietà alla collega, dopo averlo fatto di persona, per il modo con cui è stata trattata. Non entriamo nel merito della questione, perché su questo c'è già stato ampio dibattito. Ci preme evidenziare il clima che si sta creando nella scuola dove, dopo un primo momento di smarrimento, la reazione di molti colleghi è stata quella di non voler più esprimere le proprie opinioni e di limitarsi a tenere le lezioni in modo più anonimo possibile. Si ha sempre paura di venire fraintesi o addirittura volutamente travisati e poi denunciati. E questo non solo nelle materie umanistiche, dove il dibattito è parte integrante dell'insegnamento, ma anche in quelle tecniche, come quelle che insegniamo noi. Così la scuola corre il rischio di ridursi a luogo di semplice nozionismo e addestramento e non di educazione. Cesare Iacobelli e Velia Marrone © riproduzione riservata
http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/la-letter-.aspx
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itis Moncalieri, «solidarietà all'insegnante», Viviana Daloiso, 12 novembre 2014. - QUEL GIORNO IN CLASSE... LA DOCENTE RACCONTA, La solidarietà cresce. In silenzio, tra i distinguo, ma cresce. L'Itis Pininfarina di Moncalieri è come una piccola città. E in una città par di entrare, salendo le scale della scuola tutta vetri e metallo arrugginito, visto che ogni mattina a varcare le porte ci sono quasi 1.500 studenti e 160 insegnanti. Sotto la pioggia battente si discute animatamente del grottesco derby: «Io dico che la prof non ha fatto niente. Dietro c'è un complotto gay». «No, è lei che è una bigotta, il Papa non la pensa così». E palla al centro della mischia ideologica. Una prof passa vicino e scuote la testa: «Questa storia dell'insegnante omofoba ci ha scocciato davvero».
Omofobia, il tema è di quelli che scottano. Pensare che la discussione finita su tutti i giornali a sapienti stralci, quella tra la docente di religione Adele Caramico, trent'anni di insegnamento alle spalle, e il sedicenne gay che sarebbe stato additato come 'malato', la mattina del 31 ottobre era cominciata così: «Prof, lei cosa ne pensa degli omosessuali? Sono normali?». Uno dei dieci allievi che frequentano l'ora nella terza di turno ha voglia di bravate. Nell'angolo però c'è Gabriele (lo chiameremo così, nel rispetto della sua minore età), che omosessuale è e si dichiara apertamente, così il dibattito ha inizio. Non con il compagno che ha usato l'espressione di cattivo gusto però: no, Gabriele vuole parlare con la prof. Vuole sentirsi dire da lei, che insegna religione cattolica, 'cosa sono' gli omosessuali e perché 'non vanno bene'. La risposta (ricostruita su Avvenire nei giorni scorsi dalla stessa professoressa Caramico) nello spazio di un'ora di tempo campeggia sulla scrivania dell'Arcigay di Torino, da cui parte una piccatissima telefonata verso il preside della scuola: «A un ragazzo è stato detto che i gay sono malati». Gravissimo e inaccettabile. Quasi come il fatto che nessuno si sia preoccupato, prima, di accertare che quello che era stato raccontato fosse vero.
Gabriele d'altronde si prende la briga di spiegarlo anche su
Facebook, nel gruppo che dovrebbe essere riservato ai ragazzi che frequentano il Pininfarina: «L'unico scopo dei prof di religione è spargere disinformazione». E via con la storia (senza capo né coda) degli animali «che sono gay», di quella prof crudele che «non si rendeva conto di parlare con un adolescente che tecnicamente poteva non accettarsi». Ma al gruppo questo non importa, «ora che quella sogliola della tua prof si è espressa, passerei il pallone al gruppo scuole di Arcigay Torino» gli suggerisce qualcuno di smaliziato.
Il preside, Stefano Fava, tira dritto e comincia ad essere scocciato da tanta attenzione mediatica (peraltro giunta appena a quattro mesi dalla sospensione di un altro docente della scuola, militante attivista del movimento per i diritti dei gay, indagato per aver chiesto prestazioni sessuali a pagamento ai suoi studenti): «In questa scuola vige il principio della tolleranza assoluta e del rispetto di ogni persona e di ogni opinione. Io sono chiamato ad essere il giudice in questa vicenda, trarrò le mie conclusioni con lucidità e saranno note a tutti al più presto».
