mary cryss
MODERATORE
Discussione (Gender e dintorni) - 17:37PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
GENDER E PEDOFILIA: MINACCIA REALE?
LA VOSTRA VOCE IN CAMPO
DITE LA VOSTRA
Foto di Madama Lucrezia
19
1
52 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 18:07
+Sergio DiM si ma chi lo ha fatto? ;)
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - 15:12
Grazie, buoni e misericordiosi, ipocriti e collusi, snocciolate il rosario finchè il tempo vi permetterà di recitare il mea culpa....
RIVOLTA IN COMUNE: 80 AFRICANI IN FRAZIONE DI 16 ABITANTI! | VoxNews
voxnews.info
La presenza di 80 giovani maschi africani in un paesino come Aglientu sono troppi per i cittadini, sopratutto in una frazione del comune, quella di Santa Maria, dove abitano solo 16 persone (tra cui 4 bambini e 1 disabile), a 10 km dal centro abitato. Questa è la sostituzione etnica paventata da ...
6
3 commenti
patry Epi
16:42
+
1
2
1
Casa Matti frazione in provincia di pv 25 abitanti 35 negri. È normale? Ormai in Italia non c'è più nulla di normale!
Aggiungi un commento...
corrado Ferretti Discussione (Non solo Gender) - 13:28
La Matrix Svelata
5
1
Paolo Arcangeli
14:39
ASCOLTATE MEDITATE CONDIVIDETE
Aggiungi un commento...
corrado Ferretti Discussione (Non solo Gender) - 13:21
corrado Ferretti ha condiviso per primo il post con Gli eternauti (Nefandezze penisola italica):
Google+
accounts.google.com
1
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Discussione (Non solo Gender) - 13:04
Noi c'eravamo ...ed è stata davvero una giornata che rimarrà sempre nel nostro cuore !!!! Lode al Signore ♥♥
I Giovani ....una speranza per il futuro dell'umanità ! Chi segue lo Spirito di Cristo Risorto sarà Luce per le genti ...
Audio dal min.22 ..vi consiglio di ascoltare e di guardare soprattutto la parte finale ..prendetevi un po' di tempo, ne vale certamente la pena.
Condiviso inizialmente da mary cryss:
SPERANZA PER IL FUTURO ....CREDIAMO NEI GIOVANI !!CHI SEGUE LO SPIRITO NON RIMARRÁ MAI DELUSO !!
1 maggio 2016 santuario " Divino Amore " Roma
35.000 giovani presenti
Audio dal 21' minuto ...
Leggi tutto
Incontro Vocazionale del Cammino Neocatecumenale al Santuario Divino Amore con Kiko 1 Maggio 2016
3
mary cryss
MODERATORE
14:32
Il compito di noi genitori è quello di trasmettere la Fede ai nostri figli. ..di portarli a Cristo....ci sono mille strade e tanti carismi suscitati dallo Spirito Santo....il cammino è uno di questi...importante è trovare e seguire quello a cui ognuno di noi è chiamato. ..rispondere " Eccomi " come ha fatto Maria...e vedremo delle meraviglie ♥
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - 11:53
#afro_sicilia #alfano_ministro_siculo #mattarella_presidente_repubblica_siculo#crocetta_gay_siculo_presidente_regione
Rifugiati, ecco il fallimento del nostro sistema d'accoglienza - IlGiornale.it
m.ilgiornale.it
13
1
5 commenti
patry Epi
16:49
+
1
2
1
Brutti schifosi dobbiamo mantenerli a vita! Nn vogliono fare in tubo hanno pure la colf. Sono selvaggi senza regole civili. Ma i pidioti e i finti buonisti oltre che assecondarli nelle più assurde pretese nn lo vogliono capire. Troppi interessi e troppi Buzzi & C.
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Adozioni-Eterologa - 09:34
21
5
3 commenti
Mario Terracciano
13:33
+
1
2
1
PER I FIGLI SI FA QUESTO ED ALTRO.
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - 08:09
#afro_siciliani
BENVENUTI NELLA NUAVA LESBO: LA SICILIA E' INVASA DA 2000 CLANDESTINI AL GIORNO
La Sicilia viene definita ‘la nuova Lesbo’ da quando, chiusa la strada dei Balcani, migliaia di migranti hanno iniziato ad arrivare sull’antica isola mediterranea.
Solo negli ultimi tre giorni hanno raggiunto l’isola più di 6.000 persone, con un aumento di arrivi del 90% rispetto allo scorso anno.
Tutti i giorni migliaia di migranti si stanno riversando in Sicilia via mare.
Una nave di salvataggio norvegese ha portato 900 migranti nel porto siciliano di Palermo. Altre migliaia di persone, che erano stati tutte raccolte nel Mediterraneo, hanno contemporaneamente raggiunto la riva altri porti dell'isola.
I dati ufficiali mostrano che da gennaio quasi 20.000 migranti sono arrivati in Italia via mare, rispetto ai 10.000 dello stesso periodo nel 2015. Quasi il 90% sono sbarcati in Sicilia.
Donald Tusk, Presidente del Consiglio europeo, ha chiamato la crisi “una storia infinita”.
La scorsa notte, i migranti sono stati salvati ad appena 30 miglia al largo della costa della Libia da parte navi militari europee all’avanguardia, che avevano navigato 750 miglia per raccoglierli.
Durante il tragitto per la Sicilia sono stati sottoposti a controlli sanitari e di identità. Un ufficiale della marina ha soprannominato il procedimento un ‘servizio taxi’.
Quando la nave norvegese ha aperto le sue porte, sono sbarcati a terra centinaia di africani occidentali ai quali sono stati dati sandali, tute e pacchetti di cibo prima di essere caricati sugli autobus e portati in centri di accoglienza noti come ‘zone calde’, sotto scorta della polizia.
Un filmato sbalorditivo ha mostrato un soldato norvegese “dare il cinque” ai nuovi arrivati non appena saliti sulla nave, avvolti in coperte arancione brillante per tenerli al caldo.
Tra di loro c’erano 25 donne e tre bambini. La stragrande maggioranza erano uomini, tra cui un uomo gravemente malato ed un adolescente cieco sulla sedia a rotelle.
“A casa non ci sono posti di lavoro” ha dichiarato un fornaio di 23 anni del Ghana, mentre aspettava in coda per essere visitato.
“Ho provato a trovare lavoro in Libia, ma senza successo, così non ho avuto altra scelta che provare in Italia, pur essendo la mia ragazza incinta del nostro primo figlio”.
Joe, 39 anni, dalla Nigeria e padre di due figli, ha dichiarato che a casa sua la vita non era in pericolo. “Non ci sono Boko Haram nella mia zona, ma non ci sono posti di lavoro”.
Un altro, dal Ghana, ha dichiarato: “Ho iniziato il mio viaggio dal Ghana. Sono andato in Libia per lavorare, per fare i soldi per andare in Italia. Pensavo che avrei potuto fare un po’ di soldi in Libia. Ma la Libia è ormai disastrata”.
Il programma delle autorità è di disperdere per tutto il Paese questi migranti, nel tentativo di ‘condividere il peso’ e favorire l’integrazione; il giorno successivo si facevano già i preparativi per ricevere le successive navi cariche di migranti.
“Da giovedì scorso la mia nave ha trasportato qui 1.650 migranti”, ha dichiarato Torger Brenden, 45 anni, comandante della Siem Pilot.
“Questa è la popolazione di una piccola città della Norvegia, portata qui da una sola nave in una sola settimana, e la stagione dei migranti non è ancora iniziata. È una cosa travolgente”.
I migranti, ha aggiunto, erano andati in mare in gommoni con una sola camera d’aria – il che significa che un buco avrebbe causato l’affondamento della barca – e senza giubbotti di salvataggio o attrezzature di sicurezza di base. Nel panico, i migranti spesso iniziarono a saltare la fila, cosa che portò a scontri che hanno minacciato di far ribaltare le fragili imbarcazioni.
“Può essere vero che la nostra presenza stia incoraggiando più migranti, ma non sta a me parlare dei grandi piani politici. Salvare quasi 1.000 vite in un solo giorno è sicuramente una buona giornata d’ufficio”, ha aggiunto il capitano.
Recentemente, Medici senza Frontiere, ONG globale, sottrasse Pozzallo dalla calamita migrazione perché la crescente domanda e le risorse limitate rendevano impossibile per la squadra di svolgere il suo lavoro.
“Il sovraffollamento, la mancanza di informazioni legali, la mancanza di protezione e le condizioni precarie e indegne in cui le persone vengono ricevuti in Sicilia continuano”, ha dichiarato Stefano di Carlo, capo missione di MSF in Italia.
L’UNHCR sottolinea che la Sicilia è, finora, molto meno caotica rispetto a Lesbo, ed i migranti sono assorbiti in modo sistematico. L’isola italiana è la più grande del Mediterraneo, per cui l’effetto sulla popolazione locale è ammortizzata. Ma il picco del numero è allarmante, con circa 6.000 migranti arrivati negli ultimi tre giorni.
Un portavoce ha dichiarato: “Nell’ultimo mese non sta accadendo ogni giorno ed è troppo presto per dire se il trend continuerà. Ma siamo sicuramente in uno stato di emergenza”.
L’ondata di arrivi può essere dovuta alla ripresa dei combattimenti in Libia, la chiusura della strada dei Balcani o l’arrivo di una stagione più favorevole.
La Siem Pilot faceva parte di un’operazione internazionale di salvataggio di 17 gommoni a circa 30 miglia al largo della costa della Libia. Sette delle imbarcazioni sono state scaricate su questa nave, mentre le restanti 10 sono state salvate da navi maltesi, romene ed italiane.
Un totale di 270 migranti sono stati portati a Pozzallo, una piccola città portuale nel Sud della Sicilia che ha ricevuto il maggior numero di nuovi arrivi di quest’anno.
La stragrande maggioranza dei migranti che arrivano in Sicilia sono africani. Quelli a bordo del Siem Pilot, rannicchiati in coperte di colore arancione e stringenti regolari pacchetti di cibo, provenivano da Nigeria, Ghana, Gambia, Niger, Costa d’Avorio e Benin.
Molti credono che la chiusura della rotta balcanica attraverso la Grecia costringerà i siriani ad affrontare il pericoloso passaggio del mare per l’Italia, il che moltiplicherebbe il numero dei nuovi arrivi.
Donald Tusk, Presidente del Consiglio europeo, ha avvertito che l’accordo UE-Turchia ingrandirebbe la pressione sulla Sicilia. Dopo aver chiuso la rotta dei Balcani, ha dichiarato Tusk, l’attenzione deve spostarsi al ‘percorso dell’Europa centrale’.
“Dobbiamo essere pronti a mostrare solidarietà all’Italia e a Malta”, ha sostenuto Tusk. I prossimi mesi primaverili ed estivi – nota come la ‘stagione migratoria’ – rischiano di aggravare la situazione, con bel tempo che incoraggerà sempre più migranti a tentare il pericoloso viaggio.
L’ultima volta che un gran numero di migranti siriani sono stati registrati in Sicilia è stato nel 2014, prima che la loro attenzione si spostasse sulla più accessibile rotta dei Balcani.
Dichiara il Comandante Brenden: “Pensiamo che ora i siriani stiano prendendo un po’ di tempo per organizzare una nuova rotta dalla Turchia alla Sicilia. Il prossimo mese pensiamo che inizieranno davvero i problemi”.
L’anno scorso ci sono stati numerosi morti in mare, ma ora l’agenzia europea delle frontiere, Frontex, insieme con la guardia costiera italiana e altre organizzazioni, fanno in modo che i migranti siano raccolti ben prima che si avvicinino alla costa italiana.
Andreas Lassen, il coordinatore Frontex in Sicilia, ha dichiarato che nelle ultime settimane un numero di navi di migranti era riuscito a prendere la strada per la Sicilia senza essere intercettate da navi europee, mettendo in evidenza l’enorme numero di migranti che stanno prendendo di mira l’Italia.
Medea Savary, il portavoce dell’UNHCR per la Sicilia, ha dichiarato che, anche se l’Italia ha un sistema efficiente per accogliere e riallocare i migranti, il forte aumento del numero si sta rivelando una sfida colossale.
“In Lesbo è tutto più istintivo e disorganizzato, e l’isola è molto più piccola, ma non pensiate che non ci sia una situazione di emergenza in Sicilia”.
“Nonostante i nostri sforzi di ricerca e soccorso, ci sono ancora morti in mare. E nonostante il nostro sistema più organizzato, le cifre raccontano una storia diversa”.
“Questa non è una situazione normale. È un’emergenza”.
Leggi tutto (113 righe)
3
1
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - 08:00
Già, nemmeno i suoi elettori l'hanno capito e ve ne sono tanti anche in questa community, già, quelli che si lavano la coscienza pregando.
Renzi non capisce che siamo già in guerra
il Giornale
8
1
3 commenti
52b17
11:48
+
1
2
1
http://www.gazzettadellasera.com/imam-per-donne-cristiane-un-grande-onore-essere-stuprate-da-islamici/
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 07:50
La Libertà vale solo se sei allineato al pensiero unico.
https://costanzamiriano.files.wordpress.com/2014/01/img_2145.jpg
costanzamiriano.files.wordpress.com/2014/01/img_2145.jpg
costanzamiriano.files.wordpress.com
9
1
35 commenti
Alessandra Giambitto
17:00
+
1
2
1
1
+Madama Lucrezia Io sono terribilmente seria sui termini che si usano che devono essere chiari e corrispondere a una realtà. Le donne si sono affermate in vari campi quando è stato concesso loro di poter accedere, prima dovevano sottomettere le loro doti ,(che erano poi dell umanità tutta), alla loro condizione di femmine.Ho fatto l esempio della vocazione sacerdotale .Ora hanno molto da fare e da dire fuori dai muri domestici; perciò l istituto del matrimonio è attualmente oggetto di studi ,dibattiti, e leggi (p.es.: quella che riconosce anche al padre il diritto del congedo dal lavoro x accudire i figli), perché certo non può essere inteso come secoli fa, come nulla fosse cambiato.Ti ringrazio anch io dell opportunità d espressione e ti auguro una felice serata.