Unica precisazione: «Non ho mai detto che l'insegnante in questione è omofoba». E comunque «a suo carico non è stata avviata nessuna procedura disciplinare, altrimenti la professoressa lo avrebbe saputo». Una piccola consolazione per la prof Caramico, che dal fango in cui è stata gettata con la sua famiglia cerca di ricostruire i pezzi: l'affetto dei suoi colleghi (che hanno appeso lettere di solidarietà in sala professori e stanno scrivendo una petizione in sua difesa), la stima degli studenti (che hanno lanciato una raccolta firme in suo sostegno), le telefonate e le lettere delle famiglie degli studenti dislessici (che da sempre segue nel percorso didattico a titolo volontario, e al Pininfarina sono ben 120). «È un momento terribile per lei – racconta l'unico collega disposto a dare nome e cognome, Michele Simone, docente di elettronica –. Quello che è accaduto è inverosimile. La sensazione è che ci siano due vittime di questo tritacarne ideologico». Chi viene distrutto e chi usato. Comunque vada a finire.
© riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Viaggio-allItis-Moncalieri-Solidariet-allinsegnante-.aspx
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 Diocesi di Milano, Gender a scuola, «comunicazione inappropriata» Enrico Lenzi, 14 novembre 2014, «La comunicazione mandata sabato 8 novembre agli insegnanti di religione della diocesi di Milano da un collaboratore del Servizio insegnamento religione cattolica è formulata in modo inappropriato e di questo chiediamo scusa ». A parlare è don Gian Battista Rota, responsabile Servizio Irc dell'arcidiocesi di Milano. Una dichiarazione dopo che nelle ore precedenti la presunta schedatura delle scuole pro-gender da parte della Curia di Milano è corsa sui siti e nelle dichiarazioni di esponenti del mondo omosessuale e politico.
Una dichiarazione che, con chiarezza, spazza via le dietrologie delle ore precedenti, spiegando che «l'intento originario era esclusivamente quello di conoscere dagli insegnanti di religione il loro bisogno di adeguata formazione per presentare, dentro la società plurale, la visione cristiana della sessualità in modo corretto e rispettoso di tutti».
Una vicenda nata dalla pubblicazione sull'area del portale della Chiesa di Milano, riservata ai docenti di Irc dell'arcidiocesi, di una breve lettera in cui l'Ufficio diocesano chiedeva agli insegnanti di segnalare le scuole «in cui si è discusso di progetti» riguardanti il tema del gender negli istituti. Una richiesta di informazioni, si legge nella lettera, che nasce dal fatto che «in tempi recenti gli alunni di alcune scuole italiane sono stati destinatari di una vasta campagna tesa a delegittimare la differenza sessuale affermando un'idea di libertà che abilita a scegliere indifferentemente il proprio genere e il proprio orientamento sessuale».
Ecco allora la richiesta «per valutare in modo più preciso la situazione e l'effettiva diffusione dell'ideologia del gender». Una richiesta inviata a circa 7mila docenti Irc dell'arcidiocesi, che però finisce sui giornali e innesca una polemica, che la dichiarazione di don Rota spegne, aggiungendo anche le scuse se quel testo forse troppo frettolosamente ha dato per scontata la finalità di queste informazioni: un'iniziativa contestualizzata nell'ambito della formazione in servizio dei docenti. Questo per rendere «i docenti di religione capaci di affrontare con competenza il tema e nel rispetto delle posizioni di tutti». Del resto sono diversi i casi in cui a scuola il tema del gender e dell'omosessualità viene posto al centro di incontri e dibattiti, spesso a senso unico e addirittura senza il coinvolgimento delle famiglie degli alunni vista la delicatezza del tema. © riproduzione riservata http://www.avvenire.it/Cronaca/Pagine/Comunicazione-ai-prof-di-religione-inappropriata-.aspx
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 Una nuova legge, Germania, l'eutanasia fa irruzione al Bundestag, Francesco Ognibene, 14 novembre 2014, ​I deputati tedeschi: ​La partita è tra due concetti: sterbehilfe, eutanasia, e sterben in würde, morire con dignità. Al primo l'immaginario dei tedeschi – e non solo – associa ricordi storici orrendi. Ma molti sospettano che la seconda espressione altro non sia che un travestimento della prima. È su questo che ieri hanno iniziato a discutere i deputati del Bundestag di Berlino, nella giornata che ha segnato l'avvio del «dibattito orientativo» in vista della riforma dell'attuale disciplina sul fine vita.
A introdurre il confronto è stato un recente documento intitolato proprio «Morire con dignità» e firmato da esponenti di Cdu, Csu e Spd, nel quale si apre all'introduzione del suicidio assistito sottraendo a conseguenze penali il personale medico che dovesse cooperare. Il documento tedesco sottopone la depenalizzazione del suicidio
assistito a sette condizioni: maggiore età e capacità di intendere del paziente, incurabilità del male, stadio terminale, diagnosi confermata da due medici, sofferenza evidente, consenso informato sulle terapie alternative, farmaco letale assunto dal paziente. È su questa base che i deputati ieri hanno aperto un iter che potrebbe portare al varo della legge entro il 2015, considerando che il passaggio al Bundesrat (la Camera dei Länder) è solo consultivo. In un clima che i media tedeschi hanno definito di esemplare rispetto reciproco, 50 deputati hanno preso la parola, spesso portando testimonianze personali.
A fine giornata accordo unanime sulla necessità di estendere l'accesso alle cure palliative, ma sull'apertura al suicidio assistito come forma di «morte degna» c'è stata grande divisione, con interventi che hanno fatto registrare libertà di coscienza dagli schieramenti politici. A tutti i deputati è arrivata una preoccupata lettera del presidente
di Caritas Germania, monsignor Peter Neher: «Morire con dignità – è la sua riflessione, rilanciata dal Sir – significa fare in modo che si possa morire con dignità, non determinare il tempo della morte. Occorre che la discussione si orienti sul modo in cui le persone gravemente malate e morenti possano essere ben accompagnate, perché ciò che conta è trovare un adeguato trattamento contro il dolore, una buona assistenza e una buona pastorale».
Va affrontata «molto sul serio» la «paura»: del dolore, di non essere più padroni di sé, di essere di peso, di restare soli. «Se la revisione sociale del concetto di vita vivibile – conclude Neher – porta a interiorizzare che essere malati equivale a una vita che non vale più la pena di essere vissuta, allora è molto discutibile definire in che misura la decisione sull'eutanasia sia davvero libera». http://www.avvenire.it/Mondo/Pagine/Leutanasia-fa-irruzione-al-Bundestag-.aspx
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Colombia: imprenditore italiano e moglie torturati e uccisi, Arrestato presunto colpevole, ha agito per rapina, Colombia: imprenditore italiano e moglie torturati e uccisi, Redazione ANSA BOGOTA', 14 novembre 2014. Maria Clara Uribe, Marco Rallo http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2014/11/13/4001b371b7fd0520894d31fc7dcc49a5.jpg
delitti aberranti, sono stati commessi, dai comunisti colombiani: ai danni di: innocenti: cristiani martiri evangelici, soprattutto, in Columbia, dalla FARC, unità comuniste combattenti, ma, a questa schiera di martiri cristiani innocenti, 1. non è stata data, adeguata copertura mediatica e, 2. non ci sono stati adeguati interventi politici in loro soccorso! http://www.ansa.it/webimages/img_457x/2014/11/13/4001b371b7fd0520894d31fc7dcc49a5.jpg
3. le NOSTRE CONSORTERIE MASSONICHE E FINANZIARIE: USUROCRATICHE SPA ROTHSCHILD, NE PORTERANNO: TUTTO IL PESO!