Leggi tutto
Vitruviano da Vinci
17:38
1
+Madama Lucrezia la signora Gambitto mi ha bloccato...i vili si comportano cosi non vedo perchè +Sergio DiM darle corda.
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Discussione (Non solo Gender) - 07:34
OLD CHARLIE
nella tradizione scozzese, il Diavolo...
ma qui si adombra anche che forse Ol' Charlie possa essere Darwin... e la sua teoria evoluzionistica che toglie il "divino" alla creazione e lo consegna in mano umana...ovvero l'alternativa della scienza alla fede...
interrogativo angoscioso che segue da sempre l'umanità...
+Tabcor1 dicevi in tuo commento ieri sera dell'ingannatore..e così mi hai fatto venire in mente questo bel pezzo e l'interrogativo che pone... ammasso di cellule o atto di amore del Creatore? o crudele esperimento?
Leggi tutto
Condiviso inizialmente da Madama Lucrezia:
In the shuffling madness – Nella pazzia disorientante
of the locomotive breath – Del respiro della locomotiva
runs the all time loser – Corre il perdente di ogni tempo
headlong to his death – Punta dritto alla sua morte
He feels the piston scraping – Sente i pistoni che raschiano
steam breaking on his brow – Il vapore che lo colpisce in fronte
old Charlie stole the handle and – Il vecchio Charlie ha rubato la manopola
the train won’t stop going – E il treno non si fermerà
no way to slow down – Non c’è modo di rallentare
He sees his children jumping off – Vede i propri figli che scendono
at the stations one by one – Alle stazioni, uno dopo l’altro
His woman and his best friend – La sua donna ed il suo migliore amico
in bed and having fun – A letto che si divertono
He’s crawling down the corridor – E lui si trascina per il corridoio
on his hands and knees – Sulle sue mani e le sue ginocchia
old Charlie stole the handle and – Il vecchio Charlie ha rubato la manopola
the train won’t stop going – Ed il treno non si fermerà
no way to slow down – Non c’è modo di rallentare
He hears the silence howling – Sente il silenzio che ulula
catches angels as they fall – Prende al volo gli angeli che cadono
And the all-time winner – Ed il vincitore di ogni tempo
has got him by the balls – L’ha preso per le palle
He picks up Gideons Bible – Prende la Bibbia di Gideon
open at page one – Aperta a pagina uno
I think God, he stole the handle and – Credo Dio, che lui abbia rubato la manopola
the train won’t stop going – Ed il treno non si fermerà
no way to slow down – Non c’è modo di rallentare
#iananderson #charlesdarwin #evoluzione #creazione #diavolo #aqualung #jethrotull
Leggi tutto (28 righe)
Jethro Tull - Locomotive Breath
4
2
Aggiungi un commento...
giubra63 Succede all'estero - Ieri alle ore 23:51
IL GENOCIDIO DEI CRISTIANI E YAZIDI IN SIRIA E IRAQ:
"Sorella Maria Guadalupe, una suora argentina che sta vivendo da 18 anni in missione in Medio Oriente, crede che di tutto quello che succede in Siria e Iraq non si parla abbastanza. “Avete presente gli attentati di Parigi? Da noi cose così succedono tutti i giorni. Ma non ci sono reazioni dell’opinione pubblica occidentale”. In alcune occasioni, quando i media occidentali parlano della Siria, finiscono per manipolare i fatti: “come quando”, racconta sorella Maria Guadalupe, “è stata scambiata una manifestazione pro-Assad con una protesta contro di lui”. “Non che Assad fosse un santo, ma quello che sarebbe venuto dopo era molto peggio”. “Non dimenticatevi di noi." Non lì abbiamo dimenticati. E non li dimenticheremo.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO"
https://www.flickr.com/photos/citizengo/sets/72157667446261822/?mkt_tok=eyJpIjoiTUdaaE1qazVZMlZrTldFeCIsInQiOiJaWXFrTmNpcWxwa0k3MFBrMGpcL0E3eGQrOXh1NFUzR2xPeExuSURHSzBmenBoVm5ycVA4dkxkaWxJWVUrQXFRbno1VTJXQXJhZTdqUnNTQjNra0JsQjIrVXNkMndydm1SWnp3WUVtNUlJUzQ9In0%3D
#PadreDouglas #SorellaMariaGuadalupe #cristiani #yazidi #genocidio #crimini #martiri #stupri #stupro #Siria #Iraq #cristianofobia #Assad #StatoIslamico #Stato_Islamico #Daesh #Isis #Islam #Sharia
Leggi tutto (19 righe)
Condiviso inizialmente da Mario Armosini:
“Non abbiamo nessuno che ci difenda. Non abbiamo diritti. E non abbiamo speranze.”
Ciao, Mario.
Mentre ti scrivo, a New York il Congresso WeAreN2016 (“Siamo tutti Nazareni”) sta terminando. In questi giorni abbiamo ascoltato testimonianze impressionanti, abbiamo consegnato le firme dei nostri sottoscrittori a difesa dei cristiani perseguitati, abbiamo presentato il nuovo documentario di CitizenGO “Insha Allah - Il sangue dei martiri”; insomma, abbiamo fatto tanto per far sentire la voce dei cristiani perseguitati e per riaffermare l’importanza del diritto alla libertà religiosa presso le Nazioni Unite.
Voglio condividere con te i momenti più significativi, perché in fin dei conti questo evento di CitizenGO (così come tutto ciò che facciamo ogni giorni) è stato possibile solo grazie a te e a tutti i sottoscrittori che partecipano alle nostre iniziative. Per questo, prima di cominciare, non posso che ringraziarti di cuore.
Delle tantissime testimonianze raccolte durante questi giorni di lavori del Congresso, voglio riportartene alcune, quelle che mi sono sembrate più forti.
Carl e Marsha Mueller hanno partecipato alla sessione di giovedì 28 pèresso la sede dell’ONU, promossa assieme all’Osservatore Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. La loro storia è davvero terribile: la loro figlia Kayla (di 26 anni), che lavorava in Siria in aiuto alle vittime della guerra, viene rapita dall’ISIS, ridotta in schiavitù e violentata ripetutamente. “Ci dissero che l’avevano torturata, che era proprietà personale di Al-Baghdadi e che l’avevano data in sposa a quest’ultimo. Abbiamo capito subito cosa significava”. Quattro mesi prima di venire uccisa, nel febbraio 2015, Kayla ha scritto una lettera commovente ai genitori, riaffermando la sua fede e concludendo così “Non abbiate paura. Se Dio vuole, saremo di nuovo insieme.” La loro richiesta, per la comunitù internazionale, è molto semplice: “Bisogna stare uniti e trovare una soluzione a tutto questo. Dobbiamo chiedere con forza ai governi di risolvere questa situazione”.
Samia è una ragazzina yazida di 15 anni. Senza sapere una parola di inglese, senza essere mai uscita dalla sua comunità, ha trovato il coraggio di venire a New York e descrivere, tra le lacrime, come durante 6 mesi di prigionia da parte dell’ISIS, a 13 anni, è stata ripetutamente violentata. “CI facevano cose orribili. Violentavano bambine anche di 7 o 8 anni. Uccidevano le nostre mamme perché erano troppo vecchie per i loro gusti. Volevano solo le bambine per utilizzarle come schiave sessuali.” Elisa von Joeden-Forgey, esperta di Studi sul Genocidio dell'Università di Stockton, ha spiegato che "la violenza sessuale è parte integrante della tattica genocida", perché "danneggia irreparabilmente l'individuo e la società" e, in combinazione con gli stermini e le altre volenze, mira a distruggere "non solo i corpi, ma le anime e le identità". Samia grida aiuto: “Siamo in pericolo di essere sradicati dalla nostra terra. Non abbiamo risorse e forze per difenderci da soli”. Non far sentire sole le vittime di questo orrore, come spiega l’avvocata Jacqueline Isaac, è fondamentale per permettere loro di superarlo.
Ancora ragazze giovanissime fatte schiave dai terroristi. Sono quelle rapite da Boko-Haram. Ce lo racconta monsignor Joseph Bagobiri, arcivescovo di Kafanchan, in Nigeria (Paese dove sono morti circa 11.500 martiri negli ultimi 8 anni). “Boko-Haram è diventato il peggior gruppo terrorista del mondo.” Monsignor Bagobiri non ha quasi più speranza di rivedere vive le circa 200 ragazze ancora nelle mani dei terroristi, perché, ci spiega, “non solo le utilizzano come schiave sessuali, ma anche come bombe suicide”. E ancora un grido di aiuto: “I cristiani nigeriani non hanno nessuno che li difenda, non hanno diritti nè speranza di sopravvivere.”
Padre Douglas lo avevamo incontrato in Iraq in febbraio, quando abbiamo visitato il suo campo profughi cristiani ad Erbil. Padre Douglas ha ancora speranza per la comunità cristiana irachena, a patto che si riformi profondamente la Costituzione del Paese: “I politici iracheni parlano in pubblico citando il Corano e pregano nei loro interventi, (...) e la Costituzione irachena mescola principi democratici e precetti coranici”. Questo non può assicurare una convivenza pacifica quando, come sta accadendo ora, “un gruppo vuole radicare le sue idee considerando noi altri come schiavi”. Riconoscere ufficialmente il genocidio in corso è “il primo passo per porre rimedio. Se non lo chiamiamo così, non stiamo dicendo la verità.” Padre Douglas è stato sequestrato dai terroristi per nove giorni: è stato torturato, gli hanno rotto il naso e i denti con un martello. Per il fatto di essere cristiano.
Sorella Maria Guadalupe, una suora argentina che sta vivendo da 18 anni in missione in Medio Oriente, crede che di tutto quello che succede in Siria e Iraq non si parla abbastanza. “Avete presente gli attentati di Parigi? Da noi cose così succedono tutti i giorni. Ma non ci sono reazioni dell’opinione pubblica occidentale”. In alcune occasioni, quando i media occidentali parlano della Siria, finiscono per manipolare i fatti: “come quando”, racconta sorella Maria Guadalupe, “è stata scambiata una manifestazione pro-Assad con una protesta contro di lui”. “Non che Assad fosse un santo, ma quello che sarebbe venuto dopo era molto peggio”.
Come commentare tutto questo? Delle tante reazioni che mi vengono in mente, una cosa è certa: dobbiamo continuare a darci da fare per difendere le vittime di persecuzioni religiose, per svegliare le coscienze dell’opinione pubblica e delle istituzioni occidentali. Per far sentire la loro voce, come abbiamo fatto finora e come continueremo a fare, finché sarà necessario.
Ci hanno chiesto: “Non dimenticatevi di noi." Non lì abbiamo dimenticati. E non li dimenticheremo.
So che anche tu, Mario, anche partecipando alle campagne di CitizenGO; farai la tua parte.
Voglio terminare con le parole di speranza di Eisham, figlia minore di Asia Bibi, anche lei ospite al Congresso. Nel raccontare la storia della madre, tra le lacrime e nella commozione di tutti i presenti, ha concluso così: "So che con l'aiuto dei cristiani, mia mamma tornerà a casa."
Grazie del tuo impegno.
A presto,
Matteo Cattaneo e tutto il team di CitizenGO
Leggi tutto (85 righe)
em.citizengo.org/CDM00r0HR0tO0XN43c09Y03
em.citizengo.org
10
4
5 commenti
giubra63
12:47
+Alessandra Giambitto l'ONU dovrebbe provvedere ai campi profughi, visto quello che paghiamo. Ma qui si tratta di genocidio, che poteva essere evitato con un intervento massiccio nel maggio 2014! erano pochi e poco organizzati!
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - Ieri alle ore 22:38
Basta criticare il mondo Gay. Vi giro dei consigli per uno splendido week-end
http://www.teladoiofirenze.it/gay-lesbian/4-cose-che-non-sapete-sullo-sport-gay-a-firenze/
4 cose che non sapete sullo sport gay a Firenze
teladoiofirenze.it
C’è la squadra di calcetto omosex che organizza la Finocchiona cup, il team di donne nel pallone o ancora il gruppo di appassionati di trekking. E’ il classico proposito per l’anno nuovo: fare un’attività fisica, che non sia il salto sul divano, per smaltire le grandi mangiate di Natale. Vi proponiamo una guida diversa per […]
2
1
4 commenti
betta stranita
08:00
+
1
2
1
+Sergio DiM il problema è che si percepiscono diversi .....e migliori o almeno questo è il messaggio che fanno passare
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Adozioni-Eterologa - Ieri alle ore 22:09
26
5
18 commenti
betta stranita
08:25
+
3
4
3
+Madama Lucrezia abbiamo in comune la iattura di sindaci allineati al pensiero unico che invece di farsi promotori di manifestazioni del genere dovrebbero vergognarsi .Io andrò al mare ...di corsa ...Buona giornata 👋😚🌹
Aggiungi un commento...
corrado Ferretti Discussione (Non solo Gender) - Ieri alle ore 20:48
Stefano Nasetti ha condiviso originariamente il post con People Against New World Order (Controllo Sociale e Manipolazione Mediatica):
IN FILA PER TRE
Questa canzone è stata scritta nel 1974 da Edoardo Bennato e pubblicata nell'album I Buoni e i Cattivi
Nonostante siano passati oltre 40 anni è ancora attualissima e descrive perfettamente il sistema educativo (non solo italiano ma di tutto il mondo occidentale) nel quale nasciamo e cresciamo.
Bennato voleva descrivere il sistema educativo e sociale nel periodo del fascismo. Quello descritto è un sistema in cui fin da piccoli le persone sono abituate a non pensare fuori dagli schemi e a seguire le regole. La priorità di tutte le dittature è ed è sempre stato, l'anichilimento del libero pensiero.
Ascolta bene le parole della canzone e poi rifletti sul mondo di oggi.
Forse scoprirai che viviamo in una democrazia apparente, in cui la libertà è forse soltanto un'illusione della nostra mente....
Il mondo è diverso da come appare..........
Info su
www.illatooscurodellaluna.webnode.it
Comprimi
In fila per tre Edoardo Bennato
8
1
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 21:58
+
1
2
1
ma non li vedi quanti altri bambini?..
eh si, si comincia presto in ogni regime ... poi adesso più che mai..tutti a cantare canzoncine allegre e recitare storielle amene su quanto è bello un mondo con tutti i colori dell'arcobaleno, Babele insomma dove nun te potrai manco più permette de da le spalle a nessuno se nun porti le mutande de bandone ;)
Leggi tutto
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Adozioni-Eterologa - Ieri alle ore 16:14
http://www.papaboys.org/la-testimonianza-della-figlia-di-una-coppia-gay-che-si-sfoga-e-dovrebbe-farci-svegliare/?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
Same sex non è come mamma e papà....
La testimonianza della figlia di una coppia gay che si sfoga e dovrebbe farci svegliare
papaboys.org
Dalla sua introduzione in Canada nel 2005 il matrimonio omosessuale ha eroso i diritti fondamentali. Creando disperazione, come quella che raccontiamo in questa testimonianza
20
7
4 commenti
Von LeonHart
00:23
+
2
3
2
la cosa bella e che sembra che ce lo deve dire una testimoniaanza o un cavolo di scienziato, come se fosse un ragionamento cosi complesso da capure
Aggiungi un commento...
Morgan Zimmer
PROPRIETARIO Scuola e GENDER - Ieri alle ore 14:58
ATTENZIONE! 🔴🔴🔴
Queste due "simpatiche "paginette le ho trovate sul libro di storia di mia sorella piccola.
È se notate è dentro un progetto con scritto "lavorare sulla costituzione " .ha l autrice è di sinistra e si chiama Vittoria Calvani, impegno e memoria, volume 1.
Non sò se lo leggete cmq il documento p.243 preso tra l'altro da "il fatto quotidiano "7 novembre 2009) si intitola
Il malato è l'omofobo, non l omosessuale
(Cmq ve lo scrivo tt qnt)
La giornalista Elisa Battistini ha intervistato Vittorio Lingiardi,medico psicoanalista e docente all'università la Sapienza di Roma.
Perché un omosessuale si rivolge a un analista?
Perché l omosessualitá è ancora vista come una devianza una sfortuna un anomalia.
Chi è il paziente tipo?
Giovani sotto i 30 anni,nell età in cui si struttura la personalità.
Adolescenti che temono di dare un dispiacere ai genitori. Giovani che risentono di un contesto sociale discriminatorio. Perciò è fondamentale dare diritti e mostrare rispetto.
Qual è il messaggio della politica italiana?
Sembra dire: fate quello che volete, ma non vi riconosciamo come persone normali. Il messaggio implicito simbolico è che un omosessuale è una persona disordinata deviante.
Una falsità assoluta .l omosessualità è stata depennata da quasi 40 anni dal novero delle malattie. La patologia VERA,FORSE, È L'OMOFOBIA N
DOVREMMO CURARE GLI OMOFOBI?
LA FOBIA È UN CONCETTO PSICOPATOLOGICO . NOI ABBIAMO IN TERAPIA GLI OMOSESSUALI E NON GLI OMOFOBI MA FACENDO UN PARAGONE È COME SE DOVESSIMO FAR RAGIONARE GLI EBREI E NON GLI ANTISEMITI.
DI cosa ha paura l omofobo?
L omosessualità lo spaventa xké rappresenta un disordine rispetto a categorie che ritiene immutabili come il maschie e il femminile, l attivo e il passivo. L omosessualità disorienta l omofobo. Poi c è la paura di ciò che non si conosce ,dell ignoto. Infine c è anche una sorta di inaccettabile INVIDIA PER CHI VIVE LIBERAMENTE LA PROPRIA SESSUALITÀ.
che cosa dovrebbe fare la politica?
Dare diritti . Negarli significa discriminare disconoscere delle categorie.
Perché ci sono tanti episodi di violenza contro i gay?
Più le persone esprimono la propria diversità più la cosa infastidisce. In una situazione in cui il presunto diverso sta al proprio posto ci sono meno aggressioni xké chi deve sentirsi anomalo si sente tale e non disturba nessuno. Se il presunto diverso vive serenamente il proprio orientamento la cosa inquieta chi vorrebbe discriminarlo. Che quindi desidera punirlo. È una reazione simile al razzismo.
Ma insomma che cos'è l omosessualita?
Una variante NORMALE della sessualità un espressione DELLE TANTE SESSUALITÀ POSSIBILI.
NON ESISTE UN MODELLO UNICO DELLA SESSUALITÀ. NON È MAI ESISTITO NELLA STORIA UMANA.
da medico posso assicurare k le sessualità sono plurali.
CONTROLLATE I LIBRI SCOLASTICI DEI VOSTRI FIGLI.ATTENZIONE!
Leggi tutto (50 righe)
01/05/16
2 foto
8
2
26 commenti
ROSSATI GUALTIERO
15:17
+
1
2
1
+Leonardo 99 cristianofobia è d'obbligo,
la definizione "autorazzismo" è simpatica, poichè dice la verità...
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Non solo Gender) - Ieri alle ore 14:27
Chi deteneva il trust, il monopolio delle piazze, chi sapeva mobilitare "le masse", come si dice nel vecchio slang marxista, ora è al Potere.
Primo maggio, su coraggio!
sauraplesio.blogspot.com
11
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - Ieri alle ore 14:16
Sondaggio: fa più pena o più schifo?
18
2
13 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 22:00
+
3
4
3
+Giusy Tavella specie la giacca ;) er divano de pora bisnonna mia era più de gusto almeno era de seta de San Leucio ;)
Aggiungi un commento...
Deca paradigma Discussione (Non solo Gender) - Ieri alle ore 11:19
BR EXIT: TUTTO FINIRA' LA' DOVE INCOMINCIO'?
Mancano 2 mesi al referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione €uropea ed i sostenitori del Br exit hanno buone possibilità di vittoria: la tigre cavalcata da David Cameron per vincere le elezioni del 2015, finirebbe così col divorare lui e gli avanzi delle istituzioni brussellesi, sancendo la fine dell’€uropa unita, nata paradossalmente proprio nei circoli della City londinese ....... deca
BR EXIT: TUTTO FINIRA' LA' DOVE INCOMINCIO'?
decamentelibera.blogspot.com
Br exit: tutto finirà là dove tutto è cominciato? by Federico Dezzani Mancano due mesi al referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione €uropea ed i sostenitori del Br exit hanno buone possibilità di vittoria:...
7
Deca paradigma
Ieri alle ore 11:54
C O N D I V I D E T E , è uno studio sulla caduta degli Dei !!!
Aggiungi un commento...
Vitruviano da Vinci Discussione (Non solo Gender) - Ieri alle ore 10:27
Cirenaica in piazza, bandiere bruciate, stranieri “terroristi”: Italia, SVEGLIAAA!!!
difesaonline.it
Cari lettori di Difesa Online, come avevamo anticipato, la giornata di ieri ha visto la Cirenaica scendere in piazza per manifestare rabbia contro chi dovrebbe pacificare il Paese e combattere il terrorismo. Le proteste non hanno risparmiato nessuno. L'inviato speciale dell'ONU, il tedesco Martin Kobler, è stato rappresentato con baffetti di hitleriana memoria mentre il nostro ministro della Difesa, Roberta Pinotti, viene mostrata con una barbett...
13
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - Ieri alle ore 08:36
QUELLO CHE CI ATTENDE
Il Governo turco ha intensificato la sua guerra contro il cristianesimo. Erdogan ha preso il controllo di sei chiese di Diyarbakir, città del sud-est del Paese (oggi devastata dalla guerra) nella sua ultima mossa per schiacciare la libertà di parola e la libertà religiosa dei cristiani.
Il sequestro – sanzionato dallo Stato – è solo l’ultimo di una serie di sviluppi preoccupanti da addebitare alla crescente linea dura della Turchia, che è in trattative avanzate con l’UE per quanto riguarda l’esenzione dall’obbligo del visto per gli spostamenti dei suoi 80 milioni di cittadini.
Come riporta l’Express, nella confisca sono incluse chiese cattoliche, protestanti ed ortodosse, una delle quali ha oltre 1.700 anni.Ora, le chiese sono di fatto diventate proprietà dello Stato – nel senso che sono gestite dal Governo – in un Paese con un record disastroso per i diritti umani, in cui circa il 98% della popolazione è musulmana.
Secondo il sito World Watch Monitor, l’ordine di sequestrare le chiese è stato dato il 25 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri di Erdogan.Il Consiglio dei Ministri sostiene però che sia stato dato sulla base del fatto che le autorità intendono ricostruire e restaurare il centro storico della città, che è stata parzialmente distrutta da 10 mesi di conflitto urbano tra le forze governative e i militanti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK).
Ma le confische hanno indignato i fedeli, i quali temono un colpo di Stato del Governo contro la religione e minacciano ora di intraprendere un’azione legale contro tale decisione. L’Associazione degli Avvocati di Diyarbakir, che rappresenta i fedeli cristiani di una delle chiese rubate dal Governo, ha ufficialmente presentato ricorso contro tale azione.
Anche Funzionari del Governo locale hanno criticato la decisione, sostenendo che le confische non godono di alcuna giustificazione legale e causano danni culturali per la città. Per tutta risposta, i Ministri hanno insistito dicendo che l’ordine di farsi carico delle chiese non è stato dato per motivi religiosi, sottolineando che hanno altresì confiscato un certo numero di moschee storiche della città. Ma, a differenza delle Chiese cristiane che sono mantenute dalla generosità delle loro comunità, tutte le moschee in Turchia sono finanziate e sostenute dallo Stato, il che significa che il loro futuro è assicurato.
Victoria Coates, Consigliere per la Politica Estera del candidato alla Presidenza degli Stati Uniti Ted Cruz, ha dichiarato che il sequestro si inserisce perfettamente in uno schema previsto per il Medio Oriente, dove i cristiani sono sistematicamente sfollati e perseguitati.
“Quello che sta accadendo nel sud della Turchia è fin troppo tipico del Medio Oriente di oggi, dove antiche comunità cristiane vengono rimosse e perseguitate dalla violenza settaria. Il Governo dovrebbe muoversi rapidamente per rendere queste chiese ai loro legittimi proprietari, e non approfittare della situazione per confiscarle in modo permanente”.
Bruno Cornacchiola
In tal senso sono interessanti i diari che Bruno Cornacchiola scrisse dal 1947 al 2001, anno della sua morte, custoditi presso l’associazione dei fedeli da lui fondata. Cornacchiola, inizialmente protestante e comunista, intenzionato ad uccidere papa Pio XII, identificato, secondo la dottrina luterana, con l’Anticristo, si convertì al cattolicesimo dopo che la Madonna gli è apparve il 12 aprile 1947. A partire dal quel giorno ricevette molti altri messaggi che sono rimasti segreti sino a che Saverio Gaeta ha consultato i Diari che li contengono e li ha resi pubblici.
Come scrive don Curzio:
Il 12 aprile 1947 Cornacchiola, presso la località delle Tre fontane in Roma, ove San Paolo subì il martirio, ebbe una apparizione della Madonna contenente alcune rivelazioni. Esse (circa una sessantina) son continuate per tutta la sua vita e Cornacchiola stesso le ha trascritte nei suoi Diari. Sono rivelazioni private. Cornacchiola stesso le ha sottomesse al giudizio dell’Autorità ecclesiastica, che già con Pio XII iniziò ad approvarle. Il primo quaderno dei suoi Diari, contenente il resoconto della prima apparizione della Madonna, Bruno Cornacchiola lo consegnò a papa Pio XII la notte del 22 luglio del 1947 alla presenza di don Sfoggia, di padre Riccardo Lombardi e di padre Felice Maria Cappello, i quali avevano potuto leggere il messaggio del 12 aprile dietro autorizzazione del Papa. A questo incontro privato ne seguì uno pubblico e ufficiale il 9 dicembre del 1949 in cui il Papa incoraggiò Cornacchiola a fare delle conferenze sulle apparizioni da lui avute. Inoltre il 5 ottobre del 1947 Pio XII benedisse la statua della Madonna riproducente la Vergine apparsa a Cornacchiola e nel 1956 papa Pacelli consentì il culto pubblico, affidando ai francescani minori conventuali la custodia della grotta e della cappella adiacente.
Ecco alcune rivelazioni del Cornacchiola, particolarmente attuali e preoccupanti anche visto quanto sta accadendo in Turchia:
Il 21 luglio 1998: “Ho sognato che musulmani circondavano le chiese e chiudevano le porte e dai tetti gettavano benzina e davano fuoco, con dentro i fedeli in preghiera e tutto andava a fuoco” (op. cit., p. 210).
All’alba del 10 febbraio 2000 un altro sogno angoscioso: “Mi trovo a San Pietro […] una folla di barbari correva dentro la basilica uccidendo chiunque incontrava. […]. Tutti i sacerdoti presenti erano con l’abito talare, ai lati del sagrato i vescovi erano a sinistra i cardinali a destra e pregavano in ginocchio col viso a terra” (op. cit., p. 210).
11 marzo 1970 “che brutta notte ho passato. Un sogno mi ha tenuto in apprensione tutta la notte. Il Papa circondato da cardinali e vescovi che gridavano verso di lui dicendogli parole rivoluzionarie. […]. Il Papa viene preso e scaraventato dentro un pozzo” (op. cit., p. 217).
Quella del 21 settembre 1988 è la più interessante: “Quello che ho sognato non si avveri mai, è troppo doloroso e spero che il Signore non permetta che il Papa neghi ogni verità di fede e si metta al posto di Dio. Quanto dolore ho provato nella notte, mi si paralizzavano le gambe e non potevo più muovermi, per quel dolore provato nel vedere la Chiesa ridotta ad un ammasso di rovine” (op. cit., p. 218).
Il 4 gennaio 1992: “I cristiani si combattono perché non hanno più un capo che li guidi” (op. cit., p. 219).
Il 26 gennaio 1996: “Questa notte ho visto la basilica di San Pietro andare a fuoco” (op. cit., p. 220).
Il 31 dicembre 1990 Maria gli confida: “Falsi profeti, che cercano con tutti i mezzi di avvelenare le anime cambiando la dottrina di Gesù in dottrine sataniche; e toglieranno il Sacrificio della croce che si ripete sugli altari del mondo” (op. cit., p. 221).