 http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2014/11/13/colombia-imprenditore-italiano-e-moglie-torturati-e-uccisi_b5c47c96-23dd-4772-b082-7a7240f72b30.html
E' stato già arrestato e incriminato uno degli autori dell'omicidio dell'imprenditore italiano Marco Rallo e della moglie colombiana Maria Clara Uribe, uccisi sabato nel quartiere El Poblado di Medellin, in Colombia. Gustavo Adolfo Velez Arango, 34 anni, e' stato incriminato per duplice omicidio e furto aggravato dal magistrato che indaga sul caso. Secondo la stampa locale, Velez Arango non avrebbe agito da solo ma sarebbe a capo di una banda di rapinatori che ha fatto irruzione nella villa della coppia a scopo di rapina. I cadaveri di Rallo, 46 anni, imprenditore finanziario romano molto conosciuto in Colombia, e della moglie, 36 anni, avvocato e vice presidente di un fondo pensione, sono stati rinvenuti a qualche centinaio di metri di distanza. I due indossavano ancora i pigiami, avevano mani e piedi legati e presentavano segni di percosse e tortura. I banditi hanno imbavagliato Rallo con del nastro adesivo e la moglie con una calza. Secondo gli investigatori, i rapinatori avrebbero torturato la coppia per farsi aprire la cassaforte dove erano custoditi 500 milioni di pesos. (ANSA)
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Italo Galiziano https://www.facebook.com/profile.php?id=100005581037631 per gli insulti, che, tu mi fai: in modo inappropriato, quanto ingiustificato? tu meriti di essere querelato! TU SARAI FELICE QUANDO TU AVRAI OTTENUTO, LA TUA GUERRA MONDIALE NUCLEARE! chi ti paga?
Tu pubblichi il triplo di quello che, io pubblico: e poiché, tu sei un MENZOGNERO, poi, tu sei costretto a Venire dietro di me, con insulti, perché, io dico la verità!.. e tuttavia, tu non osi mai, entrare, nel merito dei miei argomenti, oppure, aprire con me un dibattito circa, i temi trattati.. e questa, è la dimostrazione di come la tua agenzia non potrebbe mai essere qualcosa di democratico!
Quale Costituzione, potrebbe mai rivendicare Kev, se, ha fatto un Golpe, per violare la Costituzione? perché non ha indetto delle elezioni, senza usare i Cecchini della CIA, che, hanno ucciso quasi 100 persone a Maidan, e sono ancora a piede libero?
http://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2014/11/13/jet-russi-su-golfo-messico-allarme-usa_65bbe78b-bd4d-4240-a6cf-1285ca5676f9.html?fb_comment_id=fbc_742572522458506_742588422456916_742588422456916#ff929da016c928
ormai, siamo alla idiozzia, ed al crimine contro le libertà democratiche e costituzionalmente garantite: adesso mettere il microchip anche agli escrementi! adesso multerete anche i pedoni che vanno in contro senso? perché, non c'è differenza tra un pedone ed una bicicletta! ] [ Niente più infrazioni, ciclisti con numero di targa su retro casco
Idea di un designer australiano, 14 novembre, ROMA - Impossibile "farla franca" per i ciclisti che attraversano con il rosso, prendono le strade contromano o adottano uno stile di guida pericoloso per gli altri: è questo uno degli obiettivi del casco intelligente, munito di targa, ideato per gli appassionati delle due ruote a pedali da un designer australiano, Toby King. Proprio in Australia, e in particolare nel Nuovo Galles del Sud, i politici locali stanno valutando la possibilità di dare la licenza di guida ai ciclisti. Di qui l'iniziativa del designer, che ha ideato un prototipo di casco iper-tecnologico.

Il dispositivo non solo è dotato sul retro di numero di targa, che rende il ciclista identificabile e passibile di multa, ma è concepito anche per la sicurezza di chi guida la bici. Infatti è provvisto di due indicatori di direzione, che fungono anche da luci di posizione, di indicatori di direzione e di una visiera con tanto di specchietti retrovisori e tergicristallo. Presente anche un altoparlante che avvisa il ciclista quando si avvicina troppo ai pedoni, distanza quest'ultima rilevata da appositi sensori di prossimità.
http://www.ansa.it/motori/notizie/rubriche/news/2014/11/14/niente-piu-infrazioni-ciclisti-con-numero-di-targa-su-casco_9b1c3dbe-5211-45f8-a6b0-dcc6498f1ae5.html
Completano il casco una telecamera anteriore dotata di luci led e lo scomparto batterie. "Questo è un dispositivo - ha spiegato King - concepito per migliorare la sicurezza stradale. Non è un prodotto da business, è un prodotto di design. Gli attuali caschi in vendita non offrono molte caratteristiche che li rendono sicuri".