Il 12 marzo 1983 la Madonna della Rivelazione dice a Cornacchiola: “Il pericolo è alle porte, una guerra atomica, se non si fa come ho detto, è inevitabile. […]. Parlo a tutti, l’atomica è pronta, gli uomini senza coscienza minacciano di usarla e il pericolo è sempre più vicino di quanto non pensiate” (op. cit., p. 223).
Il 13 luglio 1998: “Questa notte ho sofferto molto in sogno. C’era la guerra e gli stranieri invadevano l’Italia” (op. cit., p. 226).
In Europa i politici sono proni in un disperato tentativo di risolvere il caos dei migranti da loro stessi favorito. Come parte di un accordo progettato per arginare il flusso di persone che entrano nel Continente, i leaders dell’UE hanno promesso di aprire l’Europa a 80-90 milioni di Turchi e di accelerare i colloqui col Paese al fine di farlo entrare nel blocco delle 28 nazioni.
Forse, il Cornacchiola “vide” davvero quello che da qui a breve ci attende...
Comprimi
11
Vitruviano da Vinci Discussione (Gender e dintorni) - Ieri alle ore 08:11
COME GLI OLIGARCHI HANNO OTTENUTO IL POTERE
In America (e di conseguenza nel mondo) l’Agenda omosessualista non ammette defezioni. Vedremo come questa Agenda, applicata con ferocia sincronizzata, sia emanata dagli stessi centri di potere che 40 anni fa colpirono l’economia mondiale introducendo una irreversibile crisi economica.
Ad aprile del 2015 nello Stato dell’Indiana il legislatore Mike Pence aveva approvato il ‘Religious Freedom Restoration Act’: in sostanza i cittadini dell’Indiana possono invocare “motivi religiosi” per rifiutare “la prestazione di servizi” nel corso della celebrazione di un’unione omosessuale.
Pochi giorni fa, seguendo l’esempio dell’Indiana, anche la Georgia, con la ‘House Bill 757’, ha voluto donare protezione legale a coloro che considerano il partecipare ad un matrimonio omosessuale una violazione della loro coscienza. Il coraggio dei legislatori della Georgia, che sentivano di avere il dovere di rappresentare il popolo che li ha eletti, ha provocato un feroce impeto d’ira.
Identiche minacce sono state riversate addosso ai legislatori del North Carolina. Una pressione gigantesca, che vede scendere in campo le principali corporation americane del business. Il CEO di Salesforce Marc Benioff è arrivato ad Indianapolis per intimidire i legislatori con minacce di rappresaglia economica se lo Stato si fosse permesso di non portare avanti l’agenda omosessuale dell’élite oligarchica.
Come ha riportato la stampa americana:
La discriminazione è un pessimo affare per lo Stato del North Carolina. La maggior parte dei firmatari contro la legge degli obbiettori di coscienza include una lista di aziende che non hanno sede in questo Stato, ma si tratta di una lista di alto profilo, che include i vertici di Apple, Facebook, Airbnb, Yahoo, Twitter, Salesforce, Marriott, Pfizer, e Levis. Bank of America, la più grande società (per fatturato) del North Carolina, non era stata inserita nella lettera originale, ma ha annunciato subito dopo di aver firmato anch’essa sottoscritto il documento di condanna alla legge. Ad inizio aprile anche American Airlines, Cisco, Miramax, Uber, Google Ventures, e Braeburn Pharmaceuticals hanno voluto aggiungere i loro nomi.
In North Carolina, a differenza dell’Indiana, i legislatori hanno resistito alle pressioni degli oligarchi ed hanno fatto passare l’intero disegno di legge con la firma del governatore Pat McCrory.
La rabbia degli oligarchi è emersa con evidenza sulla stampa nazionale (da loro controllata):
Il 23 marzo, i legislatori del North Carolina si sono precipitati a presentare una legge chiaramente discriminatoria per i gay ed i transgender, che, tra le altre cose, prevede l’obbligo per le persone transgender di utilizzare bagni o spogliatoi pubblici che corrispondano al loro sesso di ‘nascita’ e non alla quello della loro ‘identità di genere’. Il governatore Pat McCrory, repubblicano, ha ratificato l’atto il giorno stesso.
La cabala omosessualista, capitanata dai CEO delle maggiori compagnie americane, è calata anche su Athens (Georgia), minacciando gravissime rappresaglie economiche. Un fronte ultra-compatto è al lavoro su una stessa Agenda, ed anche questa volta è stato usato il volto dell’Amministratore di Salesforce Marc Benioff: un anno dopo aver intimidito pubblicamente il North Carolina, è toccato alla Georgia; medesime richieste, medesimi supporters alle spalle.
I CEO di Coca-Cola, Time/Warner, Disney, ed altre 400 grandi aziende hanno fatto irruzione sulla scena per ricordare ai legislatori degli Stati americani che sono loro – la cabala oligarchica degli amministratori omosessualisti – ad avere l’ultima parola su ciò che la Legge deve dire. Quando la NFL si è unita al gruppo dei CEO minacciando di depennare il nuovo stadio degli Atlanta Falcons come sede per un futuro Superbowl, il Governatore della Georgia Nathan Deal ha inevitabilmente ceduto sotto tale pressione ponendo un veto al proprio disegno di legge, dimostrando ancora una volta che le legislature statali, quando si tratta di brandire il potere politico nelle province, non contano nulla rispetto alla volontà degli oligarchi omosessualisti.
Questa volta però, i legislatori statali hanno avuto il coraggio di reagire in risposta a questa manifesta usurpazione del potere loro conferito dagli elettori. Il senatore dello Stato, Mike Crane, ha richiesto l’avvio di una sessione speciale alla Camera per ignorare il veto, poiché a suo avviso si tratterebbe dell’“ennesimo esempio di come la classe politica viene acquistata e pagata dalle Corporations e dai lobbisti. Piuttosto che reagire e proteggere il Primo Emendamento, la classe politica avrebbe preferito sacrificare quei diritti per mantenere costante il flusso di denaro nelle sue casse”.
Ma la situazione è molto peggiore di come la dipinge il senatore Crane. Voler vedere questo episodio di violenza, intimidazione alle legislazioni statali e minacce di far crollare l’economia regionale – al solo tentativo di garantire la libertà di coscienza ai cristiani d’America – come una violazione al Primo Emendamento… è voler banalizzare la magnitudo di ciò che è avvenuto. Quello a cui abbiamo assistito è stato un attacco contro l’idea stessa di Governo rappresentativo. Le legislature di Stati come Indiana e Georgia sono sotto una incessante offensiva, il cui unico scopo è quello di mettere il potere unicamente nelle mani di docili servi obbedienti. Intimiditi dalla forza ormai invincibile degli oligarchi e da minacce inconcepibili di distruzione dell’economia di sostentamento dei singoli Stati, le legislature d’America stanno via via trasformandosi da entità che (una volta) rappresentavano la volontà del popolo in servi dell’Impero ebraico. Ponendo un veto alla propria legislatura, il governatore Deal si è dichiarato un proconsole asservito al piacere degli oligarchi, non al popolo dello Stato della Georgia.
Ma non è un caso. La Georgia detiene una lunga lista di governatori che da sempre si comportano come servi dell’Impero del male che ha sede a Wall Street e Washington.
Il 22 giugno, 1915, il governatore della Georgia John Slaton aveva commutato la sentenza che condannò a morte l’ebreo Leo Frank per lo stupro e l’omicidio della tredicenne Maria Phagan. L’indignazione si diffuse rapidamente tra la popolazione locale; una folla inferocita, di buon mattino, iniziò a marciare diretta verso la sede del governatore. Lungo la strada, la folla aveva fatto irruzione nei negozi di ferramenta alla ricerca di armi. La polizia riuscì a respingere circa la metà dei riottosi. Ciononostante 2.000 uomini armati riuscirono a raggiungere la residenza del governatore. Il programma era chiaro: un’effige di Slaton era stata impiccata nella piazza del paese, con al collo un cartello che recitava: “John M. Slaton, servo dei Giudei e traditore della Georgia”. Alla fine solo la milizia di Stato e le sue mitragliatrici (ed il fatto che Slaton aveva dichiarato la legge marziale) salvò il suo collo dalla furia della folla e dal cappio che gli era stato preparato.
Invece di rappresentare gli interessi delle persone che lo avevano eletto, Slaton finì per svendersi ai magnati ebrei di New York che minacciarono, come sta avvenendo anche oggi, lo Stato della Georgia di ritorsioni economiche.
Si sa, la merce di scambio per l’anima dell’uomo (in particolar modo per quella del politicante) sono sempre i soldi ed il potere in generale. La commutazione della pena all’ebreo Leo Frank sospese lo stato di diritto in Georgia, stabilendo al suo posto una plutocrazia — una legge per i ricchi ed una per i poveri; una legge che garantiva un illimitato potere invisibile, che poteva permettersi di stuprare ragazze impunemente; la legge si piegò sotto pressione degli oligarchi ebrei, e stabilì che in Georgia nessun Ebreo doveva subire la pena di morte per un crimine commesso contro un Gentile.
Il governatore Slaton ottenne l’osanna di tutta la stampa nazionale, ed il New York Times scrisse che poteva andare fiero ed aveva l’ammirazione di tutto il Paese; Slaton aveva salvato la Georgia da sé stessa e dal suo odio razziale antiebraico.
Quello che accadeva 100 anni orsono accade, come vediamo, anche oggi, ma in forma più grave; il recente attacco alla sovranità della Georgia, assecondato dal Governatore Deal, è stato fatto passare come un “salvataggio della Georgia da sé stessa” e dalla discriminazione omosessuale latente. La tattica è la medesima, e viene messa in atto sfruttando a pieno regime la stampa, l’industria e l’economia (capeggiata dai CEO delle grandi corporation della Silicon Valley e dalle star di Hollywood e dello sport), per inculcare alla popolazione un’idea contraria ad ogni diritto naturale.
Nulla è cambiato; oggi la coscienza politica degli uomini della Georgia è soggiogata da forme di intrattenimento potenti; le menti e la volontà sono storditi dalla dipendenza da sport, che rappresenta una forma di controllo sociale fin dai giorni in cui Cesare distribuiva il pane al Colosseo. Non è cambiato nulla, a parte l’arroganza del potere oligarchico, che ai nostri apocalittici giorni si intromette nel processo politico senza ormai doverlo nemmeno nascondere, forzando le legislazioni a piegarsi alla volontà di una Lega di football. Come mostra il video di Colin Powell intento a guardare il Superbowl da una portaerei dislocata nel Golfo Persico, l’America è il Superbowl, e il Superbowl è l’America. La cosa vale anche nel resto del mondo [non a caso, già i Protocolli descrivevano lo sport come un mezzo attraverso cui controllare le masse].
Oggi il dominio degli oligarchi non conosce più alcun freno, ed il potere che hanno accumulato in 40 anni di saccheggio senza precedenti gli ha resi ebbri del sangue degli innocenti, come descrive il libro della Rivelazione. La maschera è caduta definitivamente. Il potere tenebroso non permette che la sua Agenda venga ostacolata da una manciata di elettori ‘caucasici’, che si sono permessi di far buon uso di quello che rimane del diritto di eleggere rappresentanti alle assemblee legislative di province “arretrate” come la Georgia, il North Carolina, o l’Indiana.
New York, Washington, e la Silicon Valley – negli Stati Uniti come in Europa – non lo permettono.
La reazione dei media istituzionali alla campagna di Trump è un altro esempio di rabbia oligarca contro il popolo. Quando Trump ha iniziato a collezionare una serie di vittorie alle primarie, i servi del denaro della George Soros Foundation hanno cominciato a distruggere la sua corsa alle presidenziali in città come Chicago e nello Stato dell’Arizona attraverso gravi boicottaggi. Trump è stato accusato per la violenza che seguì a quei raduni. L’attacco al partito repubblicano nella figura del suo capofila alle primarie presidenziali è solo una delle tante manifestazioni di rabbia versi gli elettori, così ingenui da pensare di poter avere voce in capitolo per scegliere chi debba governarli.
Il messaggio degli oligarchi è chiaro: la politica deve rispondere direttamente all’Agenda che è stata programmata e deve essere attuata senza deroghe o defezioni. Il concetto aveva già funzionato in passato, su scala più modesta. La libertà accademica era scomparsa completamente dietro ai fatti dell’11 settembre. I professori che mettevano in dubbio l’assurda narrazione ufficiale, ad esempio sull’impossibile crollo della Torre 7, furono messi alla porta senza tanti complimenti. Oggi, dopo 15 anni, è giunto il momento di farla finita con il Governo rappresentativo a livello statale, od alla possibilità che si svolgano regolarmente delle primarie presidenziali, in cui la gente possa decide di scegliere il candidato del proprio partito senza essere sottoposta ad una valanga incessante di lavaggi di cervello attraverso i media.
Se nelle epoche passate l’idea della rappresentanza governativa e democratica aveva raggiunto il suo scopo soppiantando il diritto divino dei re e la nozione scolastica che legge positiva doveva avere qualche fondamento nella legge morale, oggi, quella stessa idea di Governo deve lasciare il poso all’“ingegneria del consenso”, un consenso programmato ad arte attraverso le nuove forme di comunicazione. Di fronte al fenomeno Trump, gli oligarchi hanno convocato i loro lacchè nei media e nei think tank per assassinare il suo personaggio.
Come hanno fatto gli oligarchi ad ottenere così tanto potere negli Stati Uniti e nel mondo intero?
La risposta breve a questa domanda – tralasciando quella ‘escatologica’ – è: attraverso l’usura.
Nel suo libro Killing the Host, Michael Hudson documenta che la spartizione dell’economia globale ha avuto luogo alla fine degli anni ‘70 come “una delle più grandi acquisizioni oligarchiche nella storia delle civiltà”. Naomi Klein definisce questa grande acquisizione oligarchica con il termine “shock doctrine”, descrivendola come “il più riuscito colpo di propaganda degli ultimi tre decenni”.