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lorenzoAllah Mahdì Palestina. questa notte: lo Spirito SANTO, ha messo nel mio cuore, un bisogno di intercessione, per lei, per il suo partito, per la sua famiglia e, per la sua città: nessuno legga questa notizia senza donare una preghiera! ] [[ MILANO, 14 NOV - Elena Maria Madama, la consigliera comunale di 26 anni travolta da un'auto rubata mercoledì nel centro di Pavia, è stata sottoposta ad un primo intervento chirurgico al'ospedale Niguarda di Milano. A Pavia si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà che includono una fiaccolata e la decisione della squadra di pallavolo femminile Riso Scotti e quella del Pavia Calcio, che milita in Lega Pro girone A, di scendere in campo con la scritta 'Forza Elena' sulla maglia'. http://www.ansa.it/lombardia/notizie/2014/11/14/travolta-da-unauto-operata-a-milano_ec1345a7-456f-4776-8014-bebab56635a9.html
Travolta da un'auto, operata a Milano, Manifestazioni a Pavia,squadre in campo con maglia 'Forza Elena'. María Rosa Mística. EN ESTE DÍA MADRE MARÍA ROSA MÍSTICA TE DOY CON AMOR ESTAS FLORES COMO OFRENDA, EN AGRADECIMIENTO A TU CUIDADO, AMOR, PROTECCIÓN E INTERCESIÓN, GRACIAS MADRE MÍA POR ESTAR EN NUESTRA VIDA, AMÉN
SU QUESTO GIORNO MADRE MARÍA ROSA MÍSTICA TÈ DARE CON AMORE QUESTI FIORI COME UN'OFFERTA, GRAZIE ALLA CURA, AMORE, PROTEZIONE E INTERCESSIONE, RINGRAZIARE MIA MADRE PER ESSERE NELLA NOSTRA VITA, AMÉN Emma Traversa MAMMA L'AIUTI....
Emma Traversa AVE MARIA,
Emma Traversa SALVE REGINA..
Emma TrAversa ANGELO DI DIO..
Emma Traversa PADRE NOSTRO..
Emma Traversa GLORIA AL PADRE...
Emma Traversa MAMMA COPRILA CON IL TUO MANTO SANTO..SALVALA
Lorenzo Scarola ave MARIA, pIENA DI gRAZIA IL Signore è con te, tu sei benedetta tra le donne, e benedetto è il frutto del tuo seno Gesù, santa Maria, madre di Dio, prega per noi peccatori, ora e nell'Ora della nostra morte amen!
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voi NON avete CAPITO NIENTE! OGNI VIOLENZA FORTIFICA: IL REGIME MASSONICO DI FARISEI USURAI INTERNAZIONALI: ILLUMINATI BILDENBERG! IL SERPENTE ROTHSCHILD SI DEVE COLPIRE ALLA TESTA, CIOè BISOGNA RIVENDICARE INSIEME A: FI AN, FRATELLI DI ITALIA, MAGDI ALLAM: IL PIENO RISTORO DELLA NOSTRA COSTITUZINALE SOVRANITà MONETARIA, CHE, IL SISTEMA MASSONICO, CI HA RUBATO NEL 1600, CON LA FONDAZIONE DELLA SPA ROTHSCHILD DI BANCA DI INGHILTERRA.. LA RUSSIA, ISRAELE, ECC... NON HANNO CAPITO CHE, SOLTANDO ELEGGENDO, IL PROGETTO POLITICO DI UNIS REI.. POTRANNO SALVARE IL GENERE UMANO DALL'OLOCAUSTO NUCLEARE! 14 novembre 2014, Politologo russo espulso dalla Lettonia Konstantin Simonov. Le autorità lettoni hanno espulso Konstantin Simonov, politologo russo e direttore generale del Fondo Nazionale di Sicurezza Energetica della Russia. A Riga Simonov era arrivato con il visto di Schengen rilasciato dalla Francia per partecipare alla discussione "Guerra del gas. Esiste un'alternativa?". Durante il giorno aveva concesso un paio di interviste, tuttavia è stato in seguito avvicinato dai rappresentanti del servizio di immigrazione della Lettonia che lo hanno invitato a fare le valigie. Il motivo è stata la decisione di includere Simonov nella lista delle persone a cui viene negato l'ingresso in Lettonia. Questa decisione è stata presa dal ministero degli Interni lettone. http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_14/Politologo-russo-espulso-dalla-Lettonia-4739/