Non importa come lo si descrive; è fin troppo evidente che il conflitto tra gli oligarchi ed i cittadini – per come si è manifestato durante le primarie presidenziali o attraverso l’assalto omosessualista dei CEO contro il Governo statale – è stato programmato fin dall’inizio. La stessa Costituzione degli Stati Uniti è stata scritta dagli oligarchi dell’epoca al solo fine di fare gli interessi degli usurai, o, come scrive James Madison:
La fonte più comune e duratura di divisione è la ridistribuzione diseguale dei beni. Coloro che detengono qualcosa e coloro che sono senza proprietà hanno sempre rappresentato interessi ben distinti all’intero della società. Questa è la vera [e programmata] ‘discriminazione’. La regolamentazione di questi interferenti ed eterogenei interessi economici costituisce il compito principale della legislazione moderna, prevedendo le operazioni necessarie ed ordinarie della government lo spirito di partito o fazione (Charles A. Beard, An Economic Interpretation of the Constitution of the United States, New York, The Macmillan Company, 1952, p. 15).
Madison vede il conflitto tra creditori e debitori come la ‘questione politica fondamentale’, che la Costituzione americana ebbe necessità di risolvere. Inutile dire che coloro che hanno scritto la Costituzione, l’hanno progettata avendo in mente solo l’interesse del creditore/oligarca. I debitori e coloro che hanno adottato di buon grado la carta moneta non ha avuto voce in capitolo nella fondazione del Paese. Per tale motivo la ratifica della Costituzione americana scatenò più di due secoli di conflitti economici.
Dalla ribellione di Shays (1786) fino alla truffa del bail out di Obama per salvare Goldman Sachs nel 2008, la tensione tra creditore e debitore, tra gli oligarchi e la popolazione [o tra la democrazia ed il capitalismo per usare termini più comuni], è sempre stato risolto in favore dei pochi, dei creditori, degli oligarchi. Nel 1830 il 7° presidente USA, Andrew Jackson, rappresentò gli interessi del popolo contro gli oligarchi nella famosa “Bank War”; nel farlo mise in luce che questi usurai, controllando l’economia, potevano anche considerarsi parte del Governo nazionale, ma deliberatamente al di fuori del processo elettorale, e, quindi, “in grado di resistere alle esigenze del popolo, come di plasmare la società in generale” (William Greider, Secrets of the Temple: How the Federal Reserve Runs the Country, New York, Simon and Schuster, 1987, p. 11).
La cosa si capì chiaramente nel 1913, l’anno di creazione del Federal Reserve System. La sua attuazione confermò (e ratificò) l’idea che il controllo dell’economia doveva essere “deliberatamente posto al di fuori del processo elettorale”. La FED sarebbe diventata:
l’anomalia fondamentale al centro stesso della democrazia rappresentativa, una contraddizione in essere alla mitologia civica di autogoverno. I governatori della Federal Reserve hanno deciso le più grandi questioni di politica economica della storia del Paese, tra cui se far prosperare il Paese o farlo andare a rotoli. Il suo ruolo è rimasto sempre opaco e misterioso (Greider, p. 12).
La creazione della FED rappresentò un incidente controllato all’interno del conflitto fra lavoro ed usura o, se vogliamo, tra “democrazia” e “capitalismo”, — un conflitto che nella storia della civiltà è andato in scena più volte. Gli Ebrei sono sempre stati messi in guardia dal praticare l’usura e più volte fu richiesto loro di condonare i debiti spesso inesigibili che avevano contratto; una volta era ancora possibile sanare questa minaccia alla stabilità economica dei Paesi e delle genti sventolando lo spauracchio di disastrose conseguenze, come una seconda cattività babilonese. Roma, non a caso, si è indebolita (e poi è collassata) anche a causa della concentrazione usuraria della ricchezza in sempre meno mani.
In epoca contemporanea, l’atto finale di questo dramma, l’atto che Hudson descrive come “una delle più grandi acquisizioni oligarchiche nella storia della civiltà” ha avuto inizio il 15 agosto 1971, quando il Governo degli Stati Uniti svincolò la sua valuta dal Gold Exchange Standard, sospendendo l’obbligo della convertibilità del dollaro in oro fisicamente corrispondente.
Se l’eredità della guerra è l’inflazione, la guerra in questione fu il Vietnam. Impossibilitato ad aumentare le tasse per finanziare una guerra impopolare, Lyndon Johnson decise di combattere la sua guerra con il denaro preso a prestito. Nel 1970 difatti il debito pubblico avevano fatto tremare il sistema economico di Bretton Woods, che, sotto la guida di John Maynard Keynes, era stato impiantato dopo la seconda guerra mondiale. In tale sistema di valuta mondiale il dollaro era sostenuto dall’oro, ancorato ad esso per 35 dollari l’oncia. Dopo che l’America accumulò una montagna di debiti per finanziare la guerra in Vietnam, la “finestra d’oro” aveva lasciato l’America pericolosamente esposta: “le riserve conservate a Fort Knox si erano rapidamente estinte. Nel 1971 le istituzioni finanziarie straniere avevano accatastato crediti per un totale di 36 miliardi di dollari, il doppio rispetto ai 18 miliardi in oro che gli Stati Uniti detenevano ancora per la convertibilità internazionale” (Greider, p. 337). Se, com’era già accaduto durante anni ’20, la Francia avesse richiesto l’equivalente in oro dei crediti in dollari che deteneva, l’America non avrebbe potuto onorare gli obblighi. Così, nel mese di agosto del 1971, Nixon, in modo proattivo, terminò il ‘gold window’ — una decisione che avrebbe “seminato polemiche globali e disastrose ripercussioni economiche per i successivi decenni” (Greider, p. 334).
Una volta che il dollaro non era più ancorato all’oro, il suo valore cominciò a fluttuare drammaticamente in corrispondenza delle altre valute; ciò significava che la ricchezza di una nazione poteva essere cancellata da un giorno all’altro se la sua moneta si fosse deprezzata troppo rispetto alla valuta USA. L’arroganza di Nixon minacciò la stabilità economica del mondo intero.
In questo drammatico frangente, l’unico gruppo che ebbe la capacità e l’intelligenza di trasformare tale minaccia in un’opportunità furono le nazioni che appartenevano all’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio. Il 16 ottobre 1973 l’OPEC si “vendicò” aumentando il prezzo del petrolio da $ 3 al barile a $ 12. Consideriamo che dalla fine della seconda guerra mondiale fino al 1967, il prezzo del petrolio era aumentato di un modesto 2% l’anno.
Nel 1973, le nazioni dell’OPEC erano parte di ciò che venne chiamato il “Terzo Mondo” o Movimento dei Paesi Non-Allineati. Uno dei suoi leader più rappresentativi era Gamal Abdel Nasser, presidente dell’Egitto. Benché sprovvisto di petrolio, l’Egitto, situato a metà strada tra la Libia e l’Arabia Saudita, pretendeva parlare non solo per loro ed in qualità di leader del mondo arabo, ma anche per tutte le nazioni neo-indipendenti di Africa ed Asia, tra cui anche l’India, uscita dall’Impero britannico nel 1947. Il Terzo mondo, diventato noto come G-77, alle Nazioni Unite costituiva la maggioranza nell’Assemblea Generale ma non disponeva di alcuna rappresentanza al consiglio di sicurezza. Il boicottaggio del petrolio e lo shock dei prezzi concomitante era la vendetta delle nazioni non allineate contro il neocolonialismo del Nord. Con il petrolio usato come arma, il G-77 domandò la creazione di un nuovo ordine economico internazionale sfruttando l’Assemblea Generale delle Nazioni come forum per la presentazione delle sue richieste.
Gli oligarchi dell’emisfero settentrionale non potevano permettersi di ignorare una minaccia di questa portata. Giusto nel luglio del 1972, come se avesse previsto l’arrivo della tempesta, David Rockefeller (della Chase Manhattan Bank), in qualità di presidente del Council of Foreign Relations, creò la Commissione Trilaterale con l’aiuto di Zbigniew Brzezinski, il suo “architetto intellettuale”. Il fine ultimo della Commissione Trilaterale era quello di creare un fronte unito formato da Europa, Giappone e Stati Uniti contro le richieste sempre più imperiose del non-allineato “Sud”. Un anno dopo che la minaccia era diventata realtà, la Trilaterale rispose con l’aggiunta di Italia e Canada e si ribattezzò come “Gruppo dei Sette”, o G-7, la contro-offensiva oligarchica all’alleanza dei G-77.
Nel 1975 le nazioni del G7 si incontrarono presso il Chateau de Rambouillet (Francia) per rispondere alla rivolta nel Sud del mondo. Il drammatico aumento dei costi energetici aveva reso l’ordine sociale che fuoriusciva da Bretton Woods e dal periodo keynesiano – soprattutto in merito alle esigenze del lavoro sindacalizzato – troppo costoso per incontrare i gusti degli oligarchi, che erano insoddisfatti dei bassi rendimenti che stavano ottenendo dai loro investimenti nelle economie industriali del Nord. Quello che maggiormente li preoccupava, più della rinascita del comunismo, simboleggiato dalla sconfitta americana in Vietnam nel 1975, era lo spettro dell’inflazione — che si aggirava per l’Europa (ed in America) a seguito dello shock petrolifero. L’inflazione rappresentò la più grande minaccia per la ricchezza degli oligarchi. Un tasso di inflazione del 10% l’anno avrebbe fatto sì che il creditore globale vedesse svanire metà dei suoi capitali nell’arco di soli 5 anni. Questo fattore, combinato con il vantaggio che i salariati ottennero prendendo in prestito dollari gonfiati, era una minaccia per il controllo del pianeta. Questo è il motivo per cui gente come Henry Kissinger ed Helmut Schmidt, allora cancelliere della Germania Ovest, si riuniscono a Rambouillet.
La soluzione alla rivolta nel Sud che venne trovata fu la creazione di una “nuova geografia della produzione”, ovvero una massiccia dislocazione di manodopera dall’alto salariato delle economie sindacalizzate del Nord ai laboratori clandestini emergenti del Sud. La “nuova geografia della produzione” coinvolse “la disarticolazione del fordismo, l’emergere del satellite e la tecnologia del cavo sottomarino, la containerizzazione delle navi, ed altri cambiamenti tecnologici che hanno permesso alle imprese di approfittare dei tassi salariali differenziali. Nel caso di Schmidt, il salario dell’Asia orientale” (Vijay Prashad, The Poorer Nations). Schmidt, servo dell’oligarchia, gentilmente offerse l’industria tessile tedesca sull’altare del negozio globalista.
“Dato l’elevato livello dei salari in Europa”, dichiarò Schmidt:
Non posso fare a meno di credere che nel lungo periodo le industrie tessili scompariranno in Germania. Non possiamo scongiurare la concorrenza più economica che viene da fuori. Il capitale investito in un posto di lavoro nel settore tessile in Germania è così elevato che è pari a quello delle acciaierie tedesche. In Asia orientale i salari sono molto bassi rispetto ai nostri. Le industrie di abbigliamento in Francia e in Italia, che fanno alta moda, sopravvivranno. Sono creative e sopravvivranno. Al contrario, l’industria tessile tedesca è in buona salute oggi, ma svanirà nel giro di dieci o dodici anni (Vijay Prashad, The Poorer Nations).
La “nuova geografia della produzione” abbatté tre punti fondamentali con un sol colpo. 1) Eliminò l’onere degli alti salari –– che gli oligarchi videro come il motivo dell’inflazione che stava erodendo la loro ricchezza; 2) tenne a freno la minaccia comunista –– che il lavoro sindacalizzato aveva usato per estorcere benefici agli oligarchi.
La terza minaccia – il piano per il Terzo Mondo – richiese un’attenzione più particolareggiata rispetto alle prime due durante l’incontro di Rambouillet, perché la “ribellione proveniente dalla periferia del mondo” era diventata intollerabile nelle sale del G-7. La soluzione trovata ed adottata si basò sull’ancestrale formula del “divide et impera” — ovvero, si pianificò di separare in due gruppi i Paesi del Terzo Mondo, per disarticolarne l’unione tra loro sorta: quelli che disponevano del petrolio da una parte; quelli senza petrolio, dall’altra.
“Il nostro obiettivo”, disse Schmidt, “dovrebbe essere quello di recidere via i Paesi meno sviluppati dall’OPEC”. Il cancelliere tedesco chiamò questa la “strategia del dialogo”. Il Segretario di Stato americano Henry Kissinger, presente quando Schmidt suggerì tale soluzione, fornì una dichiarazione altrettanto schietta: “Siamo d’accordo sulla necessità di una cooperazione con i produttori di petrolio. Attraverso la collaborazione saremo in grado di separare i moderati dai radicali all’interno dell’OPEC come di recidere via i Paesi meno sviluppati, e prevenire un sacco di altri problemi”.
Se il Terzo Mondo avesse rifiutato di accettare la “nuova geografia” pianificata dal G7, sarebbero stati costretti a pagare un prezzo in termini di cooperazione, o di esportazioni militari. L’arma che stava per conquistare il Sud fu finanziaria: la banca dunque, non la petroliera.
Al fine di “recidere l’alleanza tra i Paesi meno sviluppati e l’OPEC”, alle nazioni non-allineate sarebbe stato offerto la carota o il bastone, a seconda che disponessero o no del petrolio. Ai Paesi meno sviluppati fu presentato il bastone sotto forma di minaccia: se si fossero alleati con l’OPEC, la loro “ancora di salvezza al Fondo monetario, alla Banca mondiale ed alle banche commerciali sarebbe svanita nel nulla” (Vijay Prashad, The Poorer Nations). Ai Paesi forniti di petrolio, invece, venne offerta la carota dei Buoni del Tesoro USA, come rifugio per parcheggiare la manna di miliardi di dollari che iniziarono a scorrere nelle loro casse dopo lo shock petrolifero del ’73 (e soprattutto dopo il ’79, con l’interesse pagato su Buoni del Tesoro grazie a Paul Volcker, l’accolito di Milton Friedman che allora si era da poco installatosi a capo della FED).
Con l’acquisto di Buoni del Tesoro come un rifugio sicuro per la loro ricchezza, Paesi OPEC come l’Arabia Saudita – i cui acquisti salirono a miliardi di dollari per i successivi tre decenni – a loro volta si impegnarono a mantenere l’egemonia americana sull’economia e sulla geopolitica mondiale, comportando così un definitivo naufragio di qualsivoglia discorso di un nuovo ordine economico internazionale in funzione anti-atlantica in quella zona di mondo. Le nazioni non-allineate che non disponevano del petrolio furono costrette ad andare col cappello in mano – oltretutto da quelle stesse banche che ormai erano inondate dai soldi del petrolio saudita – a domandare prestiti a condizioni sempre peggiori. Visto che, improvvisamente ed a seguito della “nuova geografia mondialista”, le loro spese erano aumentate a causa delle importazioni sia di petrolio che di manifattura, nazioni del Terzo Mondo come la Tanzania necessitavano di prestiti bancari per comprare di che sfamarsi già a metà degli anni ’70.
Per riassumere, e per rispondere alla domanda posta all’inizio di questo paragrafo (Come hanno fatto gli oligarchi corrompitori della morale ad ottenere così tanto potere negli Stati Uniti e nel mondo intero?): quadruplicando il prezzo del petrolio in quella fatidica notte, in conseguenza alla decisione di Nixon del 15 agosto 1971, fu generata un’onda d’urto attraverso l’economia mondiale che condusse ad una trasformazione fondamentale di ordine economico nella storia del mondo, trasformazione di cui ancora oggigiorno paghiamo le conseguenze e probabilmente faremo fino al collasso (ormai quasi inevitabile) di quella cosa chiamata economia globale.
“Un gioco di potere basato sugli interessi del denaro era ormai stato stabilito tra le nazioni al fine di proteggere i ristretti interessi di pochi, in un mondo che conobbe un nuovo ed inarrestabile stato di precarietà” (Greider, Secrets of the Temple: How the Federal Reserve Runs the Country, pp. 339-40).
Inversione dei flussi di capitale
Entro il 1983, il flusso di capitale (che fluiva dalla Banca Mondiale e dal FMI) iniziò ad invertire la sua rotta; i conti ad interesse derivanti dagli aiuti ai “Paesi poveri” andavano ripagati.
Il denaro che iniziò a provenire dagli Stati indebitati verso i G-7 era maggiore di quanto ormai ne uscisse sotto forma di prestiti ed aiuti. In altre parole: i Paesi indebitati sovvenzionavano e finanziavano i Paesi ricchi.
Alla fine degli anni ’80, i Paesi indebitati fornivano (annualmente) ai Paesi del G-7 una media di 40 miliardi di dollari in più rispetto a quanti ne ricevessero in termini di prestiti e di aiuti. Nel 1997, il debito totale dovuto dal mondo “neo-colonizzato” ammontava già a circa 2.17 trilioni di dollari, con un pagamento quotidiano a servizio del debito che ammontava 717 milioni di dollari.
Ben presto divenne inevitabile che le nazioni dell’Africa sub-sahariana dovettero spendere più per ripagare gli interessi di quanto potessero investire per sviluppare un’assistenza sanitaria almeno accettabile. La maggioranza degli Stati indebitati dovettero bruciare tra 1/3 ed 1/5 del loro prodotto nazionale per gli interessi accumulati.
La crisi del debito ebbe così il suo vincitore. L’aumento dei proventi provenienti dal petrolio nelle casse di quei Paesi che ne disponevano fu compensato dal surplus usuraio spremuto ai Paesi del Terzo Mondo. La conseguente disunione ed impoverimento generale nel Terzo Mondo permise alle agenzie internazionali, in particolare al Fondo Monetario Internazionale, di esigere immense concessioni dagli Stati indebitati, di cui, in sostanza, si usurpò la sovranità, condannando questi Paesi ad una perpetua miseria. (Vijay Prashad, The Darker Nations: A People’s History of the Third World, p. 231).
I francesi ironicamente dicono: plus ça change, plus c'est la même chose. Più le cose cambiano, più rimangono le stesse.
Quello che accadde – ad esempio nella Tanzania socialisteggiante – a seguito dell’indebitamento fu la versione africana di quanto accadde nella ex Unione Sovietica, in Cina e nell’Europa orientale. L’eccessiva socializzazione e statalizzazione delle risorse finì col porre la ricchezza nelle mani degli stessi, corrotti burocrati che fecero collassare l’economia in nome del Socialismo. Una nuova nomenklatura risorse dalle ceneri della vecchia burocrazia socialista. 6 miliardi di dollari di aiuti stranieri si riversa oggi in Tanzania, un Paese in cui il 60% dei suoi 40 milioni di abitanti deve sopravvivere con 1 dollaro al giorno. Si incolpa la “corruzione” per questo stato di cose, e certamente ve n’è tanta; ma ci si rifiuta di ricordare il ruolo che il FMI ha giocato e gioca tuttora nello strangolare l’economia dell’Africa.
Nel 1987 il debito nel Sud ammontava al 47% del suo prodotto interno lordo. Il muro di Berlino cadde nel 1989 conducendo all’unificazione della Germania. Jeffrey Sachs fece i bagagli e partì per la Polonia, dove il saccheggio delle imprese statali era da poco cominciato. La programmata caduta del muro e del comunismo sovietico nel 1991 assicurarono un “diritto di usura” sponsorizzata dallo Stato. Il capitalismo aveva trionfato. I Paesi del terzo mondo che raggiunsero l’indipendenza nel 1960 e quelli trovarono la loro liberazione dal comunismo nel 1990 ebbero una cosa in comune: il peso del debito. Il FMI – avendo preso il posto del vecchio comunismo che ormai aveva svolto il suo compito – era diventato il nuovo padrone del mondo neo-coloniale e della sua sovranità nazionale.
Il nuovo nome per questo ‘colonialismo’ di nuovo conio fu “Washington Consensus”:
Dai primi anni ’90, l’unico internazionalismo a livello mondiale fu l’americanismo. Il blocco orientale era scomparso alla fine del 1991, e Boris Eltsin aveva adottato una politica rigorosa di privatizzazione sotto il nome di “riforma”. Il sogno utopico di una nuova forma di socialismo svanì non appena i russi apparirono maggiormente interessati alle commodities USA che non alle promesse di un nuovo futuro comunista (Vijay Prashad, The Poorer Nations).
Nel 1998 il FMI era diventato “il cagnolino del Tesoro degli Stati Uniti”. Julius Nyerere, presidente della Tanzania libera fino al 1985, morto in un ospedale di Londra nel 1999, non si trincerò dietro alla scusa della corruzione, ma tirò in ballo il FMI e la Banca Mondiale, ed il ruolo che giocarono nello strangolare l’economia tanżaniana:
Ero a Washington lo scorso anno (1997). Presso la Banca Mondiale. La prima domanda che mi hanno posto è stata: “come hai fatto a fallire?”. Ho risposto che negli anni ’60 avevamo preso un Paese con l’85% della popolazione analfabeta. Gli inglesi ci avevano governato per 43 anni. Quando se ne andarono, in tutto il Paese c’erano solo 2 ingegneri e 12 medici. Questa è la nazione che abbiamo ereditato. Al mio ritiro nel 1985 c’era il 91% di alfabetizzazione e quasi ogni bambino andava a scuola. Abbiamo formato migliaia di ingegneri e medici e insegnanti. Nel 1988 il reddito pro capite della Tanzania era di 280 dollari. Ora, nel 1998, è di 140 dollari.
A quel punto sono stato io a domandare alla Banca Mondiale cosa è andato storto, visto che per gli ultimi 10 anni la Tanzania aveva fatto sacrifici immensi ed aveva eseguito tutto quello che il FMI e la Banca mondiale le avevano ordinato. La frequentazione scolastica è precipitata del 63% in 10 anni e le condizioni in materia di salute ed altri servizi sociali si sono deteriorate drasticamente. Ho chiesto nuovamente: “Cosa è andato storto?”. Per tutta risposta quelle persone stettero semplicemente sedute lì, a fissarmi. Poi mi hanno fatto intendere che non era un loro problema. Basterebbe un po’ di umiltà; l’arroganza è l’anima di questa gente.
È ormai evidente: l’indipendenza delle ex colonie è servita al mondo industriale per generare alti profitti al minor costo. L’indipendenza ha reso più conveniente per loro lo sfruttamento. Siamo vere e proprie neo-colonie. Alcuni leader africani non si rendono conto di questo. La maggior parte dei Paesi dell’Africa sono paralizzati dal debito contratto con il Fondo Monetario. È praticamente inestinguibile. Si tratta di un fardello impossibile da portare, di una trappola. Meritiamo una nuova possibilità. Se siamo riusciti a raddoppiare la nostra capacità di produzione al servizio del debito, avremmo i soldi sufficienti per rilanciare l’istruzione o lo sviluppo. Le condizioni e le politiche della Banca Mondiale e il Fondo monetario internazionale sono fatte all’unico scopo di pagare il debito, non di sviluppare o vivere decentemente. Non c’è altro! È immorale. Dobbiamo creare un nuovo movimento di liberazione per affrancarci dal debito usuraio. Questa è una strada; l’altra è attraverso una Unità Panafricana. (Godfrey Mwakikagile, Nyerere and Africa: End of an Era,New Africa Press, 2007, p. 574).
Nel gennaio 2006, il vescovo di Musoma ha avviato un procedimento per istruire il processo di canonizzazione per Julius Nyerere. Col senno di poi, era difficile immaginare un momento peggiore della storia della Chiesa per introdurre la sua causa. Un mese prima, nel dicembre 2005, il cardinal Ratzinger aveva tenuto il suo famoso discorso alla curia in merito alle sorti del Concilio Vaticano II e delle operazioni segrete degli Stati Uniti a cavallo degli anni ’60 e ’70. Dopo la sua elezione, il ‘neo-americanismo’ si è diffuso a macchia d’olio nella Curia romana.
Con l’avvento di Papa Francesco è anche possibile che Julius Nyerere possa avere qualche chance in più in Vaticano…
E. Michael Jones
Leggi tutto (539 righe)
7
Biagio Zago Discussione (Non solo Gender) - 30 apr 2016
Secondo molti "pensatori"contemporanei il pericolo più grave che incombe sull' umanità di oggi è il "post-umano", ossia il vivere"etsi homo non daretur".È la traccia più chiara di questo rischio è la mancanza di libertà, che conseque alla negazione di verità oggettive e universale, che si risolve di fatto in una serie di scelte individuali, libere solo di apparenza. Una libertà ridotta a mera scelta individuali-stica si smarrisce infatti nell' insignificanza di un potere fine a se stesso, che nn approda ad un progetto esistenziale. Commenta Luigi Alici:Quando tutto ha un valore solo xké è scelto, nulla è scelto xké ha valore. Già molti anni fa E.Fromm aveva parlato di "fuga dalla libertà" sostenendo che quando nn si riesce a dare un contenuto positivo alla libertà, utilizzandola x realizzare il proprio progetto di vita, allora si è tentati di fuggire da essa.E le vie sn due:la sottomissione ad un capo e il conformismo ossessivo. Fromm afferma che, nel momento in cui si rimuove la domanda di senso, l'uomo sente il bisogno urgente"di trovare qualcuno a cui poter cedere quel dono della libertà cn il quale egli, creatura sfortunata, è nato"egli perciò vive in un grande autoinganno, xké è convinto di pensare e di agire come a lui piace., mentre pensa ed agisce in modo conformistico.Fromm conclude in modo lapidario:Siamo diventati automi che vivono nell' illusione di essere autonomi".Si pone in questa luce l'analisi di Zygmunt Bauman, il quale osserva che oggi gli uomini sn "senza luogo"xké nn trovano un posto in cui si sentono davvero a casa e ke possa donare loro un'identità naturale. In questo quadro l'illustre sociologo rivela che il"mercato mette in vetrina una vasta gamma di identità"Di fatto possiamo scegliere tra diversi modelli pre-confezionati di identità. Quanto siamo distanti dalla prospettiva cristiana, che invece si pone come dono della"verità che vi fa liberi" e che conduce l'uomo a costruire in un clima di responsabilità morale il proprio progetto di vita attorno al perno dell'amore, inteso nn come mera emozione, ma come centro dell'essere che consiste nel dono di sé.......una semplice mia riflessione x qualche "amico"della community.....Buona serata
Comprimi
6
1
2 commenti
Vitruviano da Vinci
Ieri alle ore 10:18
+
1
2
1
..."Leonardo Sciascia", vostro concittadino ma lontano anni luce ne "Il giorno della civetta".....« Io ho una certa pratica del mondo; e quella che diciamo l'umanità, e ci riempiamo la bocca a dire umanità, bella parola piena di vento, la divido in cinque categorie: gli uomini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà… Pochissimi gli uomini; i mezz'uomini pochi, ché mi contenterei l'umanità si fermasse ai mezz'uomini… E invece no, scende ancor più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi…E ancora più giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito… E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere come le anatre nelle pozzanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre… Lei, anche se mi inchioderà su queste carte come un Cristo, lei è un uomo… » Essere ciò che si è.....
Comprimi
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Difesa della Famiglia - 30 apr 2016
questo è invasato...
Dal giuramento di Ippocrate:
"Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo."....
Ippocrate se ritorna tra i vivi, a calci in culo a due a due finchè non diventano dispari deve prenderlo
https://groups.google.com/forum/#!topic/it.cultura.cattolica/iNbJx5m_L-Q
Condiviso inizialmente da Diario di Rorscharch (Squall Leonhart):
A prescindere dalle opinioni personali che ognuno può avere sull'aborto, un """medico""" che si esprime in questo modo dovrebbe ricevere solo un frullato di calci nelle palle a scopo di castrazione preventiva.
20
7
7 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 12:56
+
2
3
2
+Ale Ghibli e e infatti se vede la riuscita..questo stesso post l'ho messo pubblico e infatti mi sto scambiando li idee in merito, per fortuna almeno con una civile persona, almeno mi sento le ragioni della parte contraria..sempre vanno sentite le campane...