Per saperne di più: http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_15/Putin-sottolinea-limportanza-per-il-BRICS-di-avere-proprie-istituzioni-finanziarie-4345/
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QUESTO è IL VERO MOTIVO DELLA GUERRA MONDIALE! Putin sottolinea l'importanza per il BRICS di avere proprie istituzioni finanziarie [voi NON avete CAPITO NIENTE! OGNI VIOLENZA FORTIFICA: IL REGIME MASSONICO DI FARISEI USURAI INTERNAZIONALI: ILLUMINATI BILDENBERG! IL SERPENTE ROTHSCHILD SI DEVE COLPIRE ALLA TESTA, CIOè BISOGNA RIVENDICARE INSIEME A: FI AN, FRATELLI DI ITALIA, MAGDI ALLAM: IL PIENO RISTORO DELLA NOSTRA COSTITUZIONALE SOVRANITà MONETARIA, CHE, IL SISTEMA MASSONICO, CI HA RUBATO NEL 1600, CON LA FONDAZIONE DELLA SPA ROTHSCHILD DI BANCA DI INGHILTERRA.. COSA RUSSIA, ISRAELE NON HANNO CAPITO, CHE, SOLTANDO ELEGGENDO, IL PROGETTO POLITICO DI UNIS REI.. POTRANNO SALVARE IL GENERE UMANO DALL'OLOCAUSTO NUCLEARE!] Putin sottolinea l'importanza per il BRICS di avere proprie istituzioni finanziarie. L'istituzione di una banca di sviluppo e di un fondo comune di potenziali riserve di valuta estera del BRICS potrebbe stabilizzare i mercati finanziari nazionali.
Lo ha dichiarato il presidente russo Vladimir Putin intervenendo nell'incontro tra i leader dei Paesi BRICS, che si è svolto a margine del vertice del G20 di Brisbane.
Ha ricordato che il BRICS sta creando le proprie istituzioni finanziarie con un capitale proprio di $ 200 miliardi di dollari.
Secondo Putin, le nuove possibilità di finanziamenti comuni amplieranno i legami commerciali e finanziari.
 http://italian.ruvr.ru/news/2014_11_15/Putin-sottolinea-limportanza-per-il-BRICS-di-avere-proprie-istituzioni-finanziarie-4345/
COSA SI NASCONDE, IN REALTà, DIETRO, QUESTO BRACCIO DI FERRO, TRA GLI USURAI FARISEI ROTHSCILD E LA RUSSIA? 11 novembre, L'Europa non perdona Orban. Dopo Haider e Berlusconi, sembra che i politici benpensanti europei, già da qualche mese, abbiano trovato un nuovo bersaglio per il loro "politicamente corretto". Si tratta di Viktor Orban, primo ministro ungherese democraticamente e regolarmente eletto dai cittadini del suo Paese con consensi senza precedenti. Quali le colpe, tutte da provare, che gli vengono imputate? Aver modificato la Costituzione approfittando della maggioranza assoluta che detiene nel Parlamento ungherese, aver ridotto la libertà di stampa e sottomessa la Banca Centrale alla volontà del Governo. Più recentemente, e forse qui sta il vero motivo della più recente ostilità contro di lui, lo si accusa di essere troppo amico della Russia di Putin poiché continua a sostenere il progetto South Stream (il gasdotto che dalla Russia arriverebbe direttamente in Europa via mar Nero scavalcando così l'Ucraina) nonostante gli Stati Uniti.. pardon, nonostante l'Unione Europea persegua invece progetti alternativi. Per ultimo, ma non soltanto, lo si rimprovera di aver sospeso il re-invio di gas russo verso l'Ucraina orfana di forniture dirette da Mosca.
Ammesso e non concesso che le modifiche introdotte nella nuova Costituzione costituiscano veramente un attentato ai valori europei, per capire i termini della situazione occorre fare un passo indietro di qualche anno e tornare alla caduta della cortina di ferro.
Allora, era il 1989, l'Ungheria si preparava ad affrontare (due anni dopo) le prime lezioni libere e nuovi partiti si accingevano a cercare il consenso elettorale. Tra questi la FIDESZ, nato come gruppo giovanile del partito liberal democratico SZDSZ e ben presto affermatosi come forza indipendente più determinata e con le idee più chiare del "fratello maggiore". Uno dei suoi giovani promotori era proprio Viktor Orban che, in poco tempo,si affermò come unico leader indiscusso. Non si può dire che tra le principali caratteristiche del suo carattere ci fosse la capacità di suscitare travolgenti simpatie ma, sicuramente, si impose come carismatico, intelligente, credibile, deciso e ambizioso, cosa, quest'ultima, che in politica è pur sempre indispensabile. Dopo alterne fortune, anche le ultime elezioni nel 2014 hanno confermato, con il 44% dei voti, i consensi che giovani e classe media gli riconoscono da anni.
Quando e' arrivato al Governo per la prima volta ha trovato una situazione economica e finanziaria disastrosa, frutto dell'incapacità' di chi l'aveva preceduto nel gestire l'euforia dei primi anni "liberi". Ancora prima dello scoppio della crisi mondiale, una forte sofferenza dell'economia del Paese stava trascinando i redditi di tutta la classe media verso il basso, in particolare per i numerosi debiti accesi in valuta estera e diventati, con la conseguente svalutazione del fiorino, insopportabili per gran parte della popolazione. La crisi economica europea ha poi aggravato la situazione e le sanzioni degli ultimi mesi contro la Russia non hanno certo favoritole imprese interne.
https://www.youtube.com/user/TheJHWH2/discussion
Lorenzo Scarola · Teologico dell'Italia Meridionale
COSA SI NASCONDE, IN REALTà, DIETRO, QUESTO BRACCIO DI FERRO, TRA GLI USURAI FARISEI ROTHSCILD E LA RUSSIA? Orban è perfettamente conscio di governare un Paese di piccole dimensioni, senza sbocco al mare e con "pesanti" vicini che, nella storia, hanno avuto una determinante influenza sulla vita degli ungheresi. Sa anche di non avere significative risorse energetiche su cui contare e di guidare una popolazione con un alto livello di istruzione ed esigenze di benessere molto più simili a quelle dei vicini Paesi occidentali che di altri centro-europei e balcanici. Ha quindi capito che, se voleva portare il Paese fuori dalle secche con il minimo di conflitti sociali e instabilità, non poteva seguire politiche tradizionali e men che meno adottare solamente i dettami economici restrittivi suggeritigli da Bruxelles.
Proprio perché conscio di questa situazione, la sua capacità politica doveva consistere nel costante equilibrio da tenersi verso i Paesi più forti sia all'ovest che all'est, cercando di ottenerne i massimi benefici i senza esserne dominato, come invece accadde nel passato storico. E' anche chiaro che, per ottenere questo risultato, la sua azione di governo doveva esser forte e decisa, così da rinfrancare gli investitori e poter uscire dalla crisi con le minori sofferenze possibili per la popolazione. E' così che si spiegano, in nome d'una governabilità utile agli interessi del Paese, i cambiamenti da lui introdotti nei rapporti con la Banca Centrale, con i media e con alcuni investitori stranieri, soprattutto le banche private. Ma e' anche la ragione per cui, pur assecondando formalmente le sanzioni europee contro la Russia, non ha accettato di rompere del tutto i rapporti con il grande vicino. Ha, infatti, cercato di opporsi a queste sanzioni finché ha potuto e poi, quando Bruxelles le ha volute approvare, si è dovuto accodare firmando tutte le dichiarazioni sottoposte ma, nello stesso tempo, ha anche deciso di non collaborare al re-invio del gas russo verso l'Ucraina dopo che la Russia, mentre negoziava un nuovo accordo, aveva interrotto le forniture dirette a quel Paese.