Aggiungi un commento...
de Maistre Serate S. Pietroburgo Discussione (Non solo Gender) - 30 apr 2016
ROBERT SARAH: «“MATRIMONIO” GAY E’ UNA DEVIAZIONE»
Il cardinale africano è intervenuto sabato alla presentazione del suo ultimo libro “Dio o niente”, un vero e proprio best-seller della stampa cattolica
«Sabato a Salerno il Cardinale Robert Sarah ci ha ricordato la necessità di recuperare autenticamente il senso della Fede, nel suo contenuto dottrinale ed in tutte le sue conseguenze, comprese quelle sociali e politiche. Proprio per ringraziare il Creatore della Sua misericordia, tanto più nell’anno giubilare che stiamo vivendo, le esigenze della morale cristiana non vanno mai omesse nel dibattito pubblico ma, anzi, anche nella piena “dittatura del relativismo” di questo inizio secolo, dovrebbero essere con coraggio rilanciate e bene argomentate, per riproporre all’Italia ed al mondo la bellezza dell’identità e la giustizia della legge evangelica. […] «Non capisco cosa ci sia da mettere ai voti – ha ripetuto al nutrito pubblico salernitano intervenuto ad ascoltarlo (c’era anche il candidato a Sindaco del “Popolo della Famiglia” Raffaele Adinolfi) -, in termini di coppie omosessuali, divorzio, diritto naturale alla vita. L’Europa va verso certe mode del tempo, quali le unioni omo, abbracciandole per tema di non ricevere più quegli aiuti economici necessari, da Paesi che erroneamente portano avanti tali ideologie gender. Dobbiamo far sentire la nostra voce autorevolmente, proclamando la verità del Vangelo, negando categoricamente il possibilismo di tali unioni contro natura”» (Giuseppe Brienza, Card. Sarah: «il “matrimonio” gay è una #deviazione», in “La Croce quotidiano”, 7 aprile 2016, p. 3).
Comprimi
9
2
2 commenti
Tabcor1
Ieri alle ore 07:56
+
1
2
1
C'e' ne fossere Cardinali che pronunciano le stesse cose in ogni città.
Aggiungi un commento...
de Maistre Serate S. Pietroburgo Politica e GENDER - 30 apr 2016
NORTH CAROLINA: CASO SUI BAGNI PUBBLICI
Il Gender diktat continua negli Stati Uniti. Ora è il governatore repubblicano del North Carolina, Pat McCrory, a entrare nel mirino internazionale dei LGBT per una legge sgradita, la “House Bill 2”, sull’utilizzo di bagni pubblici. Una norma che, in altri tempi, sarebbe apparsa surreale, che si limita a ribadire che al bagno i maschi vanno con i maschi e le femmine vanno con le femmine
«Negli Stati Uniti prosegue con toni persino comici e surreali (se la questione non fosse seria e drammatica) la saga del “gender diktat”, o “dittatura del gender”. Dopo lo Stato della Georgia, costretto a ritirare il suo “Free Exercise Protection Act” di fronte alle minacce dei big del cinema Disney e Marvel, ora tocca al North Carolina a cadere sotto ricatto delle lobby LGBT e dei potentati economico-finanziari per aver osato emanare una legge che regolamenta l’accesso ai bagni pubblici secondo il proprio sesso biologico. Patrick Lloyd McCrory, 59 anni, governatore repubblicano dello Stato della Carolina del Nord dal 2013, infatti, è al centro di una campagna internazionale montata nei suoi confronti dalla lobby omosessualista per l’“House Bill 2”, una legge approvata lo scorso 23 marzo attraverso il normale iter democratico, che vieta “misure antidiscriminatorie” nei confronti di gay, lesbiche, bisessuali e transgender nell’utilizzo di bagni pubblici. In pratica mette fine alla pagliacciata dell’“accesso libero” per coloro che si sentirebbero “sessualmente diversi” da maschio e femmina. Contro il politico statunitense è stata persino pubblicata una insulsa lettera/appello per chiedergli di ritirare la legge, cui il governatore repubblicano sta resistendo senza scendere a compromessi» (Giuseppe Brienza, North Carolina: caso sui vespasiani pubblici, in “La Croce quotidiano”, 21 aprile 2016, p. 3).
Leggi tutto (22 righe)
7
1
Aggiungi un commento...
de Maistre Serate S. Pietroburgo Politica e GENDER - 30 apr 2016
CON GANDOLFINI: QUERELATECI TUTTI!
Piena solidarietà del PdF a l portavoce nazionale del “Comitato Difendiamo i nostri figli”. La nostra “resistenza”… negli anni della “dittatura del relativismo”
«Il portavoce nazionale del “Comitato Difendiamo i nostri figli”, Massimo Gandolfini, è stato querelato da parte dell’Arcigay per presunte dichiarazioni diffamatorie pronunciate dallo stesso nel corso della sua attività divulgativa sul territorio riguardante i pericoli provocati dal diffondersi dell’ideologia gender. Il professor Gandolfini, noto a tutti per la sua mitezza e per la moderazione dei toni, viene così intimidito dalla principale associazione di militanza LGBT affinché non possa espletare ancora la sua attività in giro per l’Italia a difesa della famiglia naturale e del diritto dei bambini ad avere una mamma e un papà. Questa attività intimidatoria è ormai sistematica e caratterizza ad ogni livello, territoriale e nazionale, l’attività di Arcigay nei confronti sia di esponenti del Comitato Difendiamo i nostri figli (a Simone Pillon è stato riservato un livello di aggressività talmente ampio da condurlo fino al rinvio a giudizio per diffamazione aggravata), sia di qualunque persona non si allinei perfettamente al pensiero unico arcobaleno da loro propagandato. Occorre ribellarsi fermamente, e come quotidiano non possiamo che esprimere la più forte delle solidarietà a Massimo Gandolfini utilizzando le espressioni pronunciate al raduno del Popolo della Famiglia ieri a Roma al Teatro Petrolini di Testaccio: “Se le parole pronunciate da Gandolfini sono querelabili, ognuno di noi le ripeterà fino a ottenere il risultato che evidentemente Arcigay auspica: l’innalzarsi di un livello di tensione che sarebbe però dannoso per la società. Querelateci tutti”» (#Querelateci tutti, in “La Croce quotidiano”, 23 aprile 2016, p. 1).
Leggi tutto (22 righe)
9
3
Aggiungi un commento...
de Maistre Serate S. Pietroburgo Difesa della Famiglia - 30 apr 2016
VIVIAMO IN ATTESA DEI PADRI
Paradossalmente, rischiano di essere assenti anche quando sono presenti nella vita dei figli, come accade a quei papà che vogliono essere “amici” dei figli. Ecco perché la condizione giovanile di questa società acefala è caratterizzata dallo stato di veglia: i figli attendono il padre. Sulla scorta di Gustave Thibon, il filosofo contadino, e di Massimo Recalcati, psicanalista e scrittore, proviamo a lumeggiare il volto del padre
«Secondo l’utilitarismo – proprio anche di ideologie come quella del gender – l’umanità si compone di individui isolati che intrattengono relazioni contrattuali e competitive, svalutando le affinità elettive e le solidarietà familiari. Gerarchia e autorità, secondo questa prospettiva, sono determinate dal successo e dal potere individuali, valutati secondo i parametri delle merci. Le relazioni interpersonali così si strutturano secondo i criteri di utilità, produzione, profitto e potere» (Emiliano Fumaneri, Quando il #padre muore: tra eredità e lutto, in “La Croce quotidiano”, 28 aprile 2016, p. 6).
Leggi tutto (13 righe)
5
1
Aggiungi un commento...
de Maistre Serate S. Pietroburgo Discussione (Gender e dintorni) - 30 apr 2016
DAGLI STATI UNITI ARRIVA UN RIGETTO DEL GENDER
Amato: «Ora lo dicono i pediatri USA: l’ideologia gender nuoce gravemente ai bambini»
«L’ideologia gender non esiste! Continuano ad affermarlo con pervicace ostinazione i negazionisti “de noantri”, con la consueta spocchia del provincialismo italico, ormai nota in tutto il globo terraqueo. Non stiamo parlando, ovviamente, del variopinto arcipelago LGBTQI che pullula nel mare arcobaleno. Da quelle parti, si sa, il pregiudizio ideologico rappresenta un dato oggettivamente scontato. Parliamo, invece, di realtà che dovrebbero apparire un po’ più serie e paludate. Qualcosa come l’A.I.P., “Associazione Italiana di Psicologia”, l’A.I.S., “Associazione Italiana Sociologi”, e persino il Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. L’insistenza di costoro nel negare ad ogni costo la “famigerata ideologia gender” è direttamente proporzionata all’astio nei confronti di tutti coloro che, invece, avvertono l’esigenza di denunciarne i pericoli. Questi ultimi vengono, poco elegantemente, bollati come “agitatori di fantasmi”, “truffatori culturali”, “terroristi mediatici”, “spargitori di bufale”, “imbonitori del nulla”, “pallonari”, e via offendendo. [Eppure] Lo scorso 16 marzo 2016 l’associazione statunitense di pediatri, A.C.P., ha emanato un documento a firma del Presidente Dr. Michelle A. Cretella, del Vicepresidente Dr. Quentin Van Meter, e del prof. Paul R. McHugh, “University Distinguished Professor of Psychiatry” presso la “Johns Hopkins University School of Medicine”, un luminare della psichiatria americana. Il documento si intitola “Gender Ideology harms children”. Tradotto: “L’ideologia gender nuoce gravemente alla salute dei bambini”. Sì, “ideologia gender”, proprio così!» (Gianfranco Amato, Dagli USA il rigetto del Gender, in “La Croce quotidiano”, 7 aprile 2016, p. 1).
Comprimi
15
4
Ale Ghibli
30 apr 2016
+
3
4
3
Ma dovrebbe essere rigettato in tutto il mondo ...
Non dovrebbe essere neanche pensato. .
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 30 apr 2016
Tu cosa fai per contrastare la follia gender?
23
6
3 commenti
Lorena Rigotto
Ieri alle ore 00:18
+
1
2
1
Tutti uniti per combattere questa pagliacciata....
Aggiungi un commento...
giubra63 Discussione (Non solo Gender) - 30 apr 2016
Notizia di oggi postata da +Madama Lucrezia , che in Gemania é stato censurato il "Don GIovanni" di Morzart perché offende gli islamici.
Noi abbiamo preceduto i tedeschi volendo oscurare l'affresco che raffigurava Maometto all'Inferno dove Dante lo aveva collocato. L'affesco é opera di Giovanni da Modena (L'Inferno, Cappella Bolognini. con Maometto all'Inferno).
Sergio Cofferati da buon #dhimmi (sottomesso all'Islam) non é riuscito ad oscurarlo. E per fotuna.
Condiviso inizialmente da giubra63:
VENERDÌ 27 LUGLIO 2007
Gli ultimi deliri della giunta Cofferati & dintorni: censurare l'affresco di San Petronio.
http://legaantidiffamazionecristiana.blogspot.it/2007/07/gli-ultimi-deliri-della-giunta.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Petronio
#Bologna #Cofferati #PD #sinistra #sinistramondialista #SanPetronio #Maometto #Inferno #Islam #islamici #musulmani #maomettani #islamofili#xenofili #filoislamici #proIslam #filomusulmani
Leggi tutto
2016-04-30
5 foto
8
2
3 commenti
marco tullio cicerone
30 apr 2016
+
2
3
2
quando riacquisteremo il nostro orgoglio , l'orgoglio della nostra tradizione , della nostra cultura ?
Aggiungi un commento...
Alberto Colombo Scuola e GENDER - 30 apr 2016
Sapete qualcosa dei corso per insegnanti organizzati dalla regione Lombardia che dovrebbero tenersi il prossimo anno scolastico dal titolo "educazione alla salute"
1
1
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 30 apr 2016
Un idea regalo per il compleanno di vostro figlio
Condiviso inizialmente da Diario di Rorscharch (Squall Leonhart):
E voi brutti bifolchi, catto-bigotti, medievali e fascio-omofobi come fate a vivere senza?
8
2
16 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 21:47
+
1
2
1
+Antonio Figuccia ma pure spegnece la sigaretta 😜😂😂
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Discussione (Non solo Gender) - 30 apr 2016
"Madamina, il catalogo è questo" ....
Dai, diamogli altro arbitrio, solo che noi non abbiamo una Donna Elvira che viene a salvarci se non ci salviamo soli...
Condiviso inizialmente da Madama Lucrezia:
"In Italia seicento e quaranta, in Alemagna duecento e trentuna, cento in Francia, in Turchia novantuna” ( Madamina, il catalogo è questo)
prendo spunto dall'ultima cosa che ho letto in giro (grazie per averlo postato+Vitruviano da Vinci )
http://www.ilgiornale.it/news/mondo/germania-censurato-mozart-non-offendere-islamici-1252903.html?mobile_detect=false
...alla qual cosa ho dedicato un bel #mavaffanculodecore ... a 90° peggio di come Don Giovanni voleva mette Zerlina, eh ;) ... poi piagnemo come vitelli ...
#nuncepossocrede
#mozart #dongiovanni
Comprimi
Mozart "Don Giovanni" — La ci darem la mano
8
1
7 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 22:16
+
1
2
1
+giubra63 mettici su che il terrore di essere "mobizzati" dalla società se dici la tua ha giocato un ruolo importante..non ci siamo resi conto che contromano non ci stavamo tutti quelli che avevano la lucidità mentale di dire le cose come stanno, ma tutto il resto del branco...adesso camminassero..preferisco la strada sterrata credimi ad un'asfaltata sulla coscienza
Comprimi
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Difesa della Famiglia - 30 apr 2016
Chi giudica quale violenza sia buona e quale cattiva?
La pace inizia dal rifiutare l’aborto - Credere
credere.it
5
1
2 commenti
Alessandra Giambitto
30 apr 2016
+
1
2
1
+Madama Lucrezia Sì, la Pace è un dono di Dio. La violenza sui deboli, bambini, anziani, poveri, malati, genera la collera di Dio.L aborto doveva essere sconfitto con l uso dei contraccettivi, con l educazione sentimentale e sessuale, dando priorità alle donne in difficoltà negli aiuti sociali.Così non è xche' dei più deboli non importa a nessuno, figuriamoci di un feto!
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Difesa della Famiglia - 30 apr 2016
Se questo è il programma : Chi ben comincia è a metà dell'opera !!
Il programma del Popolo della Famiglia
amicipopolodellafamiglia.it
8
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Pedofilia e Violenze Sessuali - 29 apr 2016
e di questa creatura ne vogliamo parlare?
poveretta viveva in mezzo al degrado umano totale, quindi già sfortunata
poi per colmo di sventura cade preda di un malato brutale ancora allo stadio di bestia, avete presente cosa sono gli ambienti degradati avete presente il film di Manfredi brutti sporchi e cattivi???? la perdita di ogni limite dove solo gli istinti dettano legge
...lo ribadisco già la pedofilia è un male oscuro che serpeggia ovunque, se ci aggiungiamo il suo sdoganamento grazie al Nuovo Corso, allora avremo consegnato i bambini all'Orco con le nostre mani
Comprimi
Fortuna Loffredo: in carcere il presunto mostro
cronaca-nera.it
Fortuna Loffredo: ecco chi è Raimondo Caputo, in carcere con l'accusa di aver abusato e di aver gettato la bimba dal terrazzo del palazzo in cui abitava.