Chi lo critica per questa decisione dimentica volutamente che l'Ungheria importa proprio dalla Russia l'85% del gas e il 100% del petrolio necessari e che i due, insieme, costituiscono il 64% del suo fabbisogno energetico. Dimentica anche che la Russia resta per l'Ungheria, dopo l'Unione Europea, il maggiore ed indispensabile partner commerciale. Quanto al sostegno a South Stream, e' naturale che l'Ungheria vi sia interessata, così come lo sono l'Austria e la Bulgaria, perché tale progetto, se e quando realizzato, contribuirebbe a valorizzare la sua posizione strategica di hub energetico del centro Europa attribuendole un ruolo che le semplici dimensioni del Paese non consentirebbero.
Per queste sue posizioni, i partiti nazionalisti di destra lo criticano per essere "troppo accondiscendente nei confronti dell'Europa e poco patriota" mentre le forze di sinistra lo accusano, al contrario, di essere "anti-europeo" e di essere, segretamente, un uomo di estrema destra. Perfino Obama, in luglio, ha dichiarato essere l'Ungheria sulla strada di diventare uno "stato illiberale" e a metà Ottobre, con un provvedimento così inusuale da essere inspiegabile, ha annunciato che sarebbe stato negato il visto di ingresso negli USA a sei pubblici ufficiali ungheresi per presunta corruzione. Guarda caso, anche se i nomi non sono stati resi noti, sembra che tra loro ci siano proprio alcuni consiglieri del Governo. Per finire, pochi giorni orsono qualche migliaio di persone ha manifestato a Budapest contro la decisione di introdurre una tassa sull'uso di internet in base ai byte scaricati e i giornali europei e quelli locali di opposizione ne hanno dato un grande rilievo, molto superiore sia al reale numero dei manifestanti sia all'impatto economico che tale tassa potrebbe provocare.
La nostra preoccupazione non sta ora in quel che e' avvenuto ma piuttosto nella possibilità che, come accaduto altrove, una o più mani straniere vogliano strumentalizzare (o addirittura stimolare) nuove proteste di piazza per condizionare le decisioni del Governo locale. Ancora più chiaramente, non vorremmo che, in Europa o altrove, qualcuno pensi a qualche nuova forma di movimento "arancione", cosa che, oltre ad essere una nuova indebita interferenza in politiche nazionali, contribuirebbe a creare un ulteriore fattore di instabilità in Europa e ad alienare anche, in Ungheria, i già indeboliti sentimenti pro-europei.
In realtà Orban sta facendo tutto il possibile per portar fuori il Paese dalla crisi senza dover affrontare le conseguenza socialmente disastrose che sono state imposte a Samaras in Grecia. Il presidente del parlamento, Kover Laszlo, ha detto a mezze parole che se Bruxelles pretende di comandare in Ungheria come se non esistesse nemmeno un governo locale, l'Ungheria è anche pronta ad uscire dall'Unione Europea.
Orban non ha certo questa intenzione perché sa che la cosa non gli converrebbe
E le critiche non si sono limitate a dichiarazioni sui giornali ma sono diventate pressioni dirette ed indirette sia da Bruxelles che dagli Stati Uniti. Da parte sua, l'Unione Europea ha accentuato i propri diktat affinché Budapest attui una politica di forte austerità ma non è difficile pensare che queste pressioni siano aumentate proprio per mettere in difficoltà e quindi "punire "il governo Orban.
http://italian.ruvr.ru/2014_11_11/L-Europa-non-perdona-Orban-6548/

non è una testata giornalistica

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troll Ja- Bull-On Allah lilith

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Obama moderate terrorist Biden

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Erdogan jihad sharia akbar ISIS Riyadh

gli ebrei della diaspora sono una minaccia mortale per gli israeliani

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signoraggio bancario e satanismo

mussulmani caricano video di martiri cristiani

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per far chiudere i siti ai cristiani