11
2
5 commenti
patry Epi
30 apr 2016
+
1
2
1
Povera Fortuna nata cresciuta e morta in un totale degrado di abusi e sofferenze pagate con la vita. Spero marcisca in galera dove x quello che ha fatto nn avrà vita facile
Aggiungi un commento...
giubra63 Discussione (Non solo Gender) - 29 apr 2016
Le mele marce sono sempre esistite, ma mai come in questo periodo storico. L'educazione, e la cura dei meno fortunati, dovrebbe partire dalle famiglie.
Condiviso inizialmente da giubra63:
ADOLESCENTI CRIMINALI: "La giovane, improvvisamente colpita da una crisi epilettica non viene però soccorsa dalle altre adolescenti, bensì immortalata in un selfie, subito condiviso su Whatsapp". Che vergogna, che pena per questa gioventù che non ha remore a fotografare e prendere in giro una povera ragazza che soffre di epilessia. A quelle ragazze e ragazzi, ci vuole una punizione esemplare, la perdita dell'anno scolastico ed almeno un mese di servizi sociali presso in una struttura dove sono ricoverati malati e disabili.
E che dire dei genitori di questi bulli e bulle, futuri criminali: si dovrebebro vergognare per come hanno educato i loro figli, senza ideali, senza remore, senza una educazione religiosa, intesa con i buoni principi religiosi di assistenza verso i meno fortunati. VERGOGNA!
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/bullismo-dei-selfie-si-fotografano-compagna-crisi-epilettica-1252570.html
#adolescenza #ragazzi #ragazze #disabilità #epilessia #bulli #bulle #Whatsapp#selfie #autoscatti #autoscatti #maleducazione #criminalità #scuola #Italia#Torino
Comprimi
Il bullismo dei selfie: si fotografano con la compagna in crisi epilettica
il Giornale
12
2
17 commenti
betta stranita
30 apr 2016
+
4
5
4
+mary cryss certo anch' io ho sempre giudicato i miei negativamente però nei fatti non gli ho mai fatto mancare il mio sostegno quando ne hanno avuto bisogno ..non ho mai portato rancore e la mia vicinanza è stata di " qualita".👋
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Difesa della Famiglia - 29 apr 2016
Condiviso inizialmente da mary cryss:
Massimo Gandolfini e papa Francesco !!!!!
29/04/16
2 foto
8
3
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Scuola e GENDER - 29 apr 2016
14
3
Aggiungi un commento...
Leonardo 99
MODERATORE Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
Condiviso inizialmente da Leonardo 99:
La Chiesa e la pedofilia: è davvero colpa di un fantomatico clima di conservatorismo oppure è proprio il progressismo di matrice sessantottina colpevole di questo abominio?
La pedofilia è solo un pretesto | Segni dei tempi
segnideitempi.org
Dietro l'attacco da parte degli Stati Uniti ci sono dei precisi interessi di egemonia economica • Dà fastidio la penetrazione dell'Opus Dei nella finanza Usa di Franco Talenti Tratto da Italia Oggi l'8 aprile 2010. La pedofilia di qualche prete, peraltro già isolato dalla Chiesa, ...
5
1
Aggiungi un commento...
giubra63 Discussione (Non solo Gender) - 29 apr 2016
LA VERA CHIESA CATTOLICA
Condiviso inizialmente da giubra63:
LA VERA CHIESA CATTOLICA: Il Vescovo di Ferrara, Luigi #Negri «Abbiamo la responsabilità di un popolo di cui non fanno parte solo gli stranieri, ma anche gli italiani. E tra i nostri connazionali i poveri stanno aumentando sempre di più».«Gli italiani che vivono in condizioni di povertà sono tantissimi. Mi basta pensare alla mia diocesi. Abbiamo diverse mense e sono andato a visitarle in più occasioni. In certi casi ho visto arrivare insospettabili italiani, in giacca e valigetta 24 ore. Persone della media o alta borghesia ferrarese».«Spesso si tratta di mariti divorziati che, dovendo mantenere moglie e figli, non arrivano più a fine mese. Mangiano rapidamente e vanno via. Questo deve farci riflettere».«Verissimo. Però noi vescovi abbiamo la responsabilità di un popolo nel quale non ci sono solo stranieri, ma anche tanti italiani. Guai a intervenire su un solo fronte. Fare preferenze sarebbe un errore clamoroso. Creerebbe soltanto una situazione di esclusività che a ben pensare sarebbe dannosa per tutti».
Parlando del Vescovo di Fano, Armando Trasardi Armando Trasarti, vescovo di Fano.
«Trasarti è una persona che stimo molto. È riuscito a dare l’immagine di un pastore che condivide le esigenze e le difficoltà di un popolo. Ha colto nel segno, portando alla luce una problematica che a un pastore non può sfuggire». Eppure nessuno ne parla, si pensa solo ai migranti. Alla loro ospitalità. Ai loro wi-fi. Alle loro schede telefoniche. Ai loro corsi di lingua. Ai loro pasti che non piacciono.
Qualcuno lo dica al dott. Bergoglio, che pensa solo ai falsi profughi!
http://www.ilgiornale.it/news/basta-non-ci-sono-soli-i-migranti-snobbati-italiani-poveri-1252468.html
http://www.ilrestodelcarlino.it/ferrara/vescovo-negri-migranti-1.2106658
#Italia #Negri #LuigiNegri #Ferrara #Fano #Trasarti #Vescovo #migranti#invasione #invasori #Islam #Europa #UE #EU #islamici #musulmani #rifugiati#fintirifugiati #profughi #fintiprofughi #refugees #Eurabia #fintiprofuhi #refugeesnotwelcome #proibireIslam #refugeeswelcome #salafiti #bandireIslam#proibireIslam #immigrazione #islamizzazione #immigrati #muslims#clandestini #muslimsnotwelcome #RefugeesWelcome ?
Leggi tutto (30 righe)
10
2
14 commenti
mary cryss
MODERATORE
30 apr 2016
+
2
3
2
+giubra63 è per questo che noi dovremmo cominciare ,nel nostro piccolo con le persone che abbiamo più vicino ed in questa community con le persone che ci leggono , a portare un segno di Speranza. ...madre Teresa diceva che tante piccole gocce fanno un oceano ;
Incominciamo noi a cambiare questo mondo donando agli altri un sorriso , una disponibilità per aiutarli a capire che non è l odio che cambia il cuore ma l Amore.
Credimi Giubra anche tra i nostri connazionali ci sono le mele marce ma non tutti lo siamo ed è per questo che dovremo iniziare con i più piccoli ...difendendo loro non con le spade ed i forconi ma aiutarli nel discernere ciò che è giusto o non giusto fare, nel rispetto altrui e nel crescere von responsabilità per poter essere un domani uomini con
Valori umanitari e Spirituali e non solamente rincorrendo valori monetari.
Comprimi
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Difesa della Famiglia - 29 apr 2016
Come riportano i bollettini quotidiani della Sala Stampa vaticana e della Casa Pontificia, oggi Massimo Gandolfini è stato ricevuto in udienza privata da#PapaFrancesco, al quale ha potuto raccontare con precisione l'impegno del Comitato Difendiamo i Nostri Figli fino a oggi e le gravi sfide che ancora attendono l'Italia. Coraggio gente!
Ecco l'intervista di Gandolfini fatta subito dopo l'incontro con il papa
Papa a Gandolfini, promotore del Family Day: andate avanti così - Radio Vaticana
it.radiovaticana.va
9
3
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
Logico
Condiviso inizialmente da Iron Patriot:
8
2
13 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
30 apr 2016
+
2
3
2
poi scusate eh, ma litter boxes vanno bene pe' i gatti, pe' sta culona ce vole un container
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
Condiviso inizialmente da Jon A Baptist:
Hypocritical Pro-LGBT Corporations Operating In Intolerant Countries
3
1
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Discussione (Non solo Gender) - 29 apr 2016
condivido via +Simona Gaia D.
LA VIA PER ANDARE IN PARADISO...
certo non è questa
ridurre a spettacolo certe cose non mi sembra sano, la vocazione è una cosa seria.... e non è la "pubblicità" che risolve la crisi delle vocazioni
E' il sistema di valori che è da rivedere seriamente
Condiviso inizialmente da La Nuova Bussola Quotidiana:
Dopo case, fattorie, isole, cime innevate, cucine, campi da calcio... non poteva mancare anche un #convento. Si chiama "Voglio farmi suora. La chiamata" ed è l’ultima frontiera del reality show. Ma la #vocazione non è una barzelletta.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-voglio-farmi-suora-il-reality-entra-in-convento-15979.htm
Leggi tutto
Voglio farmi suora: il reality entra in convento
lanuovabq.it
La nuova bussola quotidiana quotidiano cattolico d'opinione
8
2
3 commenti
Simona Gaia D.
29 apr 2016
+
1
2
1
+Madama Lucrezia
Si, la ex cattolicissima Spagna, tra l'altro...
Tutto ebbe inizio con Zapatero
Grazie per l'accoglienza!!
Aggiungi un commento...
Sergio DiM
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
Gli studi di genere smentiti dalla scienza: si nasce e si rimane uomini o donne
uccronline.it
Stereotipi di genere, identità sessuale e di genere, transessualità e scienza.
30
13
4 commenti
betta stranita
30 apr 2016
+
1
2
1
+Sergio DiM eh sì proprio così le spacciano come verità assolute ma sono solo sporche menzogne
Aggiungi un commento...
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO Discussione (Gender e dintorni) - 29 apr 2016
Buongiorno a tutti voi,
quando stamattina passerete di qui troverete l'evento che abbiamo proposto , cosi da poter avere uno spazio dedicato di volta in volta ad un argomento specifico oltre i post, tutti importantissimi, e relative discussioni, che ognuno di noi mette in pieno spirito di collaborazione...e unità di intenti. Nonchè nello spirito di un confronto da posizioni diverse e per questo forse anche più proficuo.
Quindi oltre ad invitarvi all'evento
"Gender e Pedofila: minaccia reale? La vostra voce in campo"
vorrei ringraziarvi in questa occasione tutti, ma proprio tutti, a nome dei proprietari e moderatori
AD MAIORA!
Comprimi
11
2
3 commenti
Madama Lucrezia
PROPRIETARIO
29 apr 2016
+
1
2
1
+Paolo Arcangeli +Sergio DiM la pedofilia è una degenerazione soprattutto se l'oggetto delle attenzioni sono bambini anche di pochi mesi come purtroppo non è infrequente non è possibile non considerarli malati e deviati
e sono da arginare assolutamente...non abbassiamo la guardia
Aggiungi un commento...
Jos 94 Discussione (Non solo Gender) - 28 apr 2016
Jos 94 ha condiviso per primo il post con M5S Google+ (Blog BeppeGrillo):
Ragazzi, cosa ne pensate di Edward Luttwak?
1
1
Aggiungi un commento...
Valerio Milani Discussione (Non solo Gender) - 28 apr 2016
Condiviso inizialmente da Valerio Milani:
IN TUTTA ITALIA, ANDATE A FIRMARE NEI VOSTRI COMUNI !!!!!!!!!
→→→→ FATE GIRARE CONDIVIDETE ←←←←
14
4
Aggiungi un commento...
Leonardo 99
MODERATORE Succede all'estero - 28 apr 2016
Chiesa omofoba e bigotta?
Condiviso inizialmente da Tempi Web:
Bangladesh. Solo la Chiesa cattolica difende gli attivisti Lgbt uccisi dagli islamisti
tempi.it
Monsignor Rozario, vescovo di Rajshahi, ha condannato l'omicidio di Xulhaz Mannan e Tonoy Majumder. Silenzio da parte del governo
11
5
4 commenti
ROSSATI GUALTIERO
29 apr 2016
+Madama Lucrezia RIMANE PER OMNIA SECULA SUPERIDIOTA !!.., comandamenti e sacramenti assieme...
Aggiungi un commento...
corrado Ferretti Pedofilia e Violenze Sessuali - 28 apr 2016
Condiviso inizialmente da corrado Ferretti:
LA RUSSIA INTRODUCE CASTRAZIONE CHIMICA CONTRO I PEDOFILI: LEGGE GIUSTA O ESAGERATA? - Mafia Capitale
mafia-capitale.it
La Camera bassa del parlamento russo, controllata da Russia Unita (il partito di Vladimir Putin), ha approvato con ampio margine il testo già nella prima delle tre letture previste
27
6
19 commenti
Sergio DiM
PROPRIETARIO
Ieri alle ore 10:19
+
1
2
1
+ROSSATI GUALTIERO io sono Italiano e ne vado fiero.
Siamo stati grandi e fieri in passato e torneremo ad esserlo.
ndiviso inizialmente da mary cryss:
#AlfanoCiRicorderemo
Alfano si è riempito la bocca con la storia della messa al bando dell’utero in affitto e ora che fa? Salva il Pd dall’imbarazzo e ritira tutto con la coda tra le gambe.
Utero in affitto: Alfano e Renzi non muovono un dito
notizieprovita.it
In Parlamento non si discuterà di messa al bando dell'utero in affitto. Alfano e Renzi hanno fretta di approvare le unioni gay con compravendita di bambini.
1
Aggiungi un commento...
mary cryss
MODERATORE Discussione (Gender e dintorni) - 17:37
😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡😡
le proteste del mondo Lgbt che non ha gradito lo stralcio della norma sulla stepchild adoption (la possibilità per una coppia gay di adottare il figlio biologico del partner) resosi necessario per ottenere il voto del Nuovo centrodestra e dei cattolici del Pd. Ma meglio poco che niente!
Unioni civili, Concia: "Con le riforme costituzionali non c'entrano nulla. Bene Renzi a chiudere al più presto" - IntelligoNews - quotidiano indipendente di informazione
intelligonews.